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Giratempo #1 (Christmas Express #32)

Buonasera amici! Oggi ho deciso finalmente di inaugurare una rubrica che è in cantiere da tempo e, visto l'argomento, non ho trovato occasione migliore di questa per farla uscire dal letargo in cui dormono molti post. È una rubrica il cui perno è il tempo, ma non sarà l'unica incentrata su questo tema...infatti, sempre nei post in letargo si trova un'altra rubrichina che, però, sarà impostata in tutt'altro modo, ma comunque...più in là lo vedrete.
Se vi siete persi le precedenti puntate dell'iniziativa, potete trovare i post qui -> Christmas Express #1,Christmas Express #2, Christmas Express #3, Christmas Express #4, Christmas Express #5,Christmas Express #6, Christmas Express #7, Christmas Express #8, Christmas Express #9,Christmas Express #10, Christmas Express #11, Christmas Express #12, Christmas Express #13,Christmas Express #14, Christmas Express #15, Christmas Express #16, Christmas Express #17,Christmas Express #18, Christmas Express #19, Christmas Express #20, Christmas Express #21,Christmas Express #22, Christmas Express #23, Christmas Express #24, Christmas Express #25,Christmas Express #26, Christmas Express #27, Christmas Express #28, Christmas Express #29,Christmas Express #30, Christmas Express #31.
Buon trentaduesimo appuntamento con il Christmas Express!

Una delle cose che più al mondo mi piacerebbe riuscire a fare è andare indietro nel tempo e rivivere i momenti che più amo, quelli che sono più importanti, quelli speciali, oppure viaggiare in epoche lontane e vedere con i miei occhi ciò che è stato tramandato sui libri. Purtroppo, nella realtà è impossibile (almeno fino a che non troverò il modo!) e posso solo limitarmi a sognare. In tal senso, mi sono molto d'aiuto i romanzi, i film e qualsiasi opera artistica che riproduce un mondo storico. Queste storie che presentano un'ambientazione remota mi permettono di vivere attraverso di loro in realtà altrimenti irraggiungibili. Sono la mia Giratempo. Sì, la stessa che utilizza Hermione in Harry Potter, anche se lì viene usata per tornare indietro di poche ore e io, invece, la utilizzo per indietreggiare di anni o secoli. Innesco il meccanismo e loro mi portano indietro nel tempo tutte le volte che voglio. Cosa più importante: mi fanno rivivere la storia tutte le volte che voglio. In questa rubrica, quindi, saranno ospitate tutte quelle opere che hanno la fantastica capacità di mostrare epoche lontane dalla nostra e che conservano un fascino autentico e meraviglioso.  

Dove mi porterà oggi la mia Giratempo?

Incontriamoci a Saint Louis
St. Louis - 1903


*~*

Se c'è un film di molto tempo fa che mi piace da matti e mi trasporta in una realtà dove balli, abiti meravigliosi e buoni sentimenti la fanno da padrone, quello è Incontriamoci a Saint Louis di Vincente Minnelli. È un miscuglio ben riuscito di amore, famiglia e valori e non c'è niente di meglio che guardare questa commedia musicale per sentirsi circondati da un'aura calda e magica. Perfetto per il periodo di Natale, corredato da un cast egregio e impreziosito da musiche e balli che hanno fatto la storia del cinema, questa pellicola del 1944, ispirata a una raccolta di storie brevi di Sally Benson poi divenute il romanzo 5135 Kensington e riadattata per il grande schermo da Irving Brecher e Fred F. Finklehoffe, mi è rimasta nel cuore da quando l'ho vista e non perdo mai occasione per immergermi nuovamente in essa.
La storia è ambientata nella St. Louis del titolo nei primi anni del '900 e protagonista è una famiglia numerosa e benestante che abita lì in una casa alquanto deliziosa. Sono tutti molto allegri e pieni di vita, giocano, cantano, ma poi la loro esistenza viene scombussolata da una notizia che li fa cadere nella tristezza più assoluta. Il capofamiglia degli Smith, infatti, è un avvocato e quando riceve un'offerta di lavoro più vantaggiosa decide di accettarla. Fin qui tutto bene, anzi meglio, ma il nuovo impiego purtroppo si trova a New York e questo significa che la famiglia deve traslocare e lasciare i loro adorati luoghi d'infanzia e, inoltre, non partecipare all'Esposizione Universale che si terrà proprio lì l'anno successivo. Esther, una delle figlie di Mr. e Mrs. Smith, non vuole proprio andarsene, anche perché il loro nuovo vicino John, un bel giovanotto simpatico, le ha appena rubato il cuore... Tra vecchie e nuove amicizie, incontri, amori, e le difficoltà e le gioie quotidiane, la famiglia Smith dovrà riuscire ad accettare la partenza imminente e a trovare del buono anche  in ciò che credono una disgrazia...

L'atmosfera e il calore che abitano in casa Smith mi ricordano lontanamente quella della famiglia March e forse, in minima parte, è anche per questo se il film mi piace tanto. Adoro follemente le storie famigliari che vengono sviluppate in modo informale e realistico ma anche -in un certo senso- favolesco, e seguire le vicissitudini delle sorelle Smith per me è sempre stato un piacere. È una di quelle storie che vorrei non finissero mai e che al termine lasciano un gran vuoto dentro perché sono fonte di calore e sorrisi. La trama non è molto articolata o innovativa, ma i buoni sentimenti che vengono raccontati in ogni sequenza sono talmente forti da bucare lo schermo e arrivare allo spettatore in tutta la loro bellezza.
Questo, inoltre, è un musical e le canzoni e le scene dedicate a balli e musiche sono veramente deliziose e uniche. Prima ho detto che i brani contenuti in questo film hanno fatto la storia: è vero. È per questo film che è stata scritta ad esempio Have Yourself A Merry Little Christmas, un classico natalizio conosciuto e cantato in tutto il mondo, protagonista di una scena meravigliosa, intima e dolce dove la bella e brava Judy Garland (che interpreta la dolce e sognatrice Esther) dà il meglio di sé



Il romanticismo puro e sognante, tipico di una gioventù innocente, ma anche molto forte è ciò che rende ancor più speciale questa pellicola. I sentimenti di Esther e John sono celati da sguardi timidi, carezze rubate e baci a sorpresa al chiaro di luna e tutto ciò ad una come me fa un effetto strabiliante: mi manda completamente in visibilio. Qui c'è il batticuore, c'è l'incertezza, c'è il dubbio, c'è la paura di farsi avanti...è proprio un amore d'altri tempi.
I personaggi di questa storia sono unici e fantastici e rimangono indelebilmente impressi nella memoria: dal nonno (Harry Davenport) simpaticissimo e divertente, che sembra non capire nulla ma in realtà è il più sveglio di tutti e rappresenta una solida spalla per le sue nipoti; le sorelle di Esther, tra cui spiccano l'intelligente Rose (la bellissima Lucille Bremer) e la capricciosa e sensibile Tootie (la giovanissima Margareth O'Brien, che per questo ruolo vinse l'Oscar giovanile nel 1945); Mr. Smith (Leon Ames) che è burbero e affabile al tempo stesso o la cameriera Katie (la talentuosa Marjorie Main) o ancora John Truett (Tom Drake), il timido, innamorato ed enigmatico vicino di casa. Insomma, un'affresco famigliare incantevole e variegato che orna una storia che fa provare mille emozioni.
E che dire poi degli stupendi abiti che vengono indossati dalle protagoniste? Io li vorrei tutti! Belli, eleganti e raffinati, dei vestiti da festa di gran classe, oppure più comodi, colorati e sbarazzini, dei capi per la quotidianità casalinga...tutti fantastici, tutti da sogno...c'è solo l'imbarazzo della scelta. In particolare, fa rimanere a bocca aperta l'abito rosso da sera che porta Judy Garland...non ho termini sufficienti per descriverlo: meraviglioso!
Voglio anche spendere due parole per l'ambientazione che è a dir poco suggestiva: così romantica e dolce, così calda e gioiosa, così nostalgica e delicata, così natalizia. Io la trovo assolutamente favolosa, un rifugio in cui passare due ore d'oro tra la confusione piacevole di una famiglia speciale. La casa degli Smith mi ha conquistata immediatamente, anche perché sono una persona che adora i luoghi di un tempo, dove tutto sembra antico e prezioso, e, fidatevi, tra le stanze riccamente decorate della loro abitazione si può passeggiare solo con un'espressione di meraviglia dipinta sul volto. Questo musical è una vera gioia per gli occhi, per le orecchie e per il cuore.
Incontriamoci a Saint Louis (in originale Meet me in St. Louis) è un vero capolavoro del vecchio cinema e un musical stupendo che contiene canzoni e balletti fantastici. È come un quadro dai toni caldi e piacevoli che non si può far a meno di osservare con curiosità e meraviglia e, se volete trascorrere il Natale in mezzo a delle sorelle un po' pazze e ai loro strambi amici e parenti, siete tutti invitati a guardarlo. Sono tutti un po' chiassosi, è vero, ma le loro avventure riempiono il silenzio di allegria perché sono personaggi dal cuore d'oro che fanno parte di una storia indimenticabile.  


*~*

4 commenti:

  1. Come al solito mi stupisci con la tua fantasia nel creare rubriche sempre nuove ^^
    E anche questa è deliziosa Ancella!!!! Sai che nn ho mai visto "Inmcontriamocia St Louis" ? E visto ocme ne parli devo assolutamente rimediareeeeee ^^

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  2. Eccola monia alla carica con una super rubrica!!! Siiiiii!!

    il film.. Oddio sembra delizioso, mi è presa voglia di vederlo seduta stante.. Carinissimo!! <3

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  3. Ma è una nuova rubrica? *___* È troppo carina!
    Del film ho sentito parlare, ma ancora non ho avuto l'occasione di vederlo... dopo le tue parole non posso che cercare di renderlo possibile ;)

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