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L'angolo di Jo - Libri in prestito #1

Io amo i libri. Non potrei assolutamente vivere senza di essi e, anche se sono una lumaca o, comunque, da quando ho aperto il blog le mie letture procedono più lentamente perché passo tanto tempo in più su internet, rimango una lettrice accanita. Adoro circondarmi di libri, anche di quelli che non leggerò mai, mi fa sentire al sicuro. Avere mille libri disseminati per casa mi tranquillizza e mi rende contenta. Per una lettrice come me il prestito di libri è praticamente indispensabile perché non potrei mai comprare tutti tutti i libri che vorrei, altrimenti andrei sul serio fallita. Spesso, quindi, li scambio con mia cugina oppure li prendo in biblioteca (un luogo che adoro e ho sempre adorato *_*), e lo faccio così, perché mi infonde serenità... adocchio qualche titolo e lo prendo, anche se so che non avrò il tempo di leggere quei libri in più perché già non riesco a stare dietro a quelli che compro io. Ecco che nasce questa rubrica, molto molto semplice, dove vi presenterò quei libri che mi vengono prestati, e che ho chiamato "L'angolo di Jo - Libri in prestito" per un motivo ben preciso. Infatti, la cara Jo di "Piccole Donne" amava la lettura e spesso attingeva dalla biblioteca di casa Lawrence oppure da quella della vecchia zia March. Ecco, io mi sento un po' Jo e come lei integro le mie letture con libri in prestito, libri che viaggiano di lettore in lettore e forse sono, in un certo senso, più autentici.

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Questi sono i libri che mi sono stati prestati ultimamente e che spero di avere il tempo di leggere, anche se ho i miei dubbi. Sono tutti bellissimi e le copertine sono splendide! "Quando ti vedo andare via" di Sophie Dahl di cui vi ho già accennato ieri; "Il Giardino degli Eterni" di Lauren DeStefano che è nella mia wishlist da una vita ma il fatto che il seguito non sia ancora stato pubblicato da noi (o almeno così mi ricordo) mi ha sempre frenato e ne ho rimandato l'acquisto in eterno; "Il linguaggio segreto dei fiori" di Vanessa Diffenbaugh di cui ho sentito parlare positivamente ovunque; infine, "La ladra della Primavera" di Marina Fiorato, a cui non ho saputo resistere un po' per la cover antica e preziosa e un po' perché adoro i romanzi storici e questo mi ha colpito da quando è uscito.
Sono tutti libri che avevo in wishlist, tranne il primo che è arrivato da me a sorpresa. Spero davvero di poterli leggere tutti in breve tempo perché mi piacciono troppo! 


Quando ti vedo andare via
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Titolo: Quando ti vedo andare via
Autore: Sophie Dahl
Editore: Frassinelli
Collana: Narrativa
ISBN: 9788876848506
Pagine: 300 p.
Prezzo: € 17.50
Genere: Romanzo
Sottogenere: Narrativa
Anno di pubblicazione: 2009

Trama
Per Kitty crescere a Hay House, tra distese di campanule e l'adorazione della sua famiglia, è il paradiso. Ma per la madre, l'inquieta Marina, una bellezza dagli occhi argentei che si dedica con solerzia tanto alla pittura quanto al pianto, quella idilliaca vita domestica manca dell'eccitazione che le è indispensabile per vivere. Così, su suggerimento del suo guru indiano, un giorno decide di impacchettare la propria vita e quella della famiglia e di spedirle a una destinazione sconosciuta: la grande, caotica America. Siamo in piena era dell'acquario: l'immaginazione è al potere, i figli appartengono ai fiori, e Kitty viene esiliata in un collegio incolore. Un esilio che per fortuna dura poco: l'irrequieta mammina decide che è tempo di tornare a casa, in un'Inghilterra ora frenetica e improvvisamente estranea. Questa volta nessun dio, uomo o Martini può saziare la fame di felicità di Marina, una felicità che continuerà a sfuggirle. E Kitty, ormai quindicenne, deve scegliere se giocare il gioco pericoloso dei grandi o cominciare finalmente a mettere se stessa al primo posto, imparando a crescere e ad amare.


Il Giardino degli Eterni - Dolce veleno
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Titolo: Il Giardino degli Eterni - Dolce veleno
Autore: Lauren DeStefano
Editore: Newton Compton Editori
Collana: Vertigo
ISBN: 9788854127722
Pagine: 310 p.
Prezzo: € 14.90
Genere: Romanzo
Sottogenere: Distopia
Anno di pubblicazione: 2009

Trama
Rhine ha sedici anni ed è bellissima. Ma è condannata a un destino terribile: morirà il giorno del suo ventesimo compleanno. E, come lei, tutti i ragazzi che vivono sulla Terra in un futuro non troppo lontano. Nel tentativo di trovare una cura per il cancro, infatti, un gruppo di scienziati ha finito per condannare la razza umana a una vita brevissima: vent'anni per le donne e venticinque per gli uomini. Anche l'avvenenza di Rhine rappresenta un pericolo: in questo mondo in decadenza, le ragazze più belle vengono rapite e date in spose ai Governatori, una casta di uomini ricchi e potenti. Rinchiusa in una lussuosa dimora, Rhine passa i suoi giorni pensando a un modo per scappare e tornare alla libertà. Soprattutto da quando ha scoperto che la gabbia dorata in cui è prigioniera nasconde uno sconvolgente segreto: nei sotterranei vengono compiuti agghiaccianti esperimenti sugli esseri umani. Nel suo folle piano di fuga, sarà aiutata da un affascinante coetaneo incontrato durante la sua reclusione. Ma il tempo stringe e la libertà sembra sempre più lontana...


Il linguaggio segreto dei fiori
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Titolo: Il linguaggio segreto dei fiori
Autore: Vanessa Diffenbaugh
Editore: Garzanti
Collana: Narratori moderni
ISBN: 9788811686613
Pagine: 359 p.
Prezzo: € 18.60
Genere: Romanzo
Sottogenere: Narrativa
Anno di pubblicazione: 2011

Trama
Victoria ha paura del contatto fisico. Ha paura delle parole, le sue e quelle degli altri. Soprattutto, ha paura di amare e lasciarsi amare. C'è solo un posto in cui tutte le sue paure sfumano nel silenzio e nella pace: è il suo giardino segreto nel parco pubblico di Portero Hill, a San Francisco. I fiori, che ha piantato lei stessa in questo angolo sconosciuto della città, sono la sua casa. Il suo rifugio. La sua voce. È attraverso il loro linguaggio che Victoria comunica le sue emozioni più profonde. La lavanda per la diffidenza, il cardo per la misantropia, la rosa bianca per la solitudine. Perché Victoria non ha avuto una vita facile. Abbandonata in culla, ha passato l'infanzia saltando da una famiglia adottiva a un'altra. Fino all'incontro, drammatico e sconvolgente, con Elizabeth, l'unica vera madre che abbia mai avuto, la donna che le ha insegnato il linguaggio segreto dei fiori. E adesso, è proprio grazie a questo magico dono che Victoria ha preso in mano la sua vita: ha diciotto anni ormai, e lavora come fioraia. I suoi fiori sono tra i più richiesti della città, regalano la felicità e curano l'anima. Ma Victoria non ha ancora trovato il fiore in grado di rimarginare la sua ferita. Perché il suo cuore si porta dietro una colpa segreta. L'unico capace di estirparla è Grant, un ragazzo misterioso che sembra sapere tutto di lei. Solo lui può levare quel peso dal cuore di Victoria, come spine strappate a uno stelo. Solo lui può prendersi cura delle sue radici invisibili.


La ladra della Primavera
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Titolo: La ladra della Primavera
Autore: Marina Fiorato
Editore: Nord
Collana: Narrativa Nord
ISBN: 9788842918516
Pagine: 496 p.
Prezzo: € 19.60
Genere: Romanzo
Sottogenere: Narrativa, Storico
Anno di pubblicazione: 2011

Trama
Firenze, 1482. L'affascinante cortigiana Luciana Vetra è furiosa: fare da modella per il grande pittore Sandro Botticelli doveva essere la sua grande occasione, invece lui non soltanto si è rifiutato di pagarla, ma dopo un violento litigio l'ha addirittura cacciata dal suo studio. Per vendicarsi dell'affronto, la giovane ruba uno dei disegni preparatori del dipinto - una grande tavola che avrà come titolo la Primavera - senza immaginare che quel gesto impulsivo e dettato dall'orgoglio le sconvolgerà la vita. Ben presto, infatti, Luciana si accorge di essere diventata l'obiettivo di un gruppo di uomini potenti e senza scrupoli, disposti a tutto - anche a uccidere - pur di recuperare il prezioso disegno. Disperata, la ragazza chiede asilo presso la basilica di Santa Croce e viene accolta da Guido, un novizio che, incantato dalla sua bellezza, decide di aiutarla a fuggire. Consapevoli che soltanto svelando il mistero del quadro avranno salva la vita, i due intraprendono allora un viaggio che li porterà da Napoli a Pisa, da Roma a Venezia, tra nobili e assassini, pericoli e agguati, complotti e tradimenti. E scopriranno che, nell'allegoria della Primavera, si nasconde un messaggio in codice che potrebbe cambiare il futuro dell'Italia...

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Clock Rewinders #15

Clock Rewinders è una rubrica ideata dai blog One Book Bender e 25 Hour Books (io l'ho scoperta su Liberamente parlando di libri) e riassume in poche e semplici informazioni ciò che di significativo è accaduto durante la settimana appena trascorsa sul mio blog e sui blog che seguo, e include le mie letture ed entrate libresche e altre cose interessanti che potrò inserire a mio piacimento.

Buon lunedì lettori e lettrici del blog e buon inizio di settimana!!! Che bello! finalmente è tornato il sole e sono proprio felice! A me piace l'inverno e adoro la pioggia, ma quando siamo in questi mesi il maltempo mi mette di cattivo umore perché sento che è una cosa errata...insomma, primavera=sole :D
Questa è stata una settimana piena e sono molto soddisfatta di aver avuto l'occasione di parlarvi di tante cose che mi stanno a cuore. Mi scuso per tutte le rubriche con cui vi ho praticamente bombardato, ma che volete? Sono una rubricomane! Le rubriche mi fanno lo stesso effetto che farebbe una bistecca ad un cane. Proprio così! Quando ho aperto il blog l'ho fatto soprattutto per avere uno spazio in cui riversare tutta questa energia fantasiosa che mi vortica nel cervello e le rubriche sono la mia salvezza! Ce ne saranno molte altre nei prossimi giorni perché ho ancora qualche idea, quindi armatevi di pazienza e sopportatemi! :D
Ringrazio Giovy R del blog Un lettore è un gran sognatore per avermi assegnato il premio Liebster Blog Award! Mi fa davvero molto piacere! ^-^
Ora, dopo avervi riempito le orecchie di chiacchiere come sempre, vi lascio alla lettura del post! Ci sono un sacco di vostre belle recensioni anche stavolta e spero che troverete dei link interessanti ;-)
Un saluto affettuoso a tutti!


LA SCORSA SETTIMANA SU THE SECRET DOOR



LA SCORSA SETTIMANA SUI BLOG DEI MIEI AMICI

Iniziative
Recensioni
Rubriche & Varie

LA SCORSA SETTIMANA SU ITALIANS DO IT BETTER - BOOKS EDITION

Recensioni

Rubriche & Varie



STO LEGGENDO

   
"Gabriel's Inferno - Tentazione e castigo" di Sylvain Reynard l'ho appena iniziato, ho letto solo la prima pagina, quindi non vi so dire nulla; "Quando ti vedo andare via" di Sophie Dahl, che è la nipote del mitico scrittore Roald Dahl, è un romanzo particolare, molto delicato e con personaggi un po' bizzarri... ho letto poco, ma non mi dispiace come lettura! La cover è molto primaverile, al lato e sul retro ci sono anche delle decorazioni con alcune fate incantevoli, ed è perfetta in questo periodo, infatti questo è il libro che mi porto da leggere in giardino :D


HO APPENA FINITO DI LEGGERE

"Moonstone" di Gina Laddaga. Questo romanzo non vedevo l'ora di leggerlo e sono felice di averlo fatto! Mi è piaciuto molto, è una bella e dolce storia d'amore e ve ne parlerò nella recensione tra domani e dopodomani ^-^


PROBABILMENTE LEGGERÓ

"La maledizione di Ondine" di Valentina Barbieri. Sono sempre più curiosa riguardo a questo libro e, anche se intimorita dalla storia, non vedo l'ora di conoscere la realtà misteriosa e oscura creata dall'autrice!


NEW ENTRY IN MY LIBRARY

  

    

    


Questa settimana ho ricevuto tanti bei regali libreschi! "Palindra" di Elena Ticozzi Valerio ha una cover che dire fantastica è davvero riduttivo! Mi è stato inviato dall'autrice, che ringrazio, per una recensione sul sito Art-Litteram. "Luna" di Francesca Verginella, "Mark Johnson e le chiavi di Allen" di Giuseppe Attanzio, mi sono stati inviati per una recensione sul mio blog, mentre "Alis Grave Nil" di Barbara Schaer e "La punizione del romanzo" di Danila Passerini mi sono stati inviati per una recensione sul blog Italians Do It Better - Books Edition, sono tutti meravigliosi e non vedo l'ora di leggerli; ringrazio gli autori e le autrici per avermeli mandati in lettura. "Lady Susan" di Jane Austen (che ho letto più o meno due anni fa) e i "Racconti del terrore" di E. A. Poe mi sono stati regalati da mia cugina ^-^ mentre "Gabriel's Inferno - Tentazione e castigo" di Sylvain Reynard l'ho preso per il gruppo di lettura a cui alla fine ho deciso di partecipare, anche se non so se riuscirò a stargli dietro.


THE MAGIC SONG

"Keep Us" di Peter Bradley Adams. È una canzone semplicemente meravigliosa e dolcissima e non mi stanco mai di ascoltarla. Adoro la musica di questo cantante e ha fatto tante canzoni bellissime e molto romantiche. :-)

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Tesori d'Oriente #1

L'Oriente è una culla di idee meravigliose e ricca di opere stupende dove si può respirare davvero il profumo speziato della cultura. Io sono una patita di tutto ciò che è Oriente e nel mio blog non poteva mancare uno spazio dedicato a questo oceano culturale che nasconde conchiglie contenenti perle luminescenti e preziose. In questa sezione, che ho chiamato per gioco "Tesori d'Oriente", verrà dato spazio a libri, film, musica, fumetti, cartoni animati, serie tv che provengono da quella parte del mondo che viene classificata come orientale. Con Oriente non intendo solo le zone geograficamente classificate come tali, ma anche quei luoghi che vengono considerati così dal punto di vista storico e sociale. Qui, quindi, dimorerà tutto ciò che non è Occidente e si potranno trovare i tesori che l'altra parte del mondo nasconde, quelle perle orientali di estrema bellezza.

La perla che ho pescato oggi nell'oceano culturale orientale è...

Mars

Carissimi amici, oggi voglio parlarvi di un drama taiwanese che io adoro e che rientra tra le mie serie tv (per utilizzare un termine nostrano) preferite. Si tratta di "Mars", drama del 2004 diretto da Tsai Yueh Hsun e che vede protagonisti i bravissimi e bellissimi Vic Zhou e Barbie Xu. La serie è un adattamento televisivo del manga shojo "Mars" ideato dalla mangaka con la M maiuscola Fuyumi Souryo ed è una storia intensa e drammatica e che tratta argomenti importanti e insoliti per un'opera indirizzata agli adolescenti. Disturbi psicologici, abusi sessuali, violenza, bullismo, suicidio e difficoltà di relazione sono alcuni dei temi toccati da questa storia di sensibilità estrema e valore. In questo quadro così difficile sono sviluppate tante situazioni che davvero tengono incollati allo schermo e al cui interno si snodano i sentimenti profondi, molto profondi, di tutti i personaggi. Per cui troviamo amicizia, rivalità, odio, rancore, disperazione, alienazione, solidarietà, ma soprattutto amore. Sì, perché in questo drama viene raccontata una storia d'amore tormentata e problematica, adulta e intima, struggente e reale, è una delle più belle che mi sia mai capitato di guardare e una delle mie preferite perché qui ci viene raccontato l'amore vero, quello che supera milioni di ostacoli e fa miliardi di sacrifici senza melodrammi.
Han Qi Luo è una ragazza introversa e solitaria che non rivolge mai la parola a nessuno e se ne sta sempre per i fatti suoi. Ama dipingere e la maggior parte del tempo la passa in disparte a mettere su carta le immagini che corrono nella sua mente. Un giorno, mentre se ne sta tranquillamente seduta su una panchina in un parco, le si avvicina un ragazzo per chiederle informazioni. Spaventata da quel tipo, che riconosce come un compagno di scuola, si affretta a disegnargli una mappa della zona sul retro del disegno a cui stava lavorando (che si rivelerà poi molto importante per via del soggetto ritratto, cioè quello di una madre che tiene in braccio il suo bambino) e scappa via. Il ragazzo è Cheng Ling, un tipo espansivo e donnaiolo, appassionato di moto e di corse a livello agonistico, che ha pochissimo interesse per lo studio e che rappresenta in un certo senso la leggenda dell'università che frequentano. Quando inizia la scuola i due si trovano in classe insieme e, quando Ling riconosce la ragazza, cerca di fare amicizia con lei. Han Qi Luo, però, non ha alcuna intenzione di stringere un rapporto con lui e tenta di divincolarsi da quella situazione. Infatti, per un motivo importante e che ha segnato e rovinato indelebilmente la sua adolescenza, odia tutti gli uomini e non vuole avere niente a che fare con loro. Ling, tuttavia, non si dà per vinto e continua simpaticamente a vivacizzare le giornate della ragazza, andando anche in suo aiuto quando si accorge che uno dei professori infastidisce la giovane con molestie sessuali.
Da questo punto in poi la storia si arricchisce di personaggi ed eventi che spiegano e approfondiscono le personalità complesse dei due protagonisti. Entrambi sono vittime di un passato sfortunato e terribile e con il passare del tempo cominceranno a guarire uno le ferite dell'altro in un modo così vivido e drammatico che - vi assicuro - non riuscirete più a staccare gli occhi dallo schermo e guarderete una puntata dietro l'altra fino a quando non avrete finito questo drama meraviglioso. Mi rendo conto che le poche cose che vi ho raccontato della trama non riescono a trasmettere la verità e la bellezza di questa storia, anzi, può anche sembrare un po' banale e scontata, ma - fidatevi - non è così. Ci sono talmente tanti elementi in questa serie tv che mi risulta impossibile fare più luce sui fatti che compongono l'intreccio.
Per prima cosa devo spendere due parole per la caratterizzazione dei personaggi. comportamenti di Qi Luo e di Ling sono tutti, nessuno escluso, giustificati e causati dai loro problemi interiori, quindi le loro azioni non sono messe lì così, tanto per inserire qualcosa. Assolutamente no. Ogni tassello ha il suo posto nel puzzle ed è indispensabile per spiegare le cause che hanno portato alle loro condizioni attuali. Adoro tutti i personaggi, anche quelli negativi, e - credetemi - qui ci sono delle figure davvero "nere". Attraverso questi ragazzi e gli adulti che li circondano si esplorano talmente tanti sentimenti diversi che sembra di vivere la loro storia nella realtà. Ogni emozione è analizzata totalmente e in ogni sua sfumatura, ogni emozione subisce un processo di trasformazione, quindi i sentimenti nascono, crescono, si evolvono, non partono già dal livello più alto, ma hanno il tempo di mutare e avanzare nell'animo dei personaggi. L'amore non è quello adolescenziale o quello che sembra eterno senza giustificazione, è un amore autentico e realistico, è un amore che raccoglie i frutti che ha seminato, perché per fare il raccolto ci deve essere prima la semina, e qui c'è ed è perfetta.
L'atmosfera che avvolge questo drama è molto fredda; infatti, i colori utilizzati sono sempre un po' glaciali perché il tono della storia è decisamente serio e c'è bisogno di queste tonalità per far immedesimare lo spettatore nelle vicende che vivono i protagonisti. Tuttavia, questo clima spesso gelido non rappresenta un difetto, ma un pregio meraviglioso che non fa altro che rendere ancora più intensi e accesi i colori di fuoco che a volte fanno la loro comparsa in scena. Ogni rosso, ogni arancio, ogni colore caldo è dieci volte più importante perché si trova in contrasto con la freddezza della realtà in cui vivono inizialmente Ling e Qi Luo e che, con il passare del tempo, diventa sempre più vibrante.
Numerose sono le situazioni difficili che devono affrontare i personaggi della storia, eppure il
drama non risulta mai pesante o noioso, ma trascina al suo interno e non c'è più scampo. Ci sono dei momenti di pura dolcezza nelle varie puntate e vi assicuro che sono meravigliosi, mi hanno commossa ed emozionata e hanno reso questa storia indimenticabile. Le figure tragiche di Ling e Qi Luo sono straordinarie e io adoro questi protagonisti perché sono imperfetti e, nello stesso tempo, perfetti e sono un esempio indiscusso di coraggio e sacrificio quotidiano. Ma ci sono anche altri personaggi che mi hanno stregata: Da Ye, amico di Ling e spalla sempre pronta ad aiutare il giovane che spesso si troverà in difficoltà, un ragazzo dal cuore d'oro e sempre gentile che non poteva non conquistare la mia simpatia; Qing Mei, spasimante di Ling e poi amica di Qi Luo, una ragazza impulsiva e sveglia che inizialmente darà del filo da torcere alla nostra povera eroina, ma che poi si rivelerà essere una persona eccezionale su cui si può sempre fare affidamento; Sheng, il defunto gemello di Ling, enigmatica presenza che non lascerà mai in pace il nostro protagonista; Chong Zhi, il padre di Ling, una figura carismatica e triste a cui è impossibile non affezionarsi e che, quando entra in scena, riesce ad incanalare tutta la luce su di sé. Di personaggi ce ne sono tanti, tutti importanti perché alcuni donano leggerezza alla storia, altri drammaticità, altri ancora inseriscono mistero e paura, ma non sto qui ad elencarveli tutti.Voglio solo menzionare Fang Tong Dao, uno studente con seri problemi psicologici, perché è sicuramente fondamentale nello sviluppo della trama da un certo punto in poi e, quindi, è d'obbligo citarlo, soprattutto perché è un personaggio sviluppato in modo eccelso e risulta davvero inquietante e subdolo.
La colonna sonora di questo drama taiwanese è stupenda e io non mi stanco mai di ascoltarla, soprattutto sono da menzionare le due canzoni inserite rispettivamente nei titoli di testa e di coda: "Zero", interpretata dal cantante Alan Kuo e che riesce ad acciuffare egregiamente il tono magnetico della storia, e "Rang Wo Ai Ni", cantata dai due attori protagonisti, che ha una melodia meravigliosa, dolce e romantica e che trasmette una purezza e una tristezza assolute. Tra i brani strumentali il più bello e intenso è sicuramente "Ling" perché racchiude un misto di tragedia, speranza e incertezza che davvero tocca l'anima
Ma perché il titolo "Mars"? Mars come Marte, il dio della guerra, una figura di ombra e luce, un mito circondato dal fuoco che combatte i suoi demoni interiori e si innalza al di sopra del male dell'esistenza. Simbolo dell'armonia, della dignità e della vittoria. Il titolo è metafora della visione che Han Qi Luo ha di Ling e, infatti, in seguito lo ritrae con le sembianze di questa divinità contrastata, in un trionfo drammatico di rosso e oro
L'amore che unisce i due protagonisti è un sentimento forte e puro, un connubio di oscurità e brillantezza che gli permette di proseguire insieme il loro cammino e di affrontare i fantasmi del passato e i problemi del presente, aggrappandosi uno alla forza dell'altro e facendosi coraggio a vicenda. È emozionante e toccante veder fiorire il legame profondo e sincero che c'è tra i due e che li porta a crescere e a maturare come persone, a lottare per emergere dal buio e sconfiggere le paure che li affliggono e li tormentano e che finalmente possono essere superate. È un amore così dolce, straziante e intenso che spaventa e fa sognare, ma non nel modo utopico e ideale tipico dell'adolescenza, bensì in un modo adulto e serio.
La regia è sempre attenta e sensibile, le interpretazioni degli attori sono convincenti ed emozionanti, la storia è appassionante e coinvolgente, in alcuni punti molto misteriosa, ogni cosa è curata nei dettagli...insomma, per me, è il miglior drama asiatico che ho visto fino a questo momento. Se vi piacciono le serie tv orientali questa non dovete assolutamente lasciarvela sfuggire! E, se invece non vi siete mai cimentati in questo genere, "Mars" è sicuramente il drama giusto per avvicinarsi a questo mondo.
Io sono innamorata cotta di Ling ed è uno dei miei eroi del cuore, è troppo tormentato e bisognoso di fiducia e non potevo certo rimanergli indifferente perché i tipi così sono il mio punto debole! Ho letto anche il manga della Souryo ed è stupendo, le differenze con il drama sono minime, forse quella che salta di più all'occhio è il fatto che nel manga la storia è ambientata al liceo, mentre nel drama all'università. Però, la scelta di spostare l'ambientazione ha solo giovato alla storia perché, in effetti, è più adatta ad un'età più matura e al mondo universitario che a quello adolescenziale. Sono entrambi bellissimi, sia il manga che il drama, e vi giuro che non saprei dire quale preferisco perché mi sembra che l'uno non faccia altro che integrare e completare il suo sosia. Forse questo è uno di quei pochi casi in cui l'opera originale e quella derivata sembrano essere destinate a convivere insieme in armonia e non c'è cosa più soddisfacente quando si ama così tanto una storia e si vorrebbe vederla sotto forme diverse!


   

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Mini-recensioni per mini-Storie #2 - "Il Guerriero e la Principessa" di Francesca Verginella

Buon sabato amici del blog! Torna in questa giornata piovosa (da me il tempo è decisamente pessimo) la rubrica dedicata alle storie brevi. Ho avuto il piacere di conoscere Francesca Verginella, autrice del fantasy "Luna" e di molti altri titoli appartenenti ai più svariati generi e di cui vi parlerò molto presto, e ho il privilegio di potervi parlare di un suo racconto intitolato "Il Guerriero e la Principessa" che si presenta come una piccola storia di bambini, ma che in realtà nasconde un significato molto profondo. Vi lascio, quindi, alla lettura della mia mini-recensione che poi tanto mini non è! ;-)


Non tutte le storie hanno bisogno di pagine e pagine per essere raccontate. Ci sono storie che riescono ad avere vita anche con poche parole. Nasce così questo spazio, dove si parlerà unicamente di racconti brevi, e io mi adeguerò alla loro brevità e scriverò solo "Mini-recensioni per mini-Storie". Basta poco per creare!
Se avete un racconto, mi raccomando, non esitate a contattarmi!

MINI-RECENSIONE DI "IL GUERRIERO E LA PRINCIPESSA" DI FRANCESCA VERGINELLA


Sin dalla nostra infanzia siamo abituati ad ascoltare storie avventurose dove una principessa viene salvata da un guerriero che affronta mille peripezie per portarla al sicuro. Sono racconti che accompagnano i nostri giochi e in un certo senso li rendono magici. Francesca Verginella, autrice italiana dotata di un notevole talento letterario e di una penna decisa e dall’inchiostro vivido, riprende queste figure fiabesche e le inserisce in un contesto quanto mai quotidiano, dando vita ad un racconto breve incantato e giocoso, simbolo e metafora del vero coraggio

Protagonisti della storia sono Leonardo ed Emma, fratello e sorella, che un pomeriggio di primavera si ritrovano a giocare nel loro giardino mentre la mamma pensa al rammendo. I due bambini hanno età differenti; infatti Leonardo è il fratello maggiore, un ometto, mentre la piccola Emma arriva a malapena ai due anni! Emma, affascinata dalle avventure che Leonardo immagina nel loro giardino vorrebbe giocare con lui, ma il bambino è restio ad includere la sorellina nei suoi giochi pericolosi, dove c’è bisogno di coraggio e sangue freddo e che ritiene inadatti per una bambina così piccola. Ma arriverà il momento in cui il guerriero Leonardo e la principessa Emma subiranno uno scambio di ruoli… 
Ciò che mi ha colpito immediatamente, leggendo questa breve storia, è l’incisività dello stile di Francesca. La sua è una scrittura che rapisce e rende partecipi degli eventi narrati senza alcuno sforzo. Appena si inizia a leggere, si viene risucchiati all’interno di questo quadro infantile dai colori pastello e non si può fare a meno di leggere la storia con un sorriso impresso sulle labbra perché l’autrice riesce a riportare alla luce i ricordi che tutti abbiamo sigillato nelle nostre menti e permette di ripercorrere (anche se per pochi minuti) i pomeriggi di giochi e avventure fantastiche che si possono vivere solamente grazie agli occhi ingenui della fanciullezza. 
Questa è una storia dentro la storia. Tramite il gioco che Leonardo architetta con serietà e con un briciolo di presunzione puerile, l’autrice ci permette di passare ad un altro livello di narrazione e di vedere un semplice passatempo come un momento di grande insegnamento. I due bambini vanno, infatti, alla scoperta del coraggio, che non è sinonimo di sfrontatezza, e quindi non sarà certo il più spavaldo a dimostrare di riuscire a superare gli ostacoli che trova sul suo cammino. Anzi, sarà colei che sembra più incerta e insicura a salvare la situazione quando l’occasione lo richiederà. Il guerriero è celato in chi combatte i propri timori per andare in aiuto di coloro che ama.

La storia di Francesca è una bellissima metafora sul coraggio, scritta con un linguaggio informale e diretto e impreziosita dai toni tipici della magia dell’infanzia, e vi consiglio davvero di leggerla per passare qualche minuto di completa evasione e per permettere ai buoni insegnamenti che il racconto nasconde di penetrare nei vostri animi e risvegliare il bambino che c’è in ognuno di voi. Non esiste niente di più istruttivo di questo genere di racconto perché, seppur in miniatura, i protagonisti ricalcano perfettamente le sembianze degli uomini e delle donne in forma adulta e si appropriano degli atteggiamenti che spesso vengono adottati nelle più svariate situazioni quotidiane. Tutti sono incastrati nei ruoli che la tradizione e la società gli hanno conferito, così ci saranno sempre Guerrieri e Principesse che interpreteranno la loro parte alla perfezione, ma ogni persona può rompere gli schemi se ha il coraggio di appropriarsi della forza che è nascosta nel suo spirito.
Se si vuole vedere questa storia da diverse angolazioni, si può anche pensare che Francesca Verginella abbia nascosto all’interno della narrazione un messaggio profondo di emancipazione e che, attraverso il personaggio di Emma, voglia far capire che, nonostante l’aspetto fragile e delicato, la figura femminile non è la più debole, ma quella che nel momento del bisogno riesce a mantenere il controllo, a vincere le paure e a superare gli ostacoli. Ogni Principessa può diventare una Guerriera, pur mantenendo la bellezza femminile che la distingue. In fondo, se ci pensiamo attentamente, in ogni storia, pur non utilizzando armi e strategie militari, non è sempre la Principessa alla fin fine a salvare il Guerriero? 

                                                                                                                                              Monia Iori

"La maledizione di Ondine" di Valentina Barbieri

SEGNALAZIONE "LA MALEDIZIONE DI ONDINE" DI VALENTINA BARBIERI

Buon venerdì carissimi amici del blog!!! ^-^ Oggi voglio parlarvi di un romanzo che è stato pubblicato di recente e che ha già fatto parlare molto di sé. Il libro in questione tocca le sfumature soprannaturali della realtà che ci circonda e si preannuncia come una storia molto intensa, ricca di approfondimenti e ben scritta!

La maledizione di Ondine

Molti sono i quesiti che affollano le nostre menti e che ci spingono a voler saziare la nostra curiosità indagando sui misteri che avvolgono il nostro mondo. L'esistenza o meno degli spiriti è sicuramente da inserire tra questi. È vero che ci sono queste creature evanescenti che vagano tra noi? Oppure è tutto frutto di una tradizione immaginaria che ormai è entrata a far parte del nostro bagaglio popolare?
"La maledizione di Ondine" di Valentina Barbieri è un romanzo -il primo volume della trilogia urban fantasy e paranormal romance "I Guardiani dei Portali"- che tenta di dare nuova vita a questa dimensione ultraterrena e di entrare nel vivo di questo mistero irrisolvibile. Il libro, autopubblicato dall'autrice a Marzo 2013 e disponibile su tutti gli store online, narra la storia di Ondine, una giovane ragazza che ha il dono di percepire la dimensione in cui vagano questi spiriti: è una sensitiva. Gli eventi paranormali sono il suo pane quotidiano e, aiutata dall'amico Francesco, tenta di dare un senso a ciò che agli occhi comuni può sembrare assurdo. Ma, in seguito all'incontro con Benjamin Law, un prete che riesce a varcare il confine con l'Altra Parte, Ondine capisce che per trovare le sue risposte dovrà intraprendere un viaggio, che la porterà in giro per l'Europa e la metterà di fronte ai suoi dubbi e alle sue paure, tra cui quella di un amore intenso e impossibile. 
Miscelando il soprannaturale con l'eterna lotta tra razionalità e irrazionalità, tra scienza e fede, e arricchendo la storia con risvolti cupi e anche romantici, Valentina Barbieri è riuscita a dare vita ad un romanzo che di certo non può passare inosservato e che sta attirando l'attenzione di una bella fetta di lettori che non possono resistere al fascino di un intreccio originale e oscuro e che esplora argomenti che finora sono rimasti ai margini della letteratura, un libro con una trama complessa e insolita, nuova nel panorama letterario young adult degli ultimi anni. Una bella boccata d'aria fresca che coinvolge lettori e lettrici di ogni genere ed età.
Sono rimasta immediatamente colpita dalla storia di Ondine e non vedo l'ora di leggerla per dirvi cosa ne penso. Sono un po' fifona e, quindi, gli elementi soprannaturali mi spaventano un po', ma questo romanzo esercita su di me un fascino così forte che mi sarebbe impossibile non lasciarmi coinvolgere dalla storia! Sono davvero curiosa di scoprire come è riuscita l'autrice a sviluppare tutti questi elementi e a districarsi tra le tante credenze spirituali che ci sono nel mondo, imbastendo una storia sicuramente degna di entrare nelle nostre librerie!
La cover è molto particolare, non trovate? Il titolo ha questa lucentezza che dona all'immagine un tocco di profondità in più e rende più interessante lo sfondo. Comunque, ora vi lascio al bellissimo booktrailer, che spero faccia crescere in voi la voglia di conoscere questa storia ;-)



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“Quando attraversi le porte che separano il mondo dei vivi da quello dei morti,
devi essere sicura di poter tornare indietro…”

Titolo: La maledizione di Ondine
Autore: Valentina Barbieri
Prezzo: €1.99 (su tutti gli store online)
Pagine: 280 p.
Genere: Romanzo
Sottogenere: Young Adult, Paranormal Romance, Urban Fantasy
Anno di pubblicazione: 2013

Trama
Ondine è una giovane sensitiva in grado di percepire una dimensione in cui gli spiriti vagano, anelando il modo per tornare nel mondo dei vivi. Cercando una spiegazione razionale e scientifica, Ondine, insieme all’amico Francesco, indaga su eventi paranormali. La verità inizia a venire allo scoperto quando a Londra incontra Benjamin Law, un giovane e affascinante prete in grado di passare dall’Altra Parte. Grazie a lui, Ondine viene a conoscenza di oggetti posseduti e assiste a un terribile esorcismo. Le informazioni su un antico Ordine dei Guardiani portano Ondine e Benjamin a Praga, alla disperata ricerca di Lysandra Novacek, l’ultima discendente della famiglia a capo dell’Ordine. 
Tra spiriti e luoghi antichi, Ondine viaggerà per l’Europa, affrontando le sue più grandi paure, compresa quella di un amore così forte quanto impossibile.

Chi sono i Guardiani dei Portali e perché l’Ordine si è sciolto dopo la seconda guerra mondiale? Cosa si nasconde dentro la dimora di Hasdeu, filosofo e politico romeno della fine dell’800? 
Come si sconfigge chi è già morto?

Curiosità
Alcuni dei fenomeni paranormali citati sono reali: la metafonia, ovvero le voci impresse su registratori o radio, è stata a lungo indagata da scienziati e ricercatori dell’occulto. Il castello di Hasdeu in Romania è monumento nazionale e secondo i documenti dell’epoca fu costruito sotto le indicazioni di Iulia Hasdeu, morta sei mesi prima. La giovane continuava a comunicare dall’Aldilà con il padre.

L'autrice
Valentina Barbieri ha pubblicato un racconto, "Arèl", nell'Almanacco Fantasy di Lettere Animate.

Link Utili
Per scoprire la verità sui misteri citati ne “La Maledizione di Ondine” andate sul sito del libro:
Facebook:https://www.facebook.com/pages/La-maledizione-di-Ondine/170597539758775?fref=ts
Google+: https://plus.google.com/u/0/105846946040001292336/posts

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Allora? Cosa ne pensate? Incuriosisce anche voi quanto me? Io dico che ci voleva proprio un libro così fuori dagli schemi e che è un romanzo che sicuramente arricchirà il mercato editoriale dei libri young adult italiani! 

La Videoteca di Dawson Leery - Consigli di visione #1

Ho tante passioni, ma il cinema è sempre stato il mio amore ideale, quello utopico e irraggiungibile, uno di quei sogni che non può far altro che rimanere sogno per mantenere la sua bellezza. Uno dei miei desideri più grandi, soprattutto quando ero adolescente, era quello di diventare una regista e poter dare vita a film emozionanti e che trasmettessero alle persone quegli stessi sentimenti di speranza e fede che le pellicole avevano sempre trasmesso a me. Dawson Leery, cinefilo per eccellenza e protagonista della serie tv "Dawson's Creek", era in un certo senso il personaggio fittizio che rispecchiava di più questo mio sogno di entrare nel mondo del cinema. Anche lui, proprio come me, voleva diventare un regista e viveva di film e sogni ideali, costringeva gli amici a vedere pellicole d'autore e indipendenti e a rimanere ai loro posti durante i titoli di testa e di coda, conosceva i più nascosti dettagli dei film, se ne andava sempre in giro con una videocamera in mano, riprendendo ogni istante della vita... io ero esattamente così e il mio attaccamento al cinema era davvero (e continua ad essere) esemplare. Per questo motivo, ho deciso di omaggiare questo personaggio in cui mi sono sempre rispecchiata un pochino intitolando questa rubrica "La Videoteca di Dawson Leery - Consigli di visione", dove vi parlerò dei miei film preferiti, di quei film che mi hanno emozionata, commossa, fatto sorridere e piangere, che mi hanno insegnato a vivere e hanno forgiato il mio carattere e plasmato la mia personalità, ma soprattutto che mi hanno fatto sognare.

Vediamo cosa ho trovato oggi nel cineproiettore di Dawson... Ciak! Si gira!



L'attimo fuggente
Peter Weir

Cari lettori e lettrici, eccomi qui a consigliarvi uno dei miei film preferiti in assoluto e che davvero ha segnato la mia adolescenza in modo talmente profondo che posso dire con certezza che non sarei la persona di oggi se non l'avessi mai visto. "L'attimo fuggente", il cui titolo originale è il tragico e poetico "Dead Poets Society", è un film del 1989 diretto dal bravissimo e intelligente Peter Weir e che racconta la vita scolastica di un gruppo di studenti della Welton Academy, un collegio maschile, e della loro crescita personale, sia dal punto di vista psicologico che da quello emotivo. La conoscenza del nuovo insegnante di Letteratura Inglese, infatti, il carismatico e straordinario Professor Keating, ispirato in parte alla figura esistente del professore americano Samuel F. Pickering Jr. e interpretato dall'eccelso Robin Williams, cambierà radicalmente le loro vite e gli farà vedere il mondo e la società che li circonda sotto una luce nuova e vivida, dominata dalla libertà e governata dal coraggio di scegliere con la propria testa il cammino da seguire. 
Il film, un vero capolavoro che sprona gli spettatori a non lasciarsi soffocare dalle convenzioni e dal conformismo, esplora molti temi difficili e importanti e la regia è così acuta e sensibile, così diretta e onesta, così profonda e riflessiva da trasportare in quello spaccato di vita americana risalente alla fine degli anni '50 senza che ci sia bisogno di pensare. Sin dalle prime scene si viene trascinati all'interno di una struttura rigida e soffocante ed è palpabile l'insofferenza dei protagonisti, che si trovano chiusi in una gabbia senza via d'uscita con il futuro già deciso e il presente piatto e privo di stimoli. Il Professor Keating, personaggio meraviglioso del panorama cinematografico, è ciò di cui hanno bisogno e che, per la prima volta, gli permette di essere loro stessi ed esternare i loro pensieri e manifestare i loro interessi. È un viaggio intenso e appassionato attraverso la poesia che scandisce la nostra vita e la rende unica e straordinaria.
La sceneggiatura è perfetta, condita da dialoghi brillanti e arguti, pieni di sentimento e passione per la vita, l'arte, la letteratura e la bellezza del mondo. Le interpretazioni degli attori sono tutte magistrali, a cominciare da quella di Robin Williams (perfetto nel ruolo del professore anticonformista) e proseguendo per quelle dei giovani Robert Sean Leonard (il serio e sensibile Neil Perry), Ethan Hawke (il timido e introverso Todd Anderson), Josh Charles (il romantico Knox Overstreet) e Gale Hansen (il divertente e indomito Charlie Dalton), che sono i miei preferiti del gruppo, tutti bravissimi e impeccabili nei loro ruoli, tutti indimenticabili. La loro recitazione è talmente energica che, in un certo senso, durante la visione del film, sono diventati miei amici, amici di cui non ho più potuto fare a meno: ho gioito e pianto con loro, ho affrontato paure e ostacoli e scoperto cosa significhi davvero essere sé stessi, in qualunque circostanza e a dispetto di ogni convenzione sociale. Per non parlare della colonna sonora  di Maurice Jarre, intima e toccante, che raggiunge delle sfumature bellissime piene di significato.    
La storia de "L'attimo fuggente" è assolutamente meravigliosa e illuminante, straordinaria e ricca di insegnamenti sul senso della vita. Io amo immensamente e incondizionatamente questo film e per me è stato importantissimo, mi ha aiutato a crescere, è stato il mio insegnante di vita e non so davvero il mondo come sarebbe senza un film del genere. Forse vi sembrerà esagerato, ma -credetemi- è così. Carpe Diem è il motto della "Setta dei poeti estinti", il nome che prenderà il gruppo di ragazzi protagonisti della storia, e racchiude tutto il senso di questo film splendido e che non può far altro che ispirare e aprire gli occhi. Volete cogliere l'attimo anche voi? Allora, guardate questo film e scoprirete tante cose che spesso sono dimenticate.

Che state aspettando??? Guardatelo al più presto e non ve ne pentirete assolutamente!!!
~ Parola di Dawson ~ 

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Trama
Vermont 1959. John Keating è il neo-docente della severissima Accademia maschile Welton. I suoi metodi di insegnamento sono creativi e anticonformisti, e grazie a lui sette studenti avranno una visione della vita e del mondo completamente diversa.

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