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"Buona Pasqua" da The Secret Door


Carissimi lettori e lettrici,
vi auguro di passare una splendida Pasqua piena di risate, amore e cioccolato!
Spero che dentro l'uovo ci siano ad attendervi tante fantastiche sorprese!
Auguri di cuore e grazie per il vostro affetto e il vostro sostegno!

♥ Buona Pasqua ♥


                                                                                  Monia

*~~~*

Segnalazione Giveaway

Buongiorno amici! Scrivo questo post per segnalarvi la bellissima iniziativa che Annie del bellissimo blog La tana di una booklover ha organizzato per festeggiare il raggiungimento dei +50 followers ^_^ Complimenti!


Il giveaway è molto carino e simpatico, quindi sbrigatevi ad iscrivervi perché è divertente! Per tutte le informazioni e le regole vi rimando al post di iscrizione su La tana di una booklover (->qui). Mi raccomando: partecipate! ;-)

Il lamento di Euridice

RECENSIONE "IL LAMENTO DI EURIDICE" DI LUANA SEMPRINI

Buonasera cari miei ^-^ Come ben sapete ho letto e adorato il romanzo "Il lamento di Euridice" di Luana Semprini e adesso è giunta l'ora di parlarvene! Già sapete che mi è piaciuto moltissimo, ma nella recensione vi spiego meglio i motivi di questa mia adorazione per la storia di Malco ed Erika. Stavolta le immagini con cui arricchisco la recensione le ho prese direttamente dalla pagina fb del romanzo, quindi sono assolutamente perfette!

Titolo: Il lamento di Euridice
Autore: Luana Semprini
Editore: Ute Libri
Collana: Ute Storie
ISBN: 9788867360338
Prezzo: € 9.00 (cartaceo) - € 3.49 (ebook)
Genere: Romanzo
Sottogenere: Paranormal Romance, Mistery 
Anno di pubblicazione: 2013

Trama
Erika e i suoi amici decidono di trascorrere alcune settimane nella casa di montagna di Daniel per una vacanza post maturità. Una casa isolata, affiancata da un bosco al di sopra del quale si trova un piccolo cimitero sconsacrato, nient’altro che poche lapidi malmesse. I ragazzi si recano a visitarlo, curiosi, ma Erika è la sola che avverte una voce lamentosa e disperata. Da quel momento in poi la voce diventerà il suo pensiero principale tanto da indurla a tornare al cimitero la stessa notte, da sola. Qui incontra un personaggio inquietante, un ragazzo di nome Malco che inizia a tormentarla, convincendola che anche lui sente una voce e di aver bisogno di lei per potersene liberare. Erika non gli crede, pensa che sia pazzo. I giorni passano ed Erika si accorge di essere sempre più tormentata da quella voce disperata e cede alle pressioni di Malco. Si incontrano più notti, in una radura in mezzo al bosco, e lui le racconta cose a cui Erika non vuole credere. Malco le parla della sua infanzia passata tra uno psicologo e l’altro, la solitudine, la convinzione di tutti, anche della sua famiglia, della sua pazzia a causa della “voce”. Ma è veramente pazzia quella di Malco? È follia il suo ostinarsi a perseguitare Erika e a chiamarla “Euridice”? E sarà follia l’attrazione malata che spinge Erika sempre più a fondo? Il confine tra sanità e pazzia non è altro che un pallido pozzo in cui è facile cadere.

Il mio voto

La mia recensione

Tra me e “Il lamento di Euridice” di Luana Semprini è stato amore a prima vista. La storia, la copertina, i riferimenti al mito di Orfeo ed Euridice, lo stile, i personaggi … tutto mi ha portato a leggere questo romanzo in poche ore (rigorosamente notturne) e ad innamorarmi di esso. Volevo leggerlo da tempo, ma ogni volta dovevo rimandare, finché un giorno l’ho iniziato in seguito a un impulso istintivo, ho dato uno sguardo alle prime pagine e poi l’ho dovuto lasciare lì, in attesa, per occuparmi di altro. Ma il libro ormai era entrato nella mia testa e non mi lasciava in pace. Credetemi se dico che non riuscivo a togliermi dalla mente la storia di Erika e Malco. La sera, quando finalmente ho potuto mettermi comoda e proseguire la lettura, sono stata ossessionata dai risvolti misteriosi e romantici dell’intreccio. 
Ossessione. Sì, questo è il termine giusto per descrivere l’effetto che crea questo romanzo.

L’ambientazione gotica ma moderna, i protagonisti vittime di un destino avverso, la storia d’amore ricca di passione e purezza, creano insieme un miscuglio di pathos e mistero che mi ha trascinata in un vortice di dipendenza. È una lettura intensa e coinvolgente che mi ha tenuta con gli occhi incollati alle pagine con una facilità incredibile e che ha continuato a vorticarmi nel cervello anche dopo aver letto la parola fine. Già, perché il romanzo è breve e lascia spazio a molti dubbi e domande ed è difficile credere che la storia sia conclusa; quando mi sono accorta di essere giunta al termine, sono stata assalita da un senso di insoddisfazione e incompletezza perché volevo ancora stare in compagnia delle atmosfere romantiche e tormentate che l’autrice è riuscita a raccontare con abilità e sentimento
Erika ha appena finito il liceo e decide di trascorrere qualche giorno di vacanza con i suoi amici Jack, Sofia, Jane e Daniel nella casa dei genitori di quest’ultimo a Villalba, un paesino sperduto tra i boschi marchigiani. Quando il gruppo arriva a destinazione decide di fare una passeggiata tra le meraviglie naturali che il luogo offre, ma ad un certo punto i ragazzi si imbattono in un cimitero abbandonato e Erika inizia a sentire un cupo lamento nella sua testa. Gli altri non riescono a udire la voce e credono che la reazione dell’amica sia solamente dovuta alla stanchezza e allo shock. Tuttavia, Erika sa che non è così e durante la notte, mentre gli altri dormono, torna al cimitero per scoprire che cosa ha provocato il suo malessere e lì incontra Malco, un ragazzo strano, inquietante ed enigmatico che ha tutta l’aria di soffrire di disturbi psicologici. Spaventata e sconvolta, scappa da quella figura che alla luce della luna appare quasi demoniaca e che continua a chiamarla Euridice, ma ormai l’incontro è avvenuto, lui l’ha trovata e non smetterà di tormentarla finché lei non capirà che gli appartiene. 

Mi è piaciuto moltissimo il modo che Luana Semprini ha utilizzato per raccontare la storia, e immergermi in questa realtà fittizia è stato un gioco da ragazzi! Lo stile è pulito e semplice, scorrevole, e la narrazione in prima persona permette di immedesimarsi alla perfezione nel personaggio confuso, spaventato, turbato e disorientato di Erika. Uno degli aspetti che ho davvero apprezzato è stata la capacità dell’autrice di riuscire a descrivere fin nei minimi dettagli lo stato emotivo della protagonista; mentre si legge, si sentono benissimo l’ansia e l’adrenalina, la paura e il coinvolgimento, la confusione e lo stress che attanagliano il suo essere. È stata davvero brava sotto questo punto di vista. La prosa è veloce e regala alla storia un senso di immediatezza che crea una continua attesa e aspettativa e che riesce a tenere con il fiato sospeso fino all’ultima pagina. Unica pecca che ho riscontrato dal punto di vista tecnico è la presenza di alcuni refusi nel testo, ma il numero non è così elevato e questo difetto può essere benissimo sorvolato. Io sono una lettrice che dà più importanza al contenuto che all’involucro, ma cerco di stare sempre attenta a questo tipo di pecche, quindi quando sono presenti lo dico senza problemi per dare una visione totale e sincera dell’opera analizzata. Tuttavia, quando un romanzo riesce ad emozionarmi così tanto come in questo caso, non posso fare a meno di professare tutto il mio amore verso il libro in questione, al di là dei piccoli errori che possono esserci. 
Ciò che più ho amato di questo romanzo è sicuramente la storia d’amore tra Erika e Malco, una relazione torbida e intensa intrecciata egregiamente al mito classico e immortale di Orfeo ed Euridice che io adoro. Come poteva non conquistarmi?! Malco è un protagonista maschile perfetto: tragico e solitario al punto giusto, passionale e misterioso, a volte crudele altre dolce, tormentato e creduto pazzo da tutti quelli che lo conoscono, possessivo e geloso, ma anche ironico. Insomma, per me è il massimo! Mi sono totalmente innamorata di lui e della sua aria maledetta! Sono stata ossessionata dalla sua triste presenza come lo era la protagonista! Erika è una ragazza pratica e realista che si trova ad affrontare da un giorno all’altro una situazione che le fa perdere la cognizione della realtà ed è spaventata e scossa, ma allo stesso tempo non può fare a meno di
provare attrazione nei confronti di Malco. Non sono sempre stata d’accordo con lei e con le sue scelte, ma è un personaggio che mi è piaciuto molto e che sono sempre riuscita a comprendere. L’amore tra i due è talmente forte e intenso che rapisce e durante la lettura mi sono dimenticata praticamente di tutto tanto ero presa dal mistero e dal sentimento che li avvolgeva. Non riuscivo a smettere di leggere e mi è dispiaciuto tantissimo arrivare alla fine del libro. 
L’originalità della storia sta nella scelta di Luana Semprini di unire la bellezza della mitologia classica ai fili della sua trama. L’idea che Orfeo ed Euridice siano due spiriti torturati dal fato che vagano alla ricerca di coloro che permetteranno finalmente alle loro anime di unirsi è tragica e drammatica e dona al romanzo un tocco di romanticismo immortale che avvolge ogni azione dei protagonisti e rende il loro amore puro e straziante, disperato e devastante, attraversato da un bisogno urgente che non ammette più impedimenti. La storia di un amore maledetto e intriso di eterna poesia. 
Il lamento di Euridice” è un romanzo che mi ha ossessionato, emozionato e coinvolto, un libro ricco di magia e di raffinata sensualità, e lo consiglio a tutti coloro che amano il romanticismo gotico e la mitologia greca e vogliono immergersi in una realtà dolce e misteriosa! 

                                                                                                                                              Monia Iori


Questa recensione partecipa alla TRIBUTES READING CHALLENGE
Distretto 11, Paranormal Romance

Il salotto di Lizzie - Le interviste #3 "Francesca Ghiribelli"

Buon giovedì lettori miei ^-^ Oggi ho il piacere di ospitare sul mio blog la dolcissima Francesca Ghiribelli, poetessa e scrittrice, che ha accettato di rispondere alle mie domande e ci parla con il cuore della sua passione per la scrittura e, in particolare, per la poesia. L'autrice ha pubblicato la bellissima raccolta "Un'altalena di emozioni" con La Bancarella Editrice. Sulla sua pagina facebook (-> cliccate qui per visitarla) potete trovare tutti i suoi versi, da quelli più remoti a quelli più recenti. Mi raccomando mettete tanti "mi piace" e lasciatevi incantare dalla poesia delicata e profonda di Francesca! I suoi versi sono davvero meritevoli e ricchi di vita! Supportiamo con entusiasmo il suo amore per la poesia, arte di straordinaria bellezza e potenza letteraria che, spesso, viene dimenticata.
Ora vi lascio all'intervista e vi auguro una buona lettura!

"Il salotto di Lizzie - Le interviste" è una rubrica in cui sono inserite tutte le interviste degli ospiti del blog a cui ho avuto il piacere di rivolgere le mie domande.

INTERVISTA A FRANCESCA GHIRIBELLI

Ciao Francesca e benvenuta su The Secret Door! È un vero piacere poter parlare un po’ con te, soprattutto perché è raro poter intervistare una giovane poetessa, e ti ringrazio per aver accettato di essere mia ospite.
Il piacere è tutto mio, sono davvero onorata di essere ospite del tuo meraviglioso blog. Sei stata davvero gentile a propormi questa intervista. E’ difficile in una società come oggi far conoscere e diffondere i propri scritti, soprattutto se si parla di poesia.

La scrittura è sicuramente la tua grande passione e hai scritto dei versi davvero belli tramite i quali si può comprendere il tuo spirito. Che cosa puoi raccontarci di te che le tue parole ancora non hanno rivelato? Quali sono i tuoi interessi oltre la scrittura e cosa plasma il tuo mondo?
Ti ringrazio del complimento, diciamo che chi sa leggere in modo introspettivo e spirituale i miei versi, soprattutto chi è bravo ad ascoltare in silenzio, potrebbe comprendere molte cose di me. Ovviamente ciò che scrivo rappresenta la mia profonda interiorità ed intima essenza, ma di una persona resta sempre un lato nascosto. Un misterioso lato tutto da scoprire, anche se diciamo, io ho spaziato da poesie dolci e romantiche, a versi di vita vissuta fino a scrivere vere e proprie poesie gotiche. Credo fermamente di aver dato gran parte di me attraverso la scrittura, ma sono ancora giovane, il cammino è ancora lungo e ci saranno ancora tanti modi per sorprendere chi mi legge. I miei interessi sono da sempre la scrittura e la lettura, mi dedico a tanti generi diversi, e mi piace molto anche il cinema. Amo scrivere accurate recensioni dei libri che leggo, scambiando opinioni con impressioni avute dagli altri sullo stesso libro letto. Il mio mondo è plasmato dall’universo che ciascun libro racchiude, perché una vita senza libri non può essere chiamata vita.

Come mai hai scelto di dedicarti alla poesia, anche se non esclusivamente? Di solito è più facile trovare emergenti che si dilettano nella stesura di romanzi, ma tu ci stupisci con una scelta differente e intraprendi la strada meno frequentata. Cosa ti ha dato il coraggio per spingerti in questa direzione difficile? E quanto è forte il tuo bisogno di mettere i tuoi pensieri e i tuoi sentimenti su carta? 
Bella domanda, davvero. Hai perfettamente ragione, è vero, la mia scrittura è sbocciata attraverso la poesia ed è un genere veramente difficile da far comprendere ed amare agli altri; però vedi non sono stata io a scegliere lei, ma è la stata la poesia a scegliere me. E’ un genere che non devi mai sforzarti di creare, ma sono i versi che nascono dentro di te con la voglia di parlare del tuo ‘io’ prima a te stessa e poi agli altri. Sì, perché come prima cosa la poesia fa star bene la mia anima e il mio cuore e soltanto riuscendo ad essere sereni e sinceri con noi stessi riusciremo a star bene con gli altri. Ho riscontrato infatti molte persone che amano ancora leggere e scrivere poesie, e che hanno soprattutto apprezzato ciò che scrivo sentendolo un po’ parte di loro. E’ molto forte e sentito il mio bisogno di imprimere le mie sensazioni ed emozioni su carta per riscattare me stessa e il mondo che ci circonda.

Scrivere poesie richiede una enorme capacità di introspezione e riflessione perché per trasmettere emozioni bisogna immergersi nel proprio essere e tentare di estrapolare la bellezza che si trova in tutto ciò che ci circonda. Per te è facile isolarti dalla realtà ed entrare in una dimensione dove le parole esprimono le tue sensazioni? Qual è il tuo approccio con il foglio bianco? E quali sono le tue massime fonti di ispirazione? 
Molti credono che sia arduo creare poesie, ma devo dire che a me viene spontaneo e molto facile. Mi basta chiudere gli occhi o semplicemente sognare e fantasticare ad occhi aperti e sembra quasi che un velo riesca a farmi osservare tutto con altri occhi. Gli occhi della speranza e dell’amore che si può nutrire per la vita. Per me è un delizioso gioco guardare il foglio bianco e imprimerlo dei colori che intingono la mia anima in quel momento. Le massime ispirazioni sono le piccole cose di tutti i giorni, ma possono esserlo anche un quadro, una semplice immagine o un comune oggetto, che uniti allo stato d’animo danno vita ad un testo.

Dalla tua biografia ho visto che hai scritto anche numerosi racconti e romanzi e si capisce che sei una scrittrice poliedrica che può giostrarsi facilmente tra prosa e poesia. In quale di questi due generi preferisci cimentarti? E, soprattutto, cosa ti emoziona di più scrivere? 
La mia è stata una scommessa con me stessa, visto che la poesia è difficile da diffondere, ho voluto cimentarmi anche in altro. Per me è sempre un’emozione provare nuovi generi e plasmare la mia fantasia in prosa, ma posso dirti che il genere che adoro di più rimane sempre la poesia, e cioè il genere con cui sono ‘nata’. Preferisco la poetica, proprio perché amo mettermi alla prova nelle cose più difficili da sempre.

Il tuo libro di poesie “Un’altalena di emozioni”, pubblicato da Bancarella Editrice, è una raccolta di versi splendidi e intensi che parlano dell’amore, della vita, della natura e di tutto ciò che contribuisce a creare la quotidianità. Parlaci del processo di composizione di queste poesie e di quello che hai provato mentre le scrivevi. C’è un filo che accomuna i diversi brani? E come mai hai scelto di intitolare la raccolta in questo modo? 
Ho deciso di pubblicare questo libro di poesie, perché fanno parte dei primi versi che ho scritto. Anche se, in verità, ho dato vita a più di 200 poesie. Questa raccolta racchiude il lato romantico e dolce della mia anima, quando il cuore passa dall’adolescenza alla maturità di se stesso. Parlano di tutto: la vita, le piccole cose che rendono grande ogni momento, in cui consideriamo davvero importante ogni particolare che ci circonda e svelano ciò che racchiude la mia personalità. Ciò che unisce tutti questi brani è l’amore per i paesaggi e la natura, che trovano un denominatore comune in tutti noi attraverso la descrizione di emozioni e stati d’animo impreziositi da romantici paragoni e dolci rime baciate o incatenate. Ogni poesia è rappresentata da un’immagine creata da me attraverso il pc. Un piccolo diario di bordo adatto per tutti, grandi e piccini, quasi un timido avvicinamento alla poesia, che in fondo dimostra quanto essa possa essere accessibile a tutti. Ho scelto la copertina, creata sempre da me, perché racchiude tutti gli elementi che si possono ritrovare nel libro. Il titolo rappresenta un’altalena, perché è sempre stato il mio gioco d’infanzia preferito. Un dondolo che ti fa volare in alto e ti culla attraverso tante e poliedriche emozioni facendoti sognare attraverso la realtà delle piccole grandi cose della quotidianità. Ognuno di noi nei versi della raccolta può ritornare bambino, riscoprendosi improvvisamente adulto e fiero di se stesso.

Quando scrivi tendi a rappresentare emozioni che tu hai vissuto in prima persona o ti diletti ad osservare gli stati d’animo di chi ti circonda e a dare voce a sensazioni a te estranee? Forse questo è un concetto che va differenziato in base alla tipologia di scrittura, se poesia o prosa. Ecco, come ti poni di fronte a questi due generi? In quale ti lasci andare maggiormente e in quale giochi con la fantasia? E quale tra i due offre una visione più sincera e attendibile di te stessa? 
Ciò che scrivo è il frutto della fantasia del momento, di un mio stato d’animo temporaneo o di una mia esperienza vissuta nel passato, ma può nascere anche attraverso le emozioni e le sensazioni di chi mi circonda, delle persone care che influiscono molto nella mia vita in maniera positiva, ma anche sensazioni estranee, come dici tu. Proprio, perché anche la sottoscritta non sa da dove possono aver origine, ma nascono come i sogni che facciamo durante il sonno, senza un vero perché. Ovviamente nella prosa è difficile cimentarsi in un genere del tutto nuovo, oramai è stato scritto di tutto, ma ovviamente in un racconto o in un romanzo fantasy riesco a dare più voce al mio lato fantasioso e sognatore, mentre in un testo contemporaneo magari con uno sfondo di attinenza storica, devo stare con i piedi per terra. Poi magari sfogo la mia indole romantica e poetica attraverso dialoghi, descrizioni e storie d’amore. Mi pongo in maniera logicamente diversa fra prosa e poesia. Tra le due quella che rappresenta di più me stessa è la poesia, anche perché l’altro genere ti porta ad inventare le situazioni più disparate spaziando in narrazioni di vita alquanto lontane dalla singola esperienza.

Tu sei giovanissima, ma hai già partecipato a numerosi concorsi letterari che hai vinto o in cui ti sei classificata nelle prime posizioni. Ti piace metterti alla prova e accettare questo tipo di sfide? Pensi che tali competizioni contribuiscano ad affinare il tuo talento e ti permettano di sperimentare continuamente favorendo la tua crescita personale? Ritieni che siano uno stimolo per il tuo lavoro? 
Ho partecipato a tanti concorsi nazionali letterari e poetici, vincendo anche il primo premio per il racconto ‘Il ferroviere e la bambina’ al concorso ‘Maribruna Toni 2009’. In seguito mi sono aggiudicata ulteriori premi come menzioni d’onore, menzioni di merito, secondi e terzi posti in sillogi, poesie singole e racconti. Certamente un modo per affinare il mio talento e mettermi alla prova con nuovi orizzonti, quindi li accetto volentieri. Anche se, come nella società di oggi c’è sempre una corsa all’interesse e non sempre i giudizi sono perfettamente giusti ed equi, ma questo è il compromesso che bisogna pagare per sopravvivere nel mondo odierno. Mi piacerebbe che fosse uno stimolo per il mio lavoro, ma ritengo la scrittura soltanto un piacevole passatempo per dare ossigeno ai sogni e dimenticarsi per un po’ della frenetica realtà che ci avvolge. E’ molto difficile nella vita poter far diventare un lavoro redditizio il tuo più grande sogno, quindi bisogna stare con i piedi per terra.

Sei stata una delle finaliste del concorso “I-Fantasy – 2012”, indetto dalla Fazi Editore, con il romanzo “Kelp – Il mare nasconde un segreto”. Ti sei divertita a spaziare nel fantasy? E hai intenzione di pubblicare questa tua opera che è stata apprezzata da chi l’ha letta e che ti ha portato a un soffio dalla vittoria? 
Effettivamente è stata una bella soddisfazione aver intrapreso la strada del fantasy e non credevo di dar vita così facilmente ad una storia particolare e paranormale, che per certi versi può attraversare anche il genere distopico. E’ stata una bella impresa, anche se diffido dei concorsi online indetti dalle grandi case editrici o anche semplicemente concorsi poetici e letterari che vanno a votazioni attraverso un semplice ‘mi piace’ sui social network. La trovo semplicemente una corsa alla gloria e alla celebrità che può essere benissimo distorta attraverso la fortunata coincidenza del massimo raggiungimento dei voti dalla parte di chi ha più amici disposti a votarti. Per me è molto più valido un concorso dove sono persone serie e valide in quell’ambito a delegare la vincita di una persona attraverso la sua creazione. Certamente, sarei felice di essere pubblicata da una casa editrice famosa un giorno, infatti ho già mandato il mio romanzo in valutazione, spero prima o poi di ricevere una risposta positiva. Mai dire mai e ovviamente non smetterò di tentare al primo rifiuto.

Le poesie contenute in “Un’altalena di emozioni” vengono lette ogni sabato su Radio Napoli Emme nel programma radiofonico “Musica e Parole” condotto da Tony Esposito. Sicuramente è una bella opportunità per farsi conoscere e anche una meravigliosa emozione per una scrittrice. Raccontaci qualcosa in più su questa particolare esperienza. Cosa si prova ad ascoltare le proprie poesie recitate in radio accompagnate da un sottofondo musicale che crea un’atmosfera senza dubbio magica? Preferisci che la tua opera arrivi ai lettori attraverso la lettura personale o tramite questo metodo di condivisione culturale? 
Le poesie contenute nel mio libro e molte altre mie creazioni anche più recenti e in prosa vengono lette a Radio Napoli Emme Live dalla meravigliosa voce del conduttore Tony Esposito. Ovviamente dedico il successo delle mie poesie sul web e sui social network a lui e alla stupenda opportunità che mi ha regalato. Ogni sabato sono presente con un mio testo poetico, che lui con radiosa espressività e maestosa presenza vocale fa diventare eccelso. La sua recitazione è davvero divina, infatti è anche un bravissimo attore teatrale a Bruxelles, dove vive. Ogni volta cerca un sottofondo musicale adatto, con cui decantare magicamente i miei versi. Ormai sono tre anni che collaboro con la sua radio, ed ogni volta è sempre più emozionante sentire le mie creazioni recitate da Tony. Una voce che sa essere dolce, sensuale, romantica e passionale al contempo. Lo ringrazio infinitamente per tutto questo, ormai lo considero uno di famiglia e spero ovviamente che non si stanchi mai di leggere le mie poesie, perché io non mi stancherò mai di lui. Per di più mi ha dedicato una pagina del suo sito: ci sono la mia biografia, alcune foto di mie premiazioni e un lettore completamente dedicato ai video che creo sulle mie poesie recitate da lui. Ti lascio il link con molto piacere, perché è una persona meravigliosa dal cuore grande che regala voce a chi non ce l’ha. 

Com’è nata in te la passione per le parole? Quando hai cominciato a scrivere e perché? 
La passione per le parole è nata da subito, ho scritto la prima poesia a sei anni e l’amore per la lettura c’è stato da sempre. La primissima poesia l’ho dedicata in prima elementare al mio caro e defunto nonno materno, che purtroppo non ho mai potuto conoscere veramente, perché scomparso poco prima della mia nascita. L’argomento dei miei versi è stato sicuramente spinto dal mio forte desiderio di averlo potuto conoscere e già così piccola scrissi che avrei voluto avere una grande scala lunga fino al cielo, che potesse permettermi di raggiungerlo per conoscerlo e riferirgli ciò che non ho mai potuto dirgli dal vivo. In seguito ho dedicato molte altre poesie a lui, compreso il racconto ‘Il ferroviere e la bambina’, con cui ho vinto il primo premio nel 2009. E’ bello poter conoscere qualcuno attraverso i ricordi narrati dalle persone care, che hanno potuto viverlo davvero. Così scrivo di lui, cercando di dare voce attraverso il foglio bianco a quel grande sogno di conoscerlo, che serbo ancora in me e che purtroppo non potrò mai avverare.

Ci sono poeti o poetesse che hanno improntato il tuo modo di dare libero sfogo alle emozioni? Hai una poesia che ami particolarmente? 
Da piccoli a scuola ci pongono sempre forzatamente di imparare a memoria poesie di autori
Giovanni Pascoli
famosi, finendo poi per farceli venire antipatici, riuscendo alla fine a farci odiare il mondo della poesia e della letteratura. Ecco, questo secondo me è sbagliato. A parte, che io ho sempre amato l’italiano, forse per una mia predisposizione personale,ma credo che ognuno di noi possa amare la poesia e questa materia soffermandosi su come la scrittura può veramente far parte di tutti. Essa dà forma alla parte astratta di noi riuscendo a farci diventare ciò che siamo. Io adoro i poeti classici come Carducci, Pascoli e Leopardi, ma ho amato anche Gibran, Alda Merini e Emily Dickinson. Non so, forse involontariamente scriviamo prendendo traccia da ciò che più ci piace leggere o che ci ha colpito leggendo, ma io in prima persona non ho mai cercato di imitare nessuno, anzi questi personaggi come tanti altri sono rimasti famosi proprio per la loro unicità e semmai un giorno qualcuno si ricorderà di me, vorrei che fosse così anche per me. Non ho una poesia in particolare che amo, perché per elencarle tutte ci vorrebbe troppo tempo. 

Qual è la poesia scritta da te che ti rispecchia maggiormente, quale quella a cui sei più legata, e quale quella che i lettori dovrebbero assolutamente leggere per comprendere il significato della tua opera? 
Ci sono tante poesie a cui sono legata, ma quella che racchiude l’essenza del mio libro e della mia intera poetica scritta fino ad oggi è quella che si intitola ‘La storia’, che si trova all’interno della raccolta. Essa custodisce la descrizione di ogni piccola cosa ‘dall’ansante respiro di un vecchio’ al ‘primo vagito di un neonato’, per questo ho voluto dimostrare in questi versi come i più piccoli particolari, di cui nella vita a volte non ci accorgiamo neanche, possano scrivere la storia della nostra vita. Questo è l’intero testo della poesia.
                                                                          
La Storia


Fra gli scaffali impolverati 
di una biblioteca si nasconde,
fra le vecchie e pazienti pagine di un libro si addormenta, 
fra i gradini consumati del tempo si giustifica, 
del magnifico colore di fresie e girasoli 
in un campo assolato e solitario 
si traveste:
dal primo vagito di un neonato 
all'ansante respiro di un vecchio 
inizia e finisce di vivere. 
Fra i ciottoli di un antico borgo cittadino 
fino alle fresche e giovani ghiaie di una spiaggia 
ripercorre il tenero e timoroso passo di un bambino.
Il galoppo di un cavallo stanco ma felice, 
il fedele sguardo di un cane che vive delle tue carezze
e sorge nella luce dell’ alba, 
ritirandosi infine nelle fioche ed emozionanti promesse 
di un tramonto. 
Respira in noi,
accompagna la nostra ombra, 
ci sussurra i peccati della nostra coscienza,
ma ci prende per mano, 
facendoci danzare
l’infinito valzer della storia della vita.
                                                                                   
Tornando alla prosa, quali sono i tuoi generi letterari preferiti? C’è una sezione della letteratura che ti piace particolarmente, sia come lettrice che come autrice? 
I generi letterari che più abbraccio sono i classici italiani e stranieri, fra cui Jane Austen con ‘Orgoglio e pregiudizio’, ‘Cime Tempestose’, ‘Via col vento’ e ‘Anna Karenina’. Storie intense e pervase da quella romantica disperazione che racchiude l’amore vero ed eterno. Ho amato anche ‘Il ritratto di Dorian Gray’, autori italiani come Svevo e Pirandello, fino a sfociare a scrittori odierni ed originali come la romanziera Danielle Steel; senza dimenticare i nuovi generi appena nati nella letteratura come i ‘paranormal fantasy thriller’, i ‘fantasy’ e gli ‘young adult’. Per non scordarmi di un autore spagnolo che mi ha letteralmente affascinata come Zafòn con la sua ‘Marina’, ‘L’ombra del vento’ e ‘Il palazzo della mezzanotte’. Come autrice mi piacerebbe poter scrivere un genere nuovo, che possa attirare la curiosità del lettore facendolo sentire parte della storia che sta leggendo e devo dire che mi piacerebbe proprio diventare un bravo Carlos Ruiz Zafòn, che è riuscito a farsi seguire da un pubblico infantile, adolescenziale e adulto. Insomma, una lettura che possa abbracciare tutte le fasce d’età.

Tramite le tue parole, in versi o in prosa, cosa speri di trasmettere a coloro che ti leggono? Con le parole che utilizzi per esprimere le tue emozioni vuoi lasciare un messaggio di te al mondo? 
Spero tanto di poter regalare a chi mi legge o a chi mi leggerà una piccola emozione, ma anche una semplice riflessione sulla poesia. Che restasse impresso anche un solo e breve verso o una singola parola che faccia scaturire ancora la voglia di evadere e di sognare oltre la realtà. Questo è il mio messaggio: le uniche cose rimaste ancora senza prezzo sono i sogni. Quindi diamo voce ad essi, è l’unica libertà ancora rimasta senza etichetta.

Hai bisogno di un’ambientazione silenziosa per scrivere o ti servi di un accompagnamento musicale? Qual è il luogo che prediligi per immergerti nella tua fantasia? L’arte contribuisce alla tua ispirazione? 
Il luogo che prediligo per immergermi nella scrittura e nella mia fantasia è il mio studio, mi serve soltanto la mia stanza immersa nel rumore dei sogni per riuscire a scrivere ciò che vorrei dire al mondo. A volte,anche l’arte ha contribuito alle mie creazioni, basta soltanto una piccola immagine o un quadro a rendermi ladra del tempo per scrivere ciò che quella raffigurazione rappresenta per me e che potrebbe rappresentare anche per gli altri. Sto scrivendo anche alcune canzoni per un nuovo gruppo di musica gotica, quindi lì ho dovuto per forza immedesimarmi nel sottofondo e scrivere con l’aiuto della musica, studiando bene come inserire rime o parole in sintonia con il ritmo richiesto.

Hai già scritto numerose poesie, racconti e romanzi e mi sembri una scrittrice instancabile e molto prolifica. Hai intenzione di continuare il tuo percorso nel mondo della letteratura? Quali progetti hai in serbo per il futuro?
Certamente, voglio continuare a scrivere, perché è la mia grande passione. La lettura aiuta molto a rende l’autore sempre più ricco e capace nel suo intento, quindi nel mio futuro non mancheranno i libri. Sicuramente cercherò di terminare il mio sesto romanzo e continuerò a scrivere poesie abbracciando nuovi stili. Una cosa è certa, continuerò ancora ad essere lieta ospite di Tony Esposito nel programma radiofonico ‘Musica e parole’ con Radio Napoli Emme live. Per me è stato davvero un onore conoscere ed incontrare nel mio percorso una persona così disponibile e squisita. Intanto, incrocio le dita sperando che qualche casa editrice più famosa si accorga di me, pubblicando un mio scritto.

Cara Francesca, io ti ringrazio immensamente per aver risposto alle mie curiosità e per aver aperto il cuore a chi sta leggendo. Ti auguro di realizzare tutti i tuoi sogni e di continuare a percorrere la strada della scrittura con successo! Vuoi salutare i lettori e le lettrici regalando una tua poesia e permettendo di assaporare le emozioni che trasmettono i tuoi versi? 
Per me è stato un piacere rispondere alle tue domande. Hai saputo creare una dolce accoglienza sul tuo fantastico blog, e mi sono sentita subito a mio agio nel dare risposta alle tue curiosità. Grazie per la meravigliosa occasione che mi hai dato, ti ringrazio per gli auguri, sperando che possa continuare a espandere il mio cammino realizzando i miei sogni, anche se sono già felice dei risultati raggiunti. Con piacere saluto te e i lettori con questa mia poesia scritta recentemente. Spero vi piaccia. Buona Lettura! Anzi, vi auguro una eterna ‘altalena di emozioni’!

Sulla riva dei sogni 


Lasciando che il tempo passasse 
Ho contato le onde 
Fra gli occhi dei nostri giorni di sole: 
dove l’alba ancora sa d’aurora, 
e il bacio è un altrove 
tra i sensi eterni di un miraggio. 

Colorando del grigio degli anni 
Le ciglia della luna, 
ho aspettato di rapire il tuo respiro 
per conservarlo in eterno 
nel ritorno della primavera. 

Volteggiando tra i fiocchi 
di una neve mai scesa, 
ho inventato le carezze 
per colorare di vita le tue guance. 

Non posso far altro che pregare 
Per dire al cielo 
Quanta nebbia ancora esiste 
Fra la realtà e la fantasia. 

Ecco, è proprio lì 
Che una farfalla bianca 
Spesso viene a trovarmi… 
…..Per posarsi 
Sulla riva dei sogni. 

È lì che ti ho conosciuto, 
e nessuno potrà rubare 
le conchiglie che vi ho lasciato. 

Lo potrà fare solo il mare, 
quando saprà 
che le avrai raccolte una ad una: 
in quel momento allora 
potrò finalmente smettere di sognare. 

Tu, sarai la mia riva 
Ed io il tuo mare.

~*~

Spero che questa intervista vi sia piaciuta e ringrazio tutti coloro che si sono soffermati qui anche solo per un attimo! Un immenso grazie a Francesca Ghiribelli per averci tenuto compagnia e per averci dato la possibilità di dare il giusto spazio alla splendida parte della letteratura rappresentata dalla poesia! C'è sempre bisogno di versi in questo mondo ^-^ La poesia che ha deciso di condividere con noi è meravigliosa, sognante e romantica e io le auguro di scriverne ancora miliardi che abbiano la stessa bellezza e intensità.
Vi mando un saluto affettuoso :-)

                                                                                                                                              Monia Iori

~*~

Il veleno sulle labbra

RECENSIONE "IL VELENO SULLE LABBRA" DI LAUREN OLIVER

Buon mercoledì sera amici ^-^ Oggi vi propongo la recensione del racconto "Il veleno sulle labbra" ambientato nel mondo di "Delirium" (-> qui la mia recensione se vi interessa) e scritto dalla talentuosa e terrificante Lauren Oliver. Per chi si stesse chiedendo perché mi permetto di presentare questa scrittrice con il termine "terrificante" ecco la mia spiegazione: i suoi finali sono tragici e dolorosi e quando si legge un libro della Oliver si è inevitabilmente assaliti dalla totale disperazione, quindi la paura è una cosa che non si può non avere leggendo i suoi romanzi. Io sono alquanto terrorizzata dalla sua vena drammatica e non trovo altro aggettivo per descrivere la sua mente se non terrificante (in senso buono, ovviamente) :D  
Chi di voi ha letto almeno uno dei suoi libri potrà capirmi alla perfezione (se vi è piaciuto), chi non l'ha fatto, invece, dovrà assolutamente rimediare! Insomma, che state aspettando??? Leggete la saga di "Delirium" ed entrate anche voi nel circolo della disperazione ;-)

Titolo: Il veleno sulle labbra
Titolo originale: Hana
Autore: Lauren Oliver
Editore: Piemme
Collana: Piemme Shots
ISBN: 9788858507117
Prezzo: € 0.99
Genere: Racconto
Sottogenere: Distopia, Young Adult 
Anno di pubblicazione: 2012

Trama
Per Hana è l'ultima estate prima di essere "curata" dalla sua capacità di amare, una procedura programmata per tutti i ragazzi della sua età. Un'estate fatale di tentazioni, dubbi e paure. Un'estate sospesa, trascorsa fra elettrizzanti feste clandestine e noiosissime cene di convenienza con la famiglia del suo prescelto, in attesa della procedura che la libererà per sempre dai disordini creati dal morbo dell'amore. Un'estate in cui anche la sua amicizia con Lena diventa un'incognita, come il suo futuro. Un sorprendente racconto digitale ambientato nel mondo di Delirium.

Il mio voto

La mia recensione

Ho letto “Delirium”, primo volume della saga omonima scritta da Lauren Oliver, qualche mese fa e la storia, l’intreccio, i personaggi e il mondo distopico creato dall’autrice – dove l’amore è una malattia che deve essere curata – mi hanno semplicemente ammaliato e mi sono innamorata di questa saga. 
Il veleno sulle labbra” è un racconto ambientato nel mondo di “Delirium” e narrato dal punto di vista di Hana, la migliore amica di Lena (protagonista della serie). È una chicca che gli amanti di questa saga non possono certo lasciarsi scappare, anche per capire meglio alcuni eventi che accadono nel primo libro. 
Hana è la ragazza bella e ricca, ribelle e vivace, coraggiosa e selvaggia, che vuole a tutti i costi scoprire la vita vera e libera dalle regole imposte dalla cura per il Delirium Amoris Nervosum. Ascolta musica illegale e partecipa a feste proibite, mette a rischio la sua amicizia con Lena pur di inseguire il suo sogno di libertà. Lei vuole sapere cos’è davvero l’amore, cosa si prova ad amare ed essere amati, e quando incontra Steve pensa di averlo capito, ma la realtà è diversa e quando l’illusione crollerà si porterà via tutte le sue speranze. Quello che credeva giusto è sbagliato, e quello che credeva sbagliato è giusto. Una volta compresa questa verità decide di tornare da Lena e raccontarle tutto: la sua infatuazione per quel ragazzo che, invece, voleva solamente divertirsi, la sensazione di ridicolo che l’attanaglia dopo aver capito di aver sbagliato, il pericolo scampato e la vergogna per aver pensato che la cura fosse un errore. Ma, quando finalmente decide di confidarsi, scopre che Lena ha trovato l’amore vero e che ora è troppo tardi per farle capire… Un groviglio di sentimenti ed emozioni si fa largo nel suo cuore: invidia, felicità, gelosia, incredulità, paura, stupore, amarezza. Come un veleno sulle sue labbra, queste emozioni la condurranno verso una scelta sbagliata e irrevocabile. 

La penna della Oliver è sempre la stessa lama affilata che avevo scoperto in “Delirium”, un compendio di emozione e oggettività che penetra nel cervello e lo riempie di parole che sono indelebili e vive. Le sue descrizioni sono talmente reali da sbalordire, ogni dettaglio è accuratamente tratteggiato e sembra proprio di essere lì, insieme ai drammatici personaggi di questa storia. La prosa è scorrevole e il racconto si legge in un soffio, forse avrei voluto qualche pagina in più, ma nonostante la brevità sono di nuovo riuscita ad immergermi completamente nella fredda realtà di un mondo privo di amore e ad entrare in sintonia con Hana. Mi è sempre piaciuto questo personaggio, spesso l’ho trovato anche più vivido di Lena, e credo sia una figura indispensabile in “Delirium” sia per creare una sorta di equilibrio emotivo che per far capire meglio Lena. Sì, Hana è un brillante espediente che la Oliver utilizza per approfondire il carattere schivo della protagonista; tramite la voglia di ribellione della sua migliore amica, infatti, è più facile vedere la personalità di Lena perché la differenza abissale tra le due permette di focalizzare meglio l’attenzione sulle loro mentalità opposte e, di conseguenza, sulla crescita della seconda. In queste pagine l’autrice continua a farci scoprire il divario tra le due ragazze, che nonostante tutto rimangono amiche, ma che alla fine saranno ugualmente divise dalla diversità di opinione e dalle scelte. È interessante vedere come la ribelle Hana, in seguito a una delusione, diventi docile e devota alle regole imposte dalla società, mentre Lena, insicura e timorosa, acquisti coraggio e determinazione e sia pronta a dire addio al suo passato per afferrare un futuro d’amore. 

Hana è una ragazza piena di timori e dubbi, insicura, che tenta di afferrare le occasioni che le vengono date e che, purtroppo, non ottiene ciò che desidera. Non si può fare a meno di affezionarsi a lei e di provare le stesse emozioni di fronte alla realtà che le viene offerta e da cui non ha scampo, di fronte alla sua solitudine incompresa. La gelosia nei confronti di Lena e della fortuna che le è capitata è forte e si sente benissimo, ma in fondo come darle torto? Lei ha cercato a lungo e senza risultati quello che l’amica ha trovato inaspettatamente e che non voleva, e risulta difficile e doloroso accettare l’impensabile. Questo personaggio è sicuramente sfaccettato, imprevedibile e triste e, mentre si legge, si avverte quasi il bisogno di andare lì e consolarla perché il suo sogno è andato in frantumi e si è rivelato un abbaglio. Lei ha avuto il coraggio di tentare di evadere dalla prigione del suo mondo, eppure i suoi sforzi sono stati vani e la ricompensa è andata a Lena. Insomma, io non ho potuto fare a meno di commuovermi di fronte alle debolezze e alle delusioni di Hana. 
Il veleno sulle labbra” è un racconto ben scritto, emozionante e doloroso, e che approfondisce alcuni particolari essenziali per comprendere fino in fondo gli eventi che accadono in “Delirium” e per osservare più da vicino la personalità fragile e vulnerabile che Hana cela sotto i capelli biondi e gli occhi azzurri. Se avete amato il primo volume della saga dovete assolutamente leggerlo! Non ve ne pentirete! 

                                                                                                                                              Monia Iori 


Questa recensione partecipa alla TRIBUTES READING CHALLENGE
Distretto 12, Romanzi Distopici

"Un'altalena di emozioni" di Francesca Ghiribelli

SEGNALAZIONE "UN'ALTALENA DI EMOZIONI" DI FRANCESCA GHIRIBELLI 

Buon martedì a tutti ^-^ Oggi torno con una segnalazione un pò diversa dal solito; infatti, voglio parlarvi di un libro di poesie. Io amo profondamente la poesia! E voi? Vi piace leggere versi? Chi si interessa di poesia comprenderà immediatamente l'importanza di questa parte della letteratura e il suo fascino immortale. Chi, invece, non ha mai avuto modo di avvicinarsi ad essa, per mancanza di interesse o tempo o proprio perché non si sente in sintonia con questa tipologia di scrittura, forse potrà ricredersi. Davvero, se avete tempo, prendete qualche raccolta di poesie e leggetene qualcuna. Vi assicuro che è tempo ben speso!
Magari potreste cominciare proprio dal libro che vi presento oggi: "Un'altalena di emozioni" di Francesca Ghiribelli. Una raccolta di versi meravigliosi sulla vita, sull'amore e sulla natura!

Un'altalena di emozioni

Emozioni delicate e intense, piccoli scorci di vita, sogni ricchi di speranza e amore. Questo è ciò che la poesia dolce di Francesca Ghiribelli è in grado di trasmettere ed evocare. "Un'altalena di emozioni", una raccolta di versi pubblicata da La Bancarella Editrice e che ha ricevuto la menzione d'onore alla III° Edizione del Premio Nazionale di Poesia "Maribruna Toni" indetto dall'associazione culturale Athena Spazio Arte di Mauro Pantani, è un libro profondo e suggestivo che, attraverso le parole leggiadre di questa giovanissima poetessa, riesce ad emozionare e a infondere sensazioni indimenticabili nel cuore dei lettori. Una poesia fatta di piccole cose che esplora il mondo che ci circonda, la natura che avvolge la nostra realtà, il significato della vita, il potere dell'amore, e la serenità dei sogni.
Per farvi capire pienamente l'opera di Francesca Ghiribelli vi lascio una sua poesia che vi permetterà di assaporare in prima persona la bellezza dei suoi versi. Ho scelto questa che vi riporto perché parla dell'amore dell'autrice per la poesia e credo non esista modo migliore per rendergli giustizia. Subito dopo vi lascio anche il video realizzato dall'autrice per il suo componimento dove la poesia è corredata di splendide immagini e recitata in radio da Tony Esposito.

"Poesia"

O fuggitivo pensiero 
che inconsapevole 
viaggi nella mente 
del tempo, 
di fronte alla mia anima 
ti inchini 
e le tue possenti ali 
innalzi….. 
……sulla soglia dell’ispirazione 
posi i tuoi silenziosi passi 
e nel profondo 
del mio cuore batti. 
Regali vita 
al bianco vuoto 
del foglio strappato 
che si riempie 
di grazia divina 
con l’arrivo di una baciata rima; 
sai farti aspettare trepidamente, 
emozionando la voce della gente, 
ma per me la vera allegria 
è lo scriverti ‘cara poesia’.


                               

*

Titolo: Un'altalena di emozioni 
Autore: Francesca Ghiribelli
Editore: La Bancarella Editrice
ISBN: 9788889971680
Prezzo: € 12.00
Pagine: 80 p.
Genere: Poesia
Anno di pubblicazione: 2009

Descrizione
Questo libro di poesie con cui Francesca di presenta ai lettori sono un esplosione di emozioni e di immagini poetiche che toccano il cuore. È un percorso tra la natura, la vita, l'amore, e i luoghi del vissuto quotidiano che suscitano nel lettore rispondenze, affinità di pensiero, e un invito a riscoprire i più profondi sentimenti dell'animo umano che solo la poesia può risvegliare anche nel lettore ormai più smaliziato.

L'Autrice
Francesca Ghiribelli è ragioniera programmatrice. Fin da sei anni ha coltivato la passione per la poesia e la scrittura. Ha ricevuto il primo premio nel concorso nazionale "Maribruna Toni 2009" per il racconto inedito e la menzione per la silloge e per il presente libro di poesia ora pubblicato. Per lei non esiste migliore strumento di un foglio bianco dove poter riversare le sue ispirazioni, pensieri e speranze dell'anima da condividere con i lettori, fedele al suo principio “che l'unico segreto che anima la vita è l'emozione di saperla vivere completamente.”
Ha pubblicato il libro di poesie "Un'altalena di emozioni" con la casa editrice La Bancarella.
Ogni sabato vengono lette alcune prose o poesie tratte dal libro dell'autrice su Radio Napoli Emme nel programma radiofonico ''Musica e Parole'' condotto dalla bellissima voce di Tony Esposito; potete trovare su youtube o sul sito del programma radio anche alcuni video creati dall'autrice su ogni testo recitato in diretta dalla voce del conduttore. 
Potete trovarli qui: 

5° Edizione 2012 "Premio Vincenzo Rosano" dell'Anfi di Piombino, Concorso Nazionale Letterario a cui hanno partecipato più di cento poeti e narratori da tutta Italia. L'autrice si è classificata al 5° posto nella sezione C - Narrativa per adulti. Il racconto con cui si è classificata si intitola "La voce del cuore".
L'autrice ha partecipato al I° Premio Nazionale di Poesia in omaggio a "Maribruna Toni", indetto dall'Associazione Culturale di Athena Spazio Arte, classificandosi come finalista nella sezione della silloge.
L’autrice ha partecipato al II° Premio Nazionale di Poesia in omaggio a "Maribruna Toni" 2011 indetto dall'Associazione Culturale di Athena Spazio Arte aggiudicandosi: 
2° classificata sezione Silloge di Poesia con "Il bacio della farfalla";
Finalista nella sezione Narrativa con "Gli occhi della vita";
3° classificata sezione Haiku con "Amore".

III° Edizione del Premio Nazionale di Poesia "Maribruna Toni", indetto dall'Associazione Culturale di Athena Spazio Arte di Mauro Pantani.
L'autrice ha vinto la menzione d'onore nella sezione Poesia Inedita, la menzione d'onore nella sezione Silloge, la menzione d'onore nella sezione Narrativa. 
La poesia "Un libro per sognare" è stata pubblicata nell'antologia "Cantalibro progetto Almax" - Poesie di Alessia Marani Almax.
L’autrice è arrivata fra i dieci finalisti della gara poetica "Brezze Moderne" promossa dalla web-magazine "OublietteMagazine" con la poesia "L’amore in una stanza".
Alcune poesie dell’autrice fanno parte dell’ebook gratuito "Un cielo di poesia" su it.calameo.com
Il racconto dell’autrice "L’inverno sarà il nostro segreto" è introdotto nell’ebook "Una magica nevicata di racconti" si issuu.com
L’autrice è arrivata fra i finalisti del concorso "I-Fantasy 2012" con il romanzo "Kelp-Il mare nasconde un segreto".

Link Utili
Blog di Francesca Ghiribelli: http://francescaghiribelli.blogspot.it/
Sito di Francesca Ghiribelli: http://francescaghiribelli.jimdo.com/

Dove acquistare "Un'altalena di emozioni":
  • Librerie: http://www.bancarellaweb.eu/librerie.html
  • Digitando il nome dell'autrice potete ordinarlo anche su: 
          www.ibs.it
          www.webster.it 
          www.dvd.it 

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Io spero di avervi fatto venir voglia di leggere i versi di Francesca Ghiribelli. Le sue poesie sono genuine e ricche di significato, quindi perfette per tener compagnia, magari gustandole un pò per volta la sera prima di addormentarsi. Gli amanti della poesia non potranno di certo rimanere indifferenti a questa raccolta!