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Il Pensatoio #4

C'è una cosa che mi accomuna ad Albus Silente, straordinario mago della saga di "Harry Potter", ed è una caratteristica che spesso mi causa il mal di testa. Forse voi ora starete pensando che è l'intelligenza impressionante. Mmm...non credo, no, proprio no. Non è questo. L'arguzia? Neanche. L'eccelso spirito d'osservazione? Magari. Ciò che condivido con Silente è la mente affollata dai pensieri. Una testa piena zeppa di ricordi e aneddoti e frammenti di vita che si accavallano nel mio cervello e cominciano davvero a stare un po' strettini. Insomma, mi ci vuole un posto in cui riversare alcuni di questi pensieri! Ho pensato, quindi, di creare questa rubrica in cui stipare tutti quei ricordi che vorrei condividere con voi e che, spesso, creano una confusione esasperante nella mia povera testa babbana. "Il Pensatoio" è una rubrica in cui raccoglierò tutti questi pensieri che possono essere scene di film o serie tv o anime, brani di libri, poesie, canzoni, dipinti, citazioni... insomma, tutto quello che comincia a straripare dal mio cervello, ma che continuo a conservare gelosamente perché sono tra i ricordi "fittizi" più importanti e preziosi che possiedo e che mi hanno regalato tante emozioni.

Il ricordo che ho estratto oggi dalla mia testolina è...

~***~

Scena tratta dal film "Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello"
(Questa scena è meravigliosa, commovente e piena di speranza...non mi stanco mai di guardarla e ogni volta è impossibile trattenere le lacrime...sarà colpa della stupenda colonna sonora? O del bellissimo sentimento d'amicizia che trapela da ogni parola??? Credo entrambi ♥)


~***~

"Stryx - Il marchio della strega" di Connie Furnari

SEGNALAZIONE "STRYX - IL MARCHIO DELLA STREGA" DI CONNIE FURNARI

Buongiorno divoratori di libri!!! Oggi voglio parlarvi di un romanzo decisamente intrigante e dal fascino magico, un libro che mi ha colpito sin dalla prima volta che l'ho visto in rete e che si preannuncia come una bella storia che mescola fantasy, amore e mistero.

Stryx - Il marchio della strega

Tremate, tremate, le streghe sono tornate!!! Eh sì, è proprio il caso di dirlo perché Connie Furnari, autrice italiana molto prolifica, che ha vinto anche numerosi premi letterari ed è già nota ai lettori di fantasy del Bel Paese, ha deciso di creare una storia a dir poco magica. Il suo "Stryx - Il marchio della strega" è un bel romanzo young adult e urban fantasy che vede protagonista proprio la figura affascinante e mitica della strega. Il libro, pubblicato nel 2011 da Edizioni della Sera, è un misto di azione, romanticismo e magia gotica che fa rivivere le leggende folkloristiche con protagonista la stregoneria e illumina ancora una volta una delle città più affascinanti e misteriose del mondo: Salem.
La storia è incentrata sulle sorelle Sawyer e sul loro differente modo di essere streghe. Sarah, la maggiore, è una strega molto potente che, dopo un lungo periodo in Inghilterra, decide di tornare a casa. Qui si ricongiunge nuovamente con Susan, la sorella minore che, purtroppo, per ambizione e sete di potere ha scelto il lato oscuro della magia e vuole stravolgere l'esistenza degli abitanti di Salem e, soprattutto, di Sarah. Nel frattempo Scott, un ragazzo con splendidi occhi grigioazzurro, inizia a far trapelare un interesse nei confronti della ragazza che, però, avrà anche ben altro di cui occuparsi. Strani omicidi, infatti, stanno avvenendo a Salem e la città non è più sicura; unico legame tra tutti i delitti è una "S", marchio che viene lasciato su ogni vittima. Sarah dovrà affrontare le sue paure e il suo passato per salvare il suo mondo e portare nuovamente la tranquillità nella sua vita stregata. 
Personalmente adoro le storie che hanno le streghe come protagoniste! L'ambientazione misteriosa e affascinante, le arti magiche e dimenticate da tempo, gli oscuri segreti che si celano dietro i più piccoli dettagli rendono un romanzo di questo tipo assolutamente imperdibile ai miei occhi. La cover di "Stryx - Il marchio della strega" è molto bella, semplice e d'effetto, in particolare amo i colori utilizzati, il rosso acceso in contrasto con la figura scura della ragazza...insomma, è intrigante e ammaliante al punto giusto!
Antichi riti magici, oscuri segreti, tanto mistero e un pizzico di romanticismo sono gli ingredienti base del romanzo di Connie Furnari e, se come me siete amanti delle storie di streghe, vi consiglio di non lasciarvelo scappare!
Ora vi lascio al booktrailer che mi piace tantissimo, è veramente molto magico e dal fascino gotico...



*

Voglio lasciarvi anche l'interessante commento di Connie Furnari, che ci spiega il significato della sua opera e ci regala una visione completa degli elementi che si trovano all'interno del romanzo, permettendoci di scoprire alcune curiosità sulla creazione di "Stryx - Il marchio della strega":

"Ho iniziato la stesura di Stryx con l’intento di mescolare il folklore alla Wicca moderna, chiedendomi cosa sarebbe accaduto se una vera strega, vissuta al tempo dei puritani, fosse costretta a vivere nella nostra epoca. Nel mio romanzo ho cercato di sottolineare elementi tipici ai quali sono particolarmente affezionata: il copricapo a punta, gli incantesimi, i corvi, i gatti neri, e soprattutto le scope volanti.  Le ragazze della Congrega delle Streghe sono tipiche adolescenti che soffrono per amore, studiano per i compiti in classe e hanno paura di essere scoperte da tutti quelli che rifiutano di accettare il potere in una ragazza; la particolarità che i Cacciatori di Streghe siano solo ragazzi, evidenzia in Stryx l’eterna lotta tra sessi che dura tutt’oggi e fa di Salem un campo di battaglia, velato da atmosfere crepuscolari. Tutta la storia è impregnata di metafore sull’emancipazione della donna ma anche se si presenta come una storia prettamente femminista, non mancano le lotte a colpi di kick boxing e scene d’azione piuttosto movimentate e cruente. Da grande fan di Harry Potter non ho potuto fare a meno che disseminare diversi omaggi a J.K. Rowling, ma il libro dal quale ho attinto di più è stato La Lettera Scarlatta di Nathaniel Hawthorne, soprattutto per le scene ambientate a Salem nel 1685. Sarah e Susan Sawyer, le due streghe protagoniste, rappresentano due criteri opposti con cui il gentil sesso usa il “potere”. Il messaggio finale del libro è che tutte le donne lo posseggono, ma la differenza consiste appunto nel modo in cui si decide di usarlo. Stare dalla parte del Bene o del Male delineerà il tipo di persona che si diventerà “da grande”."


Titolo: Stryx - Il marchio della strega
Autore: Connie Furnari
Editore: Edizioni della Sera
Collana: Spade d'inchiostro
ISBN: 9788897139041
Prezzo: € 12.00 (cartaceo)
Pagine: 292 p.
Genere: Romanzo
Sottogenere: Urban Fantasy, Young Adult
Anno di pubblicazione: 2011

Trama
Dopo aver vissuto in Inghilterra, Sarah, una potente strega, torna a Salem decisa a ricominciare una nuova vita senza la magia. Inaspettatamente, giunge la sorella minore, Susan, strega intrigante e perversa che ha scelto di passare al lato oscuro per la sete di potere, determinata a sconvolgere l'esistenza di Sarah e degli ignari studenti del liceo di Salem. La vita scolastica si rivela fin da subito molto più dura del previsto. L'unico apparentemente interessato a conoscerla è un giovane dai grandi occhi grigioazzurro, Scott, il solo ad essere in grado di risvegliare in lei antichi sentimenti che credeva ormai essere assopiti. Ma Salem ben presto comincerà ad essere sconvolta da numerosi delitti inspiegabili, il cui unico filo conduttore sarà un marchio a forma di "S" posto sulle vittime. Le strade della cittadina diventano pericolose trappole mortali, e a Sarah non resterà altro che affrontare il suo oscuro passato per poter salvare le altre giovani streghe e se stessa.

L'autrice
Connie Furnari nasce a Catania, il 6 Dicembre del 1976, sotto il segno del Sagittario. Rivela fin da piccola la sua passione per i libri, cominciando a inventare storie non appena impara a scrivere. 
Si laurea in Lettere, con una tesi di psicanalisi freudiana sul “racconto perturbante”: un’analisi su come il fantastico interagisca nella vita reale, in modo diverso da persona a persona, fin dalle fiabe, analizzando le tipiche storie dell’infanzia, da Andersen a Hoffmann. 
Durante gli anni universitari, a Catania scrive per il giornale "Il Millantastorie": articoli vari e romanzi brevi, tra cui un racconto giallo dal titolo "Il volto celato", e le poesie "Innocente" e "Aspetto". 
Nel 1995 vince il “Premio Superga” a Torino con "Il magico viaggio di Chris", una fiaba che narra le fantasiose avventure di un giovanissimo scrittore, e con le poesie: "Piove", "La strada" e "Giorno dopo giorno". Sempre nello stesso anno, a Brescia, viene premiata per altre poesie della stessa raccolta, ricevendo un encomio per la narrativa. 
Nel 2011 esce il suo primo romanzo, “Stryx Il Marchio della Strega”: un urban fantasy young adult, edito da Edizioni della Sera, che riceve parecchie recensioni positive e un’accoglienza calorosa da parte degli amanti del genere. Per lo stile narrativo e per la storia intrisa di romanticismo, sarcasmo e combattimenti di kick-boxing, il romanzo viene più volte paragonato dai blogger al telefilm “Buffy l’ammazzavampiri”: è la storia di due sorelle streghe dai caratteri agli antipodi, la dolce Sarah e la turbolenta Susan, che ritornano a Salem dopo essere state bruciate al rogo trecento anni prima, sulle quali pesa una potente maledizione, costrette a imbattersi ancora nei Cacciatori. 
Pubblica la fiaba metaforica “Lo spettacolo deve continuare” nell’antologia “Da Piccoli” di Montegrappa Edizioni, una denuncia verso la morte prematura dei bambini. Sempre dello stesso anno è il racconto drammatico “La scelta di Hellen” nell’antologia “L’amore delle donne” di Montag Edizioni, la dura scelta di una ragazza madre. 
Continua a pubblicare: la fiaba horror “La bambola di porcellana” per l’antologia “Incubi”, edita dalla GDS Edizioni, una storia che analizza il rapporto competitivo madre-figlia con un finale inaspettato e cruento. 
Pubblica il racconto “I delitti del gatto nero” per l’antologia dedicata a Edgar Allan Poe, presso La Tela Nera: la storia è un sequel del famoso racconto di Poe e svela retroscena inaspettati. 
Nel 2012 inizia a preferire una narrazione molto più gotica e viscerale: un esempio è la rivisitazione dark della fiaba “Raperonzolo” nell’antologia “Fiabe Proibite” per Domino Edizioni e il racconto horror vittoriano “L’innocenza del sangue” nell’antologia “Storie fantastiche” della collana “I libri di Carmilla”; quest’ultimo, è la toccante storia di Victoria, una terribile e incontrollabile bambina vampiro nella Londra di fine ‘800. 
Nel 2013 continua a pubblicare storie, tra cui “Moonlight”: un paranormal romance sui licantropi ispirato a “Romeo e Giulietta”, incluso nelle Short Stories della Scudo Edizioni. 
Collaboratrice del web magazine “Fantasy Planet” aderisce a numerosi siti letterari. 
Da sempre appassionata di scrittura e di cinema, vive tra centinaia di libri e dvd; adora leggere, disegnare fumetti manga, e dipingere quadri a olio mentre ascolta musica classica. Scrive fiabe per bambini; fantasy, urban fantasy e paranormal romance per giovani adulti. 
Il blog ufficiale www.conniefurnari.blogspot.it offre stralci delle sue opere, contest letterari, affiliazioni e promozioni di opere inedite ed editori, una sezione dedicata agli scrittori esordienti e alle case editrici, servizi di editing e molto altro.


Link utili

Infine, un'ultima chicca riguardante questo splendido romanzo urban fantasy. Ho scovato sul canale YouTube dell'autrice un breve video che presenta uno stralcio del romanzo, una piccola parte che riguarda Sarah e Scott, e dal momento che a me è piaciuto tanto e che la musica di sottofondo e l'intero video sono bellissimi e alquanto suggestivi ho pensato di inserirlo in questo post così da permettere ai più curiosi e interessati alla storia di conoscere questo piccolo assaggio romantico.


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Allora? Che ne pensate? Vi è venuta voglia di addentrarvi nella storia gotica e stregata raccontata da Connie Furnari? Spero proprio di sì!!! ;-) Io sono impaziente di saperne di più sui segreti di Salem e sul potere magico di Sarah e Susan!

La Biblioteca di Belle - Consigli di lettura #5

Buon lunedì e buon inizio di settimana amici del blog!!! Eccomi qui, sono tornata!!! Pensavate di esservi liberati di me, eh??? Invece, eccomi nuovamente su blogger a parlarvi di ciò che mi piace. Negli ultimi giorni sono stata assente perché purtroppo è arrivata la stagione che più mi mette al tappeto. L'estate, per quanto bellissima e colorata, non fa proprio per me a causa del sole insopportabile che mi crea molti problemi. Io ho la pelle bianchissima, sono fotosensibile, e stare sotto al sole estivo per me è assolutamente inconcepibile. Durante l'estate posso girare solamente con la protezione solare totale che mi ricopre dalla testa ai piedi, altrimenti starei sempre con febbre, bollicine, mal di testa, brividi di freddo, nausea...insomma, un vero straccio. Alle soglie della bella stagione, quindi, da una parte mi prende davvero un colpo perché so quanti disagi mi procura. Tuttavia, sono ormai preparata a combattere il sole, il mio più acerrimo nemico, con creme solari ad altissima protezione, cappelli a tesa larga, ecc. il tutto con l'aiuto dell'ombra. Qualche giorno fa, però, nonostante tutte le accortezze, durante un viaggetto in auto ho preso un colpo di sole che mi ha davvero tolto la volontà di fare ogni cosa e sono riemersa dal letargo solamente oggi perché c'è un po' di fresco e il sole se ne sta quasi sempre nascosto. Neanche a dirvi quanto sono indietro con segnalazioni, recensioni e quant'altro! ;-) Scusatemi, inoltre, se non ho ancora risposto ai vostri commenti, rimedierò al più presto! ^-^
Beeeeeeeeene, dopo avervi messo al corrente dell'antipatia tra il sole e me, adesso passo a consigliarvi un romanzo che io adoro e che racconta una di quelle storie che non tramontano mai. 

Belle, protagonista del capolavoro Disney "La Bella e la Bestia", possiede qualcosa che le ho sempre invidiato con tutta me stessa: una biblioteca immensa traboccante di milioni, anzi miliardi, di libri. La Bestia avrebbe dovuto regalarne una anche a me!!! All'interno di questa fantastica ed enorme stanza -dove trascorrerei giornate intere leggendo e cercando le storie più belle- si possono trovare dei veri e propri tesori letterari. Ho deciso, quindi, di creare questa rubrica, intitolata "La Biblioteca di Belle - Consigli di lettura", dove parlerò -insieme a Belle, ovviamente!- dei miei libri preferiti, cioè di tutti quei romanzi che ho letto e che desidero consigliare con tutto il cuore a voi lettori!!!

Vediamo cosa ho trovato oggi sugli scaffali stracolmi di Belle...



Via col vento
Margaret Mitchell

"Via col vento", romanzone del 1936 scritto da Margaret Mitchell, è stato per me una di quelle letture che hanno lasciato un segno indelebile nei miei ricordi. Il libro, che conta tantissime pagine, è una vera e propria epopea ottocentesca che gira attorno alla figura di Rossella O'Hara, giovane fanciulla della Georgia della seconda metà dell'Ottocento, della sua famiglia e di coloro che gravitano attorno al suo mondo. Curato in ogni minimo dettaglio, ricco di descrizioni minuziose ed evocative, coinvolgente e trascinante grazie allo stile impeccabile dell'autrice e alla trama variopinta e molto movimentata, ma soprattutto grazie alla forza dei personaggi che popolano la storia, questo romanzo storico si staglia nel panorama letterario come capolavoro indiscusso e opera di immenso valore, sia dal punto di vista prettamente letterario e melodrammatico sia da quello storico.                                                                                           Non so quanti di voi abbiano letto "Via col vento", forse non molti perché la mole sostanziosa e la credenza che sia una sorta di romance pesantissimo di mille pagine (cosa assolutamente non vera) spesso allontanano coloro che si avvicinano al romanzo per curiosità o popolarità, ma comunque credo che la maggior parte conosca a grandi linee l'intreccio. Come ho già detto, la narrazione illustra le vicende di Rossella e delle persone che le stanno accanto da prima dell'inizio della Guerra di Secessione Americana fino agli anni che seguono la disfatta del Sud e la ripresa lenta di un popolo piegato in due dagli stenti del duro colpo militare. Tantissimi i personaggi inseriti dalla Mitchell, a cominciare da Rhett Butler, affascinante uomo dalla dubbia moralità e unico che riesce a tenere testa alla protagonista viziata e smorfiosa, prepotente e capricciosa come un'eterna bambina. Troviamo poi Ashley Wilkes, il gentiluomo per eccellenza, dallo spirito puro e sorretto dall'onore che però viene messo a dura prova dal fascino di Rossella più di una volta; già, proprio così, perché Ashley è l'oggetto del desiderio amoroso della vivace ragazza, che gli darà spesso del filo da torcere. Melania Hamilton, cugina e moglie devota di Ashley, nonché cognata di Rossella, con cui dividerà tante sventure e momenti piacevoli; pur non essendo briosa e gaia come l'eroina principale, Melania è un personaggio bellissimo, costruito egregiamente, è una donna forte e coraggiosa, presenta una forza interiore, spirituale e profonda, che la sorregge in ogni situazione (un tipo di forza diverso da quello di Rossella), è un buon esempio per tutti, ed è talmente buona che molte volte la protagonista si approfitta della sua gentilezza e generosità.
Amo l'ambientazione di "Via col vento", la trovo estremamente suggestiva ed elegante. Gli Stati Uniti del Sud hanno il loro fascino indiscusso, diciamolo, e io sono sempre rimasta ammaliata dall'architettura di quei luoghi, dai vasti campi, dalla vegetazione tipica del posto e da un tempo raffinato che, per quanto sbagliato e condannabile sotto molti punti di vista (primo tra tutti la schiavitù dei neri nelle piantagioni di cotone delle proprietà signorili), possiede un'aura mitica e inimitabile di valori ormai perduti e dimenticati. Per un'appassionata di storia come me e, in particolare, di tutto ciò che riguarda quei modi signorili e pacati di un tempo, una storia come questa è un vero parco giochi colorato. La descrizione della vita dell'alta società sudista è una vera delizia per i miei occhi e sono rimasta felicemente impigliata nella rete scintillante formata da balli, merende sul prato, abiti sontuosi e cavallereschi gentiluomini. Come dimenticarsi della bellezza di Tara, la proprietà della famiglia O'Hara??? Non pensate, però, che questa sia l'anima di "Via col vento"! Assolutamente no! Questo è il ricordo tangibile di un'epoca passata e che si trova solamente nei primi capitoli, un tempo che i protagonisti ricorderanno sempre con affetto e nostalgia perché rappresenta l'oro dei loro anni. Ciò che sta al centro della storia e che fa anche da sfondo a tutti gli altri eventi è la guerra e le conseguenze che essa ha portato con sé, trasformando un popolo gioioso e festoso in un altro senza sorriso e che faticherà immensamente per riprendersi dalla sconfitta subita e dalle perdite numerose e importanti che hanno minato il mondo che credeva intoccabile ed eterno.
E il romanticismo? C'è, ovviamente, ma non nel modo che ci si aspetta. Per tutto il tempo seguiamo Rossella alle prese con il suo amore segreto e idealizzato per Ashley, che a sua volta è innamorato di Melania ma che non resta nemmeno del tutto indifferente al fascino della sua indomita spasimante. E c'è la dolce e ingenua Melania che è perdutamente innamorata di suo marito e che gli resta accanto in ogni circostanza. E, infine, c'è Rhett, che vuole Rossella a tutti i costi e desidera ardentemente di farla innamorare di lui, ma la caparbietà della donna e il suo cieco amore mitizzato per l'uomo sbagliato renderanno infelici tutti quanti e soprattutto lei stessa.
Due parole, infine, per l'anima del libro: Rossella. È un personaggio complesso, sfaccettato e imprevedibile. Rossella è una donna affascinante e bella, arrivista e calcolatrice. I suoi difetti sono innumerevoli e importanti, però non si può non simpatizzare per questa eroina atipica e presuntuosa, anzi i suoi passi nella dura realtà si seguono con estremo piacere. Non si può dire che Rossella diventi mai un esempio di bontà, no...cattivella è all'inizio e così rimane sempre, ma tuttavia anche per lei c'è un percorso di crescita e maturazione che la travolge durante gli anni della guerra e che la cambia, anche se è un cambiamento molto nascosto, un barlume di luce che lei tenta ostinatamente di celare agli occhi di tutti. Il denaro è il suo pensiero principale e le sue azioni sono guidate dal desiderio di riscatto e agiatezza. È una donna forte e anche ammirevole, che salva la sua famiglia dalla miseria attraverso il duro lavoro e che non si dà mai per vinta; ciononostante, Rossella ha una fragilità che la rende debole: l'incapacità di donare sé stessa agli altri. Questo è il suo massimo limite e questo la rende vulnerabile e sola.  
Amore e passione, incomprensioni e rancori, tragedie e avversità in questo romanzo storico che sovverte gli schemi abituali dei romance e li intensifica e complica dando vita a una storia drammatica  e immortale.

Che state aspettando??? Leggetelo al più presto e non ve ne pentirete assolutamente!!! 
♥ Parola di Belle ♥

Trama
Rossella O'Hara è la viziata e capricciosa ereditiera della grande piantagione di Tara, in Georgia. Ma l'illusione di una vita facile e agiata si infrangerà in brevissimo tempo, quando i venti della Guerra Civile cominceranno a spirare sul Sud degli Stati Uniti, spazzando via in pochi anni la società schiavista. Il più grande e famoso romanzo popolare americano narra così, in un colossale e vivissimo affresco storico, le vicende di una donna impreparata ai sacrifici: la tragedia della guerra, la decimazione della sua famiglia, la necessità di dover farsi carico della piantagione di famiglia e di doversi adattare a una nuova società. E soprattutto la sua lunga, travagliata ricerca dell'amore e la storia impossibile con l'affascinante e spregiudicato Rhett Butler, avventuriero che lei comprenderà di amare solo troppo tardi...

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Message in a Bottle #14

Esistono parole d'amore meravigliose che mi trasmettono emozioni uniche e indimenticabili. Possono trovarsi all'interno di un romanzo o di una poesia, in un film o in una canzone, possono essere semplici frasi pronunciate da un personaggio che ammiro... in ogni caso, parole bellissime che mi fanno sognare. "Message in a Bottle" è una rubrica ideata da me che nasce con l'obiettivo di raccogliere queste perle forgiate da quei simboli affascinanti che chiamiamo lettere, in qualsiasi lingua e in qualsiasi forma, e che mostrano cosa significa davvero l'amore. In questo spazio troveranno posto solamente citazioni di natura romantica. Quella di conservare le parole d'amore più belle che riesco a trovare è una mia passione (strana, forse) che mi permette di sognare e assaporare ciò che tali citazioni esprimono con la loro intensità e ho deciso di renderle omaggio in questo modo. Qui ci sono tutte quelle parole che vorrei trovare in una lettera all'interno di una bottiglia sigillata trasportata dalle onde mentre passeggio in riva al mare...

Il messaggio che oggi ho ritrovato sulla sabbia è...


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Ancora mi struggo per l'angoscia dei desideri,
Ancora l'anima mia ti desidera,
E nella tenebra dei ricordi
Ancora io rivedo il tuo volto...

Il tuo caro, indimenticabile volto,
Che è sempre, e ovunque, davanti a me,
Così inafferrabile, così immutato
Come una stella nel cielo notturno...

                                                  Fedor I. Tjutcev - "Ancora mi struggo per l'angoscia dei desideri"

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Il Pensatoio #3

C'è una cosa che mi accomuna ad Albus Silente, straordinario mago della saga di "Harry Potter", ed è una caratteristica che spesso mi causa il mal di testa. Forse voi ora starete pensando che è l'intelligenza impressionante. Mmm...non credo, no, proprio no. Non è questo. L'arguzia? Neanche. L'eccelso spirito d'osservazione? Magari. Ciò che condivido con Silente è la mente affollata dai pensieri. Una testa piena zeppa di ricordi e aneddoti e frammenti di vita che si accavallano nel mio cervello e cominciano davvero a stare un po' strettini. Insomma, mi ci vuole un posto in cui riversare alcuni di questi pensieri! Ho pensato, quindi, di creare questa rubrica in cui stipare tutti quei ricordi che vorrei condividere con voi e che, spesso, creano una confusione esasperante nella mia povera testa babbana. "Il Pensatoio" è una rubrica in cui raccoglierò tutti questi pensieri che possono essere scene di film o serie tv o anime, brani di libri, poesie, canzoni, dipinti, citazioni... insomma, tutto quello che comincia a straripare dal mio cervello, ma che continuo a conservare gelosamente perché sono tra i ricordi "fittizi" più importanti e preziosi che possiedo e che mi hanno regalato tante emozioni.

Il ricordo che ho estratto oggi dalla mia testolina è...

~***~

Scena tratta dal film d'animazione Disney "La Bella e la Bestia"
(Il mio classico preferito...una delle storie d'amore più belle del mondo ♥)


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Clock Rewinders #20


Clock Rewinders è una rubrica ideata dai blog One Book Bender e 25 Hour Books (io l'ho scoperta su Liberamente parlando di libri) e riassume in poche e semplici informazioni ciò che di significativo è accaduto durante la settimana appena trascorsa sul mio blog e sui blog che seguo, e include le mie letture ed entrate libresche e altre cose interessanti che potrò inserire a mio piacimento.

Buona sera a tutti, miei cari!!! Oggi la CR arriva proprio tardi e in ritardo. Infatti, la scorsa settimana è saltata perché la pigrizia aveva preso il sopravvento su di me, ma questa settimana non poteva mancare. Preparatevi, quindi, ad un post pieno di ghiottonerie libresche!!!
Un abbraccio :-)


LA SCORSA SETTIMANA SU THE SECRET DOOR



LA SCORSA SETTIMANA SUI BLOG DEI MIEI AMICI

Iniziative
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LA SCORSA SETTIMANA SU ITALIANS DO IT BETTER - BOOKS EDITION

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HO APPENA FINITO DI LEGGERE

   
"In verità è meglio mentire" di Kerstin Gier è stata una lettura rilassante che mi è piaciuta molto (potete leggere la recensione scritta insieme a Vale e Serena qui) e "Proposta Allettante" l'ho letto davvero con il sorriso sulle labbra...Cris e Matt sono molto divertenti!


PROBABILMENTE LEGGERÓ

"Shades of Life" di Glinda Izabel è un paranormal romance di cui sento parlare ovunque e non potevo lasciarmelo sfuggire dal momento che il romanticismo è il mio debole...non vedo l'ora di conoscere anche io la storia di Juniper e Logan e potervene parlare.


NEW ENTRY IN MY LIBRARY

"Non lasciarmi andare" di Jessica Sorensen mi ha attirato dal primo istante e dopo le numerose recensioni positive in rete ho capito che questo libro doveva essere mio!


IL FILM CHE MI HA STREGATO

"Il Cavaliere Oscuro - Il ritorno" di Christopher Nolan. Non posso nascondervi il fatto che sono di parte: amo Christopher Nolan, è uno dei miei registi preferiti, amo Christian Bale, è uno dei miei attori preferiti, e amo Batman, come avete potuto vedere nella rubrica My Romantic Hero. Sommando tutti questi amori viene fuori un amore totale e immenso verso la trilogia di Nolan, tre film che hanno mitizzato definitivamente questo supereroe oscuro e che non mi stanco mai di guardare. Vi confesso che sono due settimane che non faccio altro che guardare questi film alternandoli...il secondo episodio "Il Cavaliere Oscuro" rimane sempre il mio preferito, un vero capolavoro, seguito immediatamente da "Batman Begins", assolutamente meraviglioso e profondo, e alla fine arriva "Il Cavaliere Oscuro - Il ritorno", che è una pellicola fantastica ma che nel mio cuore non riesce a raggiungere gli altri due.


THE MAGIC SONG


"Piccoli problemi di cuore" di Cristina D'Avena...un po' di sano romanticismo da cartoni animati non fa mai male, ammettiamolo! Io adoro questa canzone, la trovo davvero molto bella, e poi è la colonna sonora di uno dei miei anime preferiti di sempre! Mi fa sognare e ritornare indietro nel tempo, a quando ero bambina, ogni volta che l'ascolto...


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Un libro due pareri (o tre ^^) #1

RECENSIONE "IN VERITA' È MEGLIO MENTIRE" DI KERSTIN GIER

Buon venerdì lettori e lettrici!!! Questa sera vi propongo qualcosa di nuovo, un post un po' diverso dal solito ma che mi ha permesso di divertirmi molto. Vi ricordate il bel progetto "Un libro due pareri" ideato da Serena e Valentina dei blog Serena ricomincia da qui e My empty purse? La loro idea prevede la lettura di un libro in concomitanza e la relativa recensione a quattro mani. Bene, stavolta la recensione sarà a sei mani perché io mi sono imbucata nel loro progetto e non hanno avuto la prontezza di scacciarmi, quindi si sono dovute sorbire i miei sproloqui (purtroppo per loro) :D!


Questa volta oltre al parere di Vale e a quello di Serena c'è anche un terzo parere!!! Il mio...mi sono unita a loro nella lettura del romanzo: In verità è meglio mentire di Kerstin Gier.
 Perché se tciu is megl che uan..tre è il numero perfetto ;)


Benvenuti, quindi, a "Un libro due pareri (o tre ^^)", dove Serena, Vale ed io vi parleremo insieme del romanzo che abbiamo deciso di leggere. In questo caso si tratta di "In verità è meglio mentire" di Kerstin Gier e la lettura e la recensione sono state entrambe decisamente divertenti! Divertitevi con noi ;-) !

Titolo: In verità è meglio mentire
Titolo originale: In Wahrheit wird viel mehr gelogen
Autore: Kerstin Gier
Editore: Corbaccio
Collana: Romance
ISBN: 9788863800678
Pagine: 217 p.
Prezzo: € 12.90 (cartaceo) - € 9.99 (ebook)
Genere: Romanzo
Sottogenere: Romance
Anno di pubblicazione: 2012

Trama
158 di quoziente intellettivo, plurilaureata, brava musicista, una maga con i numeri, carina, un po' freak e... vedova a nemmeno trent'anni: Carolin trova che la sua vita sia decisamente complicata e che la sua intelligenza rappresenti più che altro un impiccio nella ricerca della felicità. Ha abbandonato il fidanzato Leo per il padre di lui, Karl, uomo ben più affascinante e in grado di apprezzare le qualità di lei. Ma dopo cinque anni Karl muore lasciandola in un mare di guai, primo fra tutti una favolosa eredità di cui Carolin non sospettava l'esistenza, e un esercito di parenti infuriati che la rivendicano. Fra pessime psicoterapeute, farmacisti sospettosi e avvocati minacciosi, Carolin cerca di superare il suo dolore, cavarsi fuori dai guai e, perché no?, trovare l'uomo giusto per lei e a cui non importa se è "troppo" intelligente.


Il nostro voto

La nostra recensione

Leggenda: dal momento che siamo in tre e la recensione è il frutto dell'accorpamento dei nostri singoli pareri, Serena ha avuto la brillante idea di evidenziare le parti di ognuna con un colore diverso per evitare confusione e permettere di capire meglio i nostri punti di vista a chi legge.
Rosa=Monia - Blu=Vale - Nero=Serena

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Ultimamente mi capita spesso di leggere le trame dei libri con molta fretta oppure di non leggerle affatto, così quando vado ad iniziare un romanzo ho un’idea del tutto errata della lettura che andrò ad affrontare. È in questa condizione che mi sono avvicinata a “In verità è meglio mentire” di Kerstin Gier e, sono sincera, mi aspettavo tutta un’altra storia. Infatti, credevo che si sarebbe trattata di una lettura piacevole, certo (come d’altronde è stata), ma anche un pochino banale e scontata. Immaginate la mia sorpresa, quindi, quando mi sono ritrovata a leggere un libro scorrevole e fluido, con personaggi bizzarri e fuori dagli schemi e una trama vivida, profonda e, allo stesso tempo, leggera, condita da un’ironia che mi ha fatto ridere davvero tanto e che mi ha fatto apprezzare in pieno le doti narrative della Gier anche come autrice di romance contemporanei.
Io adoro la Gier, come scrittrice è sicuramente sul mio personalissimo podio grazie alla trilogia delle Gemme, un podio che ormai è decisamente affollato. 
Quando la scelta è caduta su questo libro, ho detto subito sì..non ho neanche letto la trama e forse se l’avessi fatto avrei avuto qualche riserva, invece no, mi ci sono buttata a occhi chiusi.
Mi sono buttata ‘tardi’ sulla Gier.. Anzi, dirò di più! Inizialmente l’ho altamente snobbata temendo il tipico caso editoriale dell’anno.. Poi niente, ho avuto il piacere e la *fortuna* di leggere la trilogia della gemme ed è stato amore *_*
Riguardo questo libro ero divisa tra una sincera attrazione, data dalla stima che ho per la Gier e tanta paura di rimanerne delusa, visti i giudizi impietosi che mi erano capitati sottomano.. Alla fine mi sono fatta coraggio perché a me un po’ piace andare controcorrente, nella buona e cattiva sorte (=P). Le stime sono state in mio favore.. E dopo aver letto qualche riga del romanzo, ho saputo che lo avrei adorato!
Mi sono piaciute in particolare le citazioni ad inizio capitolo.. Più che altro perché vengono commentate meravigliosamente da Carolin!!
Non è certo il libro che vincerà l’Oscar, beninteso.. Ma per essere un libro dichiaratamente (e volutamente!) leggero, io lo trovo assai grazioso!!! Sicuramente migliore assai rispetto a tanti altri che si trovano in giro al giorno d’oggi..!
L’intreccio non è complesso, ma è sviluppato in un modo che lo rende di certo coinvolgente e mai noioso. Carolin è una giovane donna con un quoziente intellettivo di 158 e molti talenti, ma anche molte grane da sbrigare. Suo marito Karl è appena morto lasciandola vedova e con un mucchio di soldi che fanno parte di un’eredità su cui la famiglia dell’uomo vuole assolutamente mettere le mani. Si dà il caso, infatti, che il defunto sia il padre di Leo, l’ex-fidanzato di Carolin, e i suoi parenti non la vedono certo di buon occhio e hanno sempre condannato lei e Karl per la loro condotta inaccettabile e poco riguardosa nei confronti della loro famiglia. Ora che suo marito se ne è andato improvvisamente, Carolin si troverà a dover sbrigare molte faccende lasciate in sospeso, dovrà fare i conti con il suo passato, riscoprire la bellezza del presente e cercare di guardare ad un futuro sereno senza la sua metà, ma soprattutto dovrà affrontare il dolore per la perdita dell’unica persona che l’aveva accettata davvero così com’era.
Carolin ha appena 26 anni ed è già vedova, suo marito Karl è morto da appena sei mesi, lasciandola nel dolore e nella tristezza più totale, tanto che la sorella le consiglia costringe di andare da un’analista. Carolin ripercorre così l’incontro con il marito. Lei una donna fuori dal comune, con un Q.I. altissimo e una capacità d’apprendimento straordinaria, ha sempre avuto problemi a relazionarsi con gli altri, specie con futuri compagni, che in genere, spaventati da una donna più intelligente di loro, se la davano gambe. Quindi quando conosce Leo decide di nasconderle tutto, ma le bugie hanno le gambe corte si sa. Cosa che capirà appena incontrerà Karl, il padre di Leo.
La trama è piuttosto semplice, se vogliamo: Carolin, ex bambina (ora donna!) prodigio con un Q.I. di 158 si ritrova vedova a soli 26 anni.. Pronta a combattere con i parenti serpenti di suo marito per l’eredità e con la sua depressione da neo-vedova e soprattutto da genia incompresa.
Mi è piaciuto moltissimo che venga raccontato in parallelo il passato e il presente: sono intrecciati in un connubio perfetto, quando serve un’informazione del passato perché Carolin è arrivata a parlare di una qualche conseguenza di ciò che è avvenuto, ecco che si ritorna indietro nel tempo per ricostruire il tassello mancante!
Mi è piaciuto molto anche il fatto che la trama sia piuttosto semplice, forse quasi ‘banale’ se vogliamo e non forzata, cosa che permette di dare spazio a tante altre cose! ^^
Nonostante il tema di fondo abbastanza triste, questo libro si legge sorridendo perché la Gier è riuscita creare personaggi straordinari che conquistano immediatamente la simpatia del lettore. Carolin è una protagonista caratterizzata davvero molto bene e che abbiamo la possibilità di conoscere a tutto tondo. Difetti e pregi si intrecciano nella sua personalità dando vita ad un personaggio unico e sarcastico, fragile e forte, ma anche molto divertente; le sue stranezze, infatti, la rendono un vero spasso e più volte sono stata tentata di entrare nel libro e stringerle la mano per i suoi pensieri irriverenti e ironici, spontanei e comuni a tutti noi, altre volte, invece, avrei voluto spronarla a farsi valere di più, soprattutto di fronte a Leo e alle sue sorelle, che reputo assolutamente insopportabili e presuntuosi. Personaggi degni di nota sono Mimi, la sorella di Carolin, una donna forte e grintosa che cerca di aiutarla in tutti i modi a superare questo momento orrendo, ma anche il cognato Ronnie, che è adorabile e dal cuore d’oro. Una menzione d’onore va fatta alla signora Karthaus-Kürten, la psicologa dove si reca Carolin, perché è davvero uno dei personaggi meglio riusciti: idiota e incompetente, è lei ad aver bisogno di uno psichiatra! Con questa caratterizzazione la Gier si è conquistata tutta la mia simpatia perché i colloqui durante la terapia sono davvero comici, ma anche il mio odio perché quella donna è davvero insopportabile.
Carolin la nostra protagonista è quella che conosciamo meglio, grazie al diario che tiene su prescrizione della sua terapeuta, la dottoressa meglio nota come” un bel po’ di k” non le ricordo tutte ne sono in grado di riscriverne il nome. Carolin è un intelligenza fuori dal comune ed è anche dotata di un’ ironia pungente, e anche se gli altri personaggi sono per lo più macchiette, ho trovato comunque questo piccolo mondo tutto a colori.
I personaggi della Gier sono semplicemente stupendi. Favolosi. Meravigliosi. E via discorrendo. Ok, mi sono innamorata di tutti loro eheheh! :D
Carolin è un mito; non ho trovato la stronza odiosa e spocchiosa che molti descrivono nelle loro recensioni, tutt’altro! Forse perché mi identifico moltissimo in lei (no, non so assolutamente suonare il clavicembalo né far di conto come lei.. Anzi, diciamo che, in tutta onestà, la matematica è mia nemica giurata xD).. L’ho trovata formidabile! Semplicemente adoro le sue risposte acide e pungenti, la sua ironia incompresa.. Io la vorrei davvero come amica! 
Nella storia più spesso che no si trova in una condizione di infelicità, depressione, frustrazione.. ma nonostante ciò, è un personaggio che mi ha trasmesso un grande senso di positività.. :-))
Mi è piaciuto molto il legame con la sorella, Mimi, che è una persona buona, dolce e meravigliosa.. Mi ha intenerito il modo in cui si prende cura della sorella!! ^^ Davvero un bellissimo rapporto, il loro!
Anche suo marito è un personaggio che merita: come lo descriverebbe Carolin, “Un idiota, ma un idiota che vuole il mio bene”.. E’ il tipico pacioccone, buono e privo di qualsiasi ombra di cattiveria.. Aaaaw, che tenerezza mi ha fatto quando Carolin descrive la routine mattutina della colazione!!
Karl, il marito di Carolin poi.. Solitamente sono abbastanza ‘impressionabile’ dalle relazioni in cui gli sposi/amanti/fidanzati hanno tanti anni di differenza.. Sono ancora nella fase: “Yuk!! 26 e 50 anni! Potrebbe essere suo padre!” (Sì, sono una bigottona inside xD), ma stranamente questa volta la cosa non mi ha scandalizzato come mio solito, anzi! Sono riuscita solo a vedere il lato interessante di Karl.. Carolin ce lo descrive come Crocodile Dundee, un uomo moderno, professore universitario, con tanto tanto taaaaanto fascino! La coppia Carolin – Karl, seppur presente solo tramite le rievocazioni di Carolin dopo la morte di Karl, mi è piaciuta tantissimo!! 
Carini e teneri anche le amiche di Mimi al negozio di scarpe con i loro figlioletti.. compaiono poco, ma quando ci sono, sono carinissimi!!
Tralaltro gli “antagonisti”, se così vogliamo chiamarli, sono caratterizzati in modo tale che ti verrebbe voglia di dargli un paio di schiaffi ciascuno… :D
Il romanzo è scritto in un modo così appassionante che scivola via senza il tempo di accorgersene e la lettura è priva di peso, leggerissima come una piuma. L’ho divorato ed è stato il libro giusto al momento giusto; avevo proprio bisogno di un romanzo frizzante e piacevole, senza scadere nella banalità o nella superficialità, e me lo sono gustato come fosse un dolce pieno di calorie da poter mangiare solo perché è festa. La penna della Gier si mantiene sempre ironica e il ritmo degli eventi è ben calcolato, alternandosi tra presente e passato, ma focalizzando l’attenzione in particolare sul processo di ripresa di Carolin. All’interno dei capitoli, che presentano tutti una citazione diversa come incipit, si trovano anche molte riflessioni serie, ma questo non smorza la freschezza della trama, la rende ancora più gradevole. Una delle frasi che mi è rimasta più impressa all’interno del libro è qualcosa che era solito dire Karl e che penso racchiuda il senso profondo di molte cose: “Colombo dovette sognare le Indie per scoprire l’America”. Una grande verità, no?
Se siete alla ricerca di un romanzo ben scritto e scorrevole, se volete una lettura in grado di tenervi compagnia senza affaticarvi ma che mantenga comunque un livello di narrazione serio, fiondatevi su questo romance e resterete soddisfatti! 
Insomma anche essere super-intelligenti non è certo cosa facile.
Probabilmente la storia non è da oscar, la si potrebbe definire “nulla di che” e, se devo dirla tutta, è anni luce lontana dal mio genere. Presa da sola, è una storia dal gusto dolce amaro, di una giovane donna che affronta il lutto e il dolore e che piano piano torna alla vita. Quello che rende questo libro bello è lo stile dell’autrice. Infatti in tuto è condito da una verve e da un ironia che te lo fa amare.
E sì, ridere fa bene al cuore, e la penna della Gier è davvero divertente.
Ho amato moltissimo le massime che si trovavano al’inizio di ogni capitolo, tanto che con questo libro sono diventata sottolineatrice compulsiva..le avrei segnate tutte …
La massima che deciso di fare mia è:state lontano dagli idioti…ma se c’è stato un momento in cui mi sono quasi strozzata dal ridere è stato quando ha nominato il coniglio scnuff..
scnuff oh-dio-*lacrime dal ridere* scusate.
La Gier, dopo averci viziato con la sua scrittura frizzante e intelligente nella trilogia delle Gemme, ci regala un’altra prova di grandiosa scrittura.. Al di là che il romanzo è piuttosto breve, è scritto in modo così scorrevole e intrigante che una volta iniziato lo terminerete in un battito di ciglia (parola di studentessa stressata con esame alle porte xD) godendovi ogni pagina..!
La Gier ha un’ironia davvero formidabile: alcune trovate, alcune uscite di Carolin.. Mi hanno fatto ridere come una demente!


*citazioni*

«Sii semplicemente te stessa» è stato il principio guida della mia infanzia. Mia madre me lo ripeteva sempre quando mi lamentavo di non avere amici. «Sii te stessa e tutti ti ameranno per quello che sei.» be’ che dire? Non è affatto vero.




«ho una collana di perle» dissi estraendola dalla borsa in preda alla vergogna. «Ma è stupenda!»Corinne me l’allacciò,e per tre secondi provai quasi un senso di amicizia nei suoi confronti. «molto meglio» disse Corinne nel guardarmi. «Così non si nota più il seno piatto» Il senso di amicizia sparì per sempre.






A suo tempo papà aveva “strapazzato” anche Oliver Henselmeier. Lo aveva fissato amichevolmente attraverso le lenti tonde dei suoi occhiali e gli aveva detto:« giovanotto, il suo però non certo un bel modo di fare» Bah! Probabilmente ancora oggi Oliver se lo sognava di notte.




E nel preciso istante in cui, presa da questi pensieri, accecata dalle lacrime e sull’orlo di una crisi di nervi, per poco non cadevo a terra bocconi calpestai una merda. Smisi di piangere e passai alla imprecazioni. Perché in tutta la mia miseria, di colpo mi fu chiaro che la pazza non ero io, ma che era la vita ad avere urgente bisogno di farsi curare.




Probabilmente era questo il segreto: niente bugie ma neanche troppa verità…ed ecco che il mondo avrebbe trovato il suo equilibrio perfetto.


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Siamo arrivati alla fine di questa simpatica avventura libresca e spero che la recensione vi sia piaciuta!!! Io mi sono divertita un mondo, quindi non vedo l'ora di leggere un altro libro insieme a Vale e a Serena che, povere loro, dovranno sopportarmi e non avranno scampo!!!
Un saluto da noi tre!
Alla prossima ;-)

My Romantic Hero #6

Buon pomeriggio lettori, ma soprattutto lettrici! Eh già...lo sapete che quando c'è questa rubrica faccio contente soprattutto le femminucce!!! Oggi voglio parlarvi di un Eroe Romantico che mi sta davvero a cuore e che trasforma i miei occhi in due cuoricini rossi e luccicanti _ più o meno così, esatto! Avevo scelto da tempo l'uomo fittizio da proporvi questo mese, poi mi sono ricordata di "lui" e non c'è stato niente da fare, l'altro è stato spodestato senza troppe cerimonie. Forse non approverete la mia scelta, anzi sicuramente vi sarebbe piaciuto di più l'altro, ma l'amore non può certo attendere o essere combinato e ho deciso senza alcun dubbio che Giugno è il mese di questo eroe oscuro e se lo merita tutto, fidatevi! ;-)

Se c'è una cosa che mi capita sempre quando leggo un libro, o guardo un film o una serie tv o qualsiasi altra cosa, è di prendermi delle cotte pazzesche per i maschi presenti nella storia!!! Può essere il protagonista o semplicemente un personaggio secondario, non importa...c'è sempre qualcuno che mi fa perdere la testa!!! In questa rubrica ideata da me, che ho chiamato "My Romantic Hero" e che pubblicherò mensilmente, voglio parlare proprio di questi uomini fittizi che mi fanno innamorare perdutamente e che mi hanno fatta sognare, mi fanno sognare e continueranno a farmi sognare anche in futuro!!! Quanti eroi romantici hanno fatto breccia nel nostro cuore, togliendoci il sonno e spodestando mariti e fidanzati??? Tanti!!! E non importa se sono personaggi di pura fantasia: loro avranno sempre il nostro amore incondizionato ♥

Questo mese l'Eroe Romantico che ha rubato il mio cuore è...

Batman/Bruce Wayne
- Batman -

♥_____________♥ Eeeeeeeeeeeeeh, lettrici del blog...questo eroe non potevo non inserirlo in questo spazio! Prima di tutto è il mio supereroe preferito in assoluto; secondo, è un personaggio affascinante e oscuro, ma allo stesso tempo emana luce, infonde sicurezza e trasmette protezione. Batman/Bruce Wayne si conquista a pieni voti il titolo ambitissimo di Eroe Romantico di Giugno!!! 
Non so voi, ma io non posso resistere al fascino di questo cavaliere moderno tormentato e solitario, un paladino della giustizia che si fa carico delle responsabilità di vigilante di Gotham City e tenta di tenere i cittadini di questa città corrotta sotto la sua ala protettiva di pipistrello. Un supereroe senza superpoteri...è questo che lo rende insuperabile, perché la sua forza proviene dal suo animo, dal costante allenamento fisico e mentale a cui si sottopone e, soprattutto, dal suo coraggio immenso. Ho sempre ammirato questo personaggio, creato dai fumettisti Bob Kane e Bill Finger, e da piccola vedevo il cartone animato e mi piaceva moltissimo, ho visto i film di Burton e quelli di Schumacher, ma devo ammettere con dispiacere che non ho mai avuto modo di leggere i fumetti. Ciononostante, il mio amore per Batman è forte e imperituro ed è cresciuto e diventato immortale grazie alla stupenda trilogia diretta e forgiata dalla mente geniale di Christopher Nolan, tre film che hanno dato nuova vita al Cavaliere Oscuro e che l'hanno definitivamente reso un mito ai miei occhi. Già, già...un vero mito! Un idolo fittizio che non mi stanco mai di seguire nelle sue pericolose avventure e che reputo assolutamente formidabile e fantastico. Nei film di Nolan i panni del Giustiziere sono indossati in modo impeccabile da Christian Bale, che secondo me è perfetto. Questo attore è riuscito a incanalare dentro di sé la luce e il buio di questo eroe silenzioso e ha regalato al cinema un Batman superbo e indimenticabile. Quando vidi "Batman Begins" da adolescente, capii immediatamente che quell'uomo mascherato da pipistrello che avevo sempre conosciuto sarebbe diventato uno di quei personaggi che avrei amato per l'eternità e la visione di quella pellicola suggellò un legame inscindibile con questa figura appartenente alla notte. È vero amore, credetemi! *-*
Vi spiego meglio i motivi di questa mia cotta pazzesca, che mi ha fatto venire un'ossessione per Batman/Bruce Wayne. Ovviamente, non avendo letto i fumetti, per parlarvene mi baso su quello che ho visto nei film. Partendo dal presupposto che ho un debole per gli uomini tormentati, ecco...Bruce Wayne non poteva certo scatenare indifferenza nel mio cuore. Un'infanzia difficile, provata dalla brutale perdita di entrambi i genitori, una voglia insaziabile di vendetta verso la criminalità che infetta le strade della sua amata Gotham, la solitudine che lo accompagna in ogni suo attimo, un patrimonio da far girare la testa che però non gli consente di avere la felicità, anzi gli ricorda ogni giorno la sua condizione di orfano, e una tenuta strepitosa che è un museo di ricordi dolorosi che lo rendono triste e arrabbiato. Insomma, capitemi...io non potevo non innamorarmi follemente di lui. Gli serve qualcuno che curi le sue ferite e guarisca il suo cuore straziato dalla tragedia *-*!!!! E quando decide di impersonare il simbolo della giustizia e si infila tuta, maschera e mantello??? Per me è la fine...il colpo di grazia!!! Forte, intelligente, astuto, coraggioso e magnanimo, è uno di quegli eroi dall'animo nobile per cui è impossibile non perdere la testa. E, poi, vogliamo spendere due parole per il suo aspetto??? Sì, direi che è proprio il caso! La sua prestanza fisica è sicuramente degna di nota e il suo aspetto statuario e solenne e il suo corpo da guerriero sono la vera perfezione imperfetta; sì, perché Bruce non è un belloccio ma un uomo con tanti difetti che, però, riesce a far diventare il suo punto di forza e che gli donano ancora più fascino.
Ciò che più mi piace di questo eroe è la sua dualità. Bruce Wayne è un ricco giovane che sembra spassarsela superficialmente senza mai curarsi di ciò che gli accade intorno, mentre in realtà è colui che salvaguarda Gotham più di chiunque altro, è un ragazzo altruista e generoso che ha deciso di portare una maschera che gli consente di vivere due vite opposte eppure parallele e svolgere il compito che si è prefissato. La società è sicuramente la sua prigione e la vera maschera che deve indossare è quella del miliardario senza pensieri. Batman, invece, è la sua essenza più profonda e pura, una figura oscura che è paradossalmente simbolo di luce. La convivenza di queste due personalità intrecciate e intrinseche nella sua psiche è sicuramente uno dei tratti più affascinanti e magnetici di questo personaggio fittizio. Morale della storia??? Batman/Bruce Wayne è un Eroe Romantico che toglie il sonno e fa accelerare con prepotenza il battito del cuore!


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