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Buon Natale e felice 2014 da The Secret Door


Carissimi lettori e lettrici,
è finalmente arrivato Natale e io non potrei essere più felice. Questo è un Natale speciale, difficile per alcuni aspetti, ma meraviglioso per tanti altri, e spero sarà ricco di gioia e serenità per tutti. Tra pochi giorni finirà anche il 2013, che è stato un anno magico e intenso anche se stressante, un anno che mi ha permesso di vivere tante cose, sia belle che brutte, e che rimarrà per sempre impresso nella mia memoria.
Per augurarvi buone feste ho pensato fosse carino condividere con voi due piccoli barlumi di autentica magia natalizia che mi porto nel cuore e che, spero, vi faranno provare ancora una volta la forza di questa meravigliosa festa. Il primo è una lettera speciale che io amo divulgare a destra e a sinistra (infatti, l'avevo postata anche l'anno scorso), una lettera che comprende una singolare domanda di una bambina che desiderava con tutta sé stessa credere in Babbo Natale e la dolce e profonda risposta di un uomo, giornalista del New York Sun, che ha dimostrato di avere nell'animo una fede incredibile e una sensibilità unica. Il secondo, invece, lo prendo in prestito dal mio Pensatoio perché è una meravigliosa scena che mostra in tutta la sua bellezza l'importanza di credere nella magia del mondo.
Questo è l'ultimo post del 2013, il blog va in pausa da oggi fino al 7 Gennaio, e nel frattempo mi dedicherò con tutta me stessa ai dolci, in particolare alla cioccolata, ai libri e ai film che mi aspettano buoni buoni, e a tutte le cose meravigliose che si fanno in questo delizioso periodo. Tornerò nel 2014 più rumorosa e pazzerella di prima con tante nuove idee e sproloqui.
Vi auguro con tutto il cuore di passare un Natale meraviglioso, pieno di amore, risate e...dolciumi! E spero che sotto l'albero ci siano ad attendervi tante fantastiche sorprese! Vi auguro di passare uno splendido periodo insieme alle persone a voi care e di essere felici! Tantissimi auguri per un Natale gioioso e sereno e per un 2014 meraviglioso e sorprendente! E grazie infinite per il vostro affetto e per seguirmi in questa splendida avventura sul web che non smette mai di regalarmi soddisfazioni e momenti indimenticabili!

♥ Buon Natale e Felice 2014 ♥
                                                                                                                      
                                                                                                                                            Monia
        
***

Questa è una notte magica, una notte dove i sogni trovano compimento nella realtà, una notte dove tutto è possibile. Stanotte sarà più semplice credere che Babbo Natale partirà dal Polo Nord e attraverserà il mondo intero con la sua slitta trainata da renne volanti per portare giocattoli e gioia a tutti i bambini. Voglio riportarvi, quindi, come ulteriore augurio di Natale e messaggio di fede e speranza, la lettera che nel 1897 una bambina di nome Virginia spedì al "New York Sun", famoso giornale dell'epoca:
Caro direttore, ho otto anni. Alcuni dei miei amici dicono che Babbo Natale non esiste. Mio papà mi ha detto: “Se lo vedi scritto sul Sun, sarà vero”. La prego di dirmi la verità: esiste Babbo Natale? 
Virginia O’Hanlon 
 Le rispose il giornalista Francis Pharcellus Church:
Virginia, i tuoi amici si sbagliano. Sono stati contagiati dallo scetticismo tipico di questa era piena di scettici. Non credono a nulla se non a quello che vedono. Credono che niente possa esistere se non è comprensibile alle loro piccole menti. Tutte le menti, Virginia, sia degli uomini che dei bambini, sono piccole. In questo nostro grande universo, l’uomo ha l’intelletto di un semplice insetto, di una formica, se lo paragoniamo al mondo senza confini che lo circonda e se lo misuriamo dall’intelligenza che dimostra nel cercare di afferrare la verità e la conoscenza. Sì, Virginia, Babbo Natale esiste. Esiste così come esistono l’amore, la generosità e la devozione, e tu sai che abbondano per dare alla tua vita bellezza e gioia. Cielo, come sarebbe triste il mondo se Babbo Natale non esistesse! Sarebbe triste anche se non esistessero delle Virginie. Non ci sarebbe nessuna fede infantile, né poesia, né romanticismo a rendere sopportabile la nostra esistenza. Non avremmo altra gioia se non quella dei sensi e dalla vista. La luce eterna con cui l’infanzia riempie il mondo si spegnerebbe. Non credere in Babbo Natale! È come non credere alle fate! Puoi anche fare chiedere a tuo padre che mandi delle persone a tenere d’occhio tutti i comignoli del mondo per vederlo, ma se anche nessuno lo vedesse venire giù, che cosa avrebbero provato? Nessuno vede Babbo Natale, ma non significa che non esista. Le cose più vere del mondo sono proprio quelle che né i bimbi né i grandi riescono a vedere. Hai mai visto le fate ballare sul prato? Naturalmente no, ma questa non è la prova che non siano veramente lì. Nessuno può concepire o immaginare tutte le meraviglie del mondo che non si possono vedere. Puoi rompere a metà il sonaglio dei bebé e vedere da dove viene il suo rumore, ma esiste un velo che ricopre il mondo invisibile che nemmeno l’uomo più forte, nemmeno la forza di tutti gli uomini più forti del mondo, potrebbe strappare. Solo la fede, la poesia, l’amore possono spostare quella tenda e mostrare la bellezza e la meraviglia che nasconde. Ma è tutto vero? Ah, Virginia, in tutto il mondo non esiste nient’altro di più vero e durevole. Nessun Babbo Natale? Grazie a Dio lui è vivo e vivrà per sempre. Anche tra mille anni, Virginia, dieci volte diecimila anni da ora, continuerà a far felici i cuori dei bambini.


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Lullaby #19 (Christmas Express #35)

Eccoci arrivati all'ultimo post di questa iniziativa natalizia. Spero che il mio Christmas Express vi abbia intrattenuto in modo piacevole e vi ringrazio per avermi seguito. Non mi ero organizzata e ho fatto tutto di fretta, ho tralasciato tantissime cose di cui mi sarebbe piaciuto parlare, ma è stato un piacere condividere con voi un po' della magia del Natale. Buona notte e a domani!
Se vi siete persi le precedenti puntate dell'iniziativa, potete trovare i post qui -> Christmas Express #1,Christmas Express #2, Christmas Express #3, Christmas Express #4, Christmas Express #5,Christmas Express #6, Christmas Express #7, Christmas Express #8, Christmas Express #9,Christmas Express #10, Christmas Express #11, Christmas Express #12, Christmas Express #13,Christmas Express #14, Christmas Express #15, Christmas Express #16, Christmas Express #17,Christmas Express #18, Christmas Express #19, Christmas Express #20, Christmas Express #21,Christmas Express #22, Christmas Express #23, Christmas Express #24, Christmas Express #25,Christmas Express #26, Christmas Express #27, Christmas Express #28, Christmas Express #29,Christmas Express #30, Christmas Express #31, Christmas Express #32, Christmas Express #33, Christmas Express #34.
Buon trentacinquesimo appuntamento con il Christmas Express!

"Lullaby" è una rubrica semplicissima, in cui inserirò le canzoni che reputo più belle e assolutamente da ascoltare. Nasce dalla mia voglia di condividere con voi la mia passione per la musica e magari di farvi conoscere brani stupendi che non avete mai sentito o non ricordate. Ascoltare una ninnananna di qualsiasi tipo, in fondo, fa sempre bene al cuore, e poi lullaby è una parola così evocativa...non potevo non utilizzarla come titolo per questa rubrichina!

La ninnananna di questa sera è...

Believe
Josh Groban
The Polar Express Soundtrack

Questa è la canzone, risalente al 2004 e scritta e composta da Glen Ballard e Alan Silvestri per il film The Polar Express, per cui è stata nominata all'Oscar come miglior canzone originale, che ho scelto per quest'ultimo post dedicato al Natale, e l'ho fatto perché, oltre ad essere immensamente bella, con una melodia incantevole e magica, e cantata dalla voce calda di Josh Groban, trasmette un messaggio puro e autentico di fede e speranza che scalda il cuore e commuove. In una semplice parola risiede, in fondo, tutto il significato del vero Natale. Buon ascolto :-)


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Ballet Shoes #1 (Christmas Express #34)

Buonasera cari amici, questa è la penultima puntata del Christmas Express, più tardi ci sarà la canzoncina e poi il treno finalmente si fermerà perché finalmente arrivato alla sua destinazione: Natale. Domani, però, ci sarà ancora un altro post in cui potrete trovare qualche chicca natalizia. Come potete vedere dal titolo , anche oggi è il turno di una nuova rubrica, stavolta abbastanza particolare e forse insolita ^-^
Se vi siete persi le precedenti puntate dell'iniziativa, potete trovare i post qui -> Christmas Express #1,Christmas Express #2, Christmas Express #3, Christmas Express #4, Christmas Express #5,Christmas Express #6, Christmas Express #7, Christmas Express #8, Christmas Express #9,Christmas Express #10, Christmas Express #11, Christmas Express #12, Christmas Express #13,Christmas Express #14, Christmas Express #15, Christmas Express #16, Christmas Express #17,Christmas Express #18, Christmas Express #19, Christmas Express #20, Christmas Express #21,Christmas Express #22, Christmas Express #23, Christmas Express #24, Christmas Express #25,Christmas Express #26, Christmas Express #27, Christmas Express #28, Christmas Express #29,Christmas Express #30, Christmas Express #31, Christmas Express #32, Christmas Express #33.
Buon trentaquattresimo appuntamento con il Christmas Express!

Ho un'altra passione non tanto nascosta che mi fa brillare gli occhi: la danza classica. L'ho praticata personalmente per parecchi anni fino a che non ho capito che non potevo fare tutto nella vita e che qualcosa dovevo lasciarla, e così ho appeso le punte al chiodo e lì stanno ancora buone buone. Tuttavia, non ho mai mai smesso di appassionarmi ad essa e ho una passione sfrenata per i balletti. Li trovo meravigliosi e magici, di una bellezza rara e unica, e ogni volta che mi capita ne riguardo qualcuno, tanto esistono molte versioni di ogni balletto. Non potevo non parlarne qui sul blog ed è per questo che nasce "Ballet Shoes", una rubrica in cui avrò il piacere di mostrarvi quanto sia speciale la danza classica e in cui vi presenterò alcuni balletti, sia quelli fatti dal vivo, sia le versioni cinematografiche o letterarie, insomma...tutte le opere che trattano questo tema. Qui si danzerà in punta di piedi, ovunque le mie scarpette da ballo vorranno condurmi!

Oggi le mie scarpette da ballo danzeranno in...

Barbie e lo Schiaccianoci


Unendo il Natale e la danza classica era ovvio che la mia scelta sarebbe ricaduta su Lo Schiaccianoci, balletto con le musiche di  Pëtr Il'ič Čajkovskij. È un classico di questo periodo ed è uno dei miei balletti preferiti. Ma oggi non vi parlerò delle versioni reali, ma di un film d'animazione che prende ispirazione da tale storia e che è guarnito dalle musiche del grande compositore: Barbie e lo Schiaccianoci, pellicola del 2001 diretta da Owen Hurley. Non lasciatevi sviare dal fatto che questo sia un film dedicato ai piccoli e che abbia per protagonista la bambola più famosa del mondo, questo cartone animato è veramente ben fatto e riesce a trasmettere perfettamente la magia racchiusa nel racconto originale di  Ernst Theodor Amadeus Hoffmann e nelle magiche note di Čajkovskij. Bella storia, belle ambientazioni, bei balletti. Veramente molto piacevole da guardare, soprattutto in compagnia dei bambini oppure se anche voi, come me, vi sentite degli eterni Peter Pan.
Il film riprende a grandi linee la storia originale con le opportune modifiche di adattamento, ma resta comunque fedele all'idea di base. Inizia in un contesto moderno, dove troviamo una giovane Barbie ballerina alle prese con le paure della sorellina Shelly. La bambina si sta esercitando per uno spettacolo di danza classica proprio sulle note magiche de "La danza della fata confetto" ma spesso commette degli errori che la scoraggiano e ha timore di non riuscire a imparare tutto in tempo e di salire sul palcoscenico. Allora Barbie, per tranquillizzarla, inizia a raccontarle la storia di Clara, una giovane fanciulla che, in seguito alla morte dei suoi genitori, abita con il fratellino Tommy nella dimora lussuosa del loro burbero nonno, il signor Drosselmeyer. La sera della Vigilia di Natale viene organizzata, come al solito, una sfarzosa cena a cui partecipa la cara zia Elizabeth, che è molto amata da entrambi i nipoti. La donna dona a Clara uno schiaccianoci di legno di cui la ragazza si prende immediatamente cura. Purtroppo, un litigio con Tommy fa rompere un braccio al soldatino facendo rattristare Clara, che però non si perde d'animo e aggiusta nel modo migliore possibile lo schiaccianoci e poi, esausta, si addormenta sul divano del salotto.
Ad un certo punto della notte dei rumori la svegliano di soprassalto: lo schiaccianoci, infatti, ha preso vita e sta combattendo contro un esercito di topi parlanti che lo hanno attaccato. Clara non crede ai suoi occhi e pensa di stare ancora sognando, ma poi si rende conto che è tutto reale. Per aiutare il suo adorato schiaccianoci finisce per essere colpita da un incantesimo lanciatole dal Re dei topi che la fa rimpicciolire drasticamente alla loro altezza. Riuscendo per un colpo di fortuna a scampare il pericolo, Clara e lo schiaccianoci decidono di varcare la soglia del passaggio che porta al reame incantato e di mettersi alla ricerca della Principessa del Regno Candito, l'unica che può spezzare il sortilegio e scacciare definitivamente il Re dei topi salvando il reame da cui proviene il soldatino. Purtroppo, però, nessuno l'ha mai trovata...


Questo adattamento animato del balletto è un vero e proprio salto nella magia dell'infanzia, dove tutto è incantato e la realtà si colora di polvere di fata. Adoro le musiche e il modo in cui sono state amalgamate all'animazione è lodevole perché i brani non fanno solamente da sottofondo alle scene ma sono protagonisti indiscussi di alcuni fantastici numeri di danza. Così sembra di guardare qualcosa a metà tra un vero balletto e un cartone fiabesco e il risultato è un sogno ad occhi aperti. Certo, è un film che risale ai primi anni del 2000 e non può vantare la tecnologia visiva attuale, ma il bello è proprio questo: non si punta sulle immagini, ma sui sentimenti, le emozioni e i valori che impregnano ogni scena.
La storia è piacevole e riprende gli elementi tipici di una favola antica e suggestiva e mi piace tantissimo l'ambientazione perché la casa del nonno di Clara è proprio un'abitazione preziosa, calda e lussuosa in perfetto stile ottocentesco e addobbata per il Natale sembra veramente da cartolina. Inoltre, il reame incantato è adeguatamente architettato e ricorda i classici paesaggi dove abitano principi e principesse e altre creature fatate. Ovviamente, c'è la lotta tra il bene e il male, la conquista dell'amore puro ed eterno, e il lieto fine è assicurato ed è proprio quello che ci vuole in alcuni momenti!
Il lato più lodevole di questa produzione è da riscontrarsi soprattutto nei balletti e nell'inserimento delle musiche di Čajkovskij che rendono ogni minuto un romantico incanto. La mia preferita è sicuramente La danza della fata confetto, ogni volta che sento le prime note mi viene voglia di rimettermi il body, infilare le scarpette e danzare, ma in realtà mi piacciono tutte: dal Walzer dei fiori alla Danza Russa, dalla Marcia alla Danza Araba, dall'Ouverture alla Danza Cinese e alla Danza degli Zufoli. Tutte meravigliose, delle melodie che trasportano in universo sorridente e ammaliante. Quando le ascolto ho una sensazione di leggerezza e bellezza che mi trasmette serenità. E i balletti associati ai brani sono una delizia per gli occhi, gli animatori hanno fatto un bel lavoro di sincronizzazione e ne è venuta fuori un'opera speciale.
Barbie e lo Schiaccianoci (in originale Barbie in the Nutcracker) è una storia magica e natalizia che incanterà tutte le inguaribili romantiche e sognatrici che hanno anche la passione per la danza classica e ne consiglio la visione insieme ai bambini della vostra casa, che sono certa resteranno incantati dalla sua dolce magia.


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Lullaby #18 (Christmas Express #33)

Sono di nuovo qui, sì...vi libererete di me solamente con il termine del Christmas Express e con l'arrivo delle feste! Ma adesso dovete sopportarmi solo per qualche minuto...il tempo di presentarvi la canzone natalizia che voglio condividere con voi :-)
Se vi siete persi le precedenti puntate dell'iniziativa, potete trovare i post qui -> Christmas Express #1,Christmas Express #2, Christmas Express #3, Christmas Express #4, Christmas Express #5,Christmas Express #6, Christmas Express #7, Christmas Express #8, Christmas Express #9,Christmas Express #10, Christmas Express #11, Christmas Express #12, Christmas Express #13,Christmas Express #14, Christmas Express #15, Christmas Express #16, Christmas Express #17,Christmas Express #18, Christmas Express #19, Christmas Express #20, Christmas Express #21,Christmas Express #22, Christmas Express #23, Christmas Express #24, Christmas Express #25,Christmas Express #26, Christmas Express #27, Christmas Express #28, Christmas Express #29,Christmas Express #30, Christmas Express #31, Christmas Express #32.
Buon trentatreesimo appuntamento con il Christmas Express!

"Lullaby" è una rubrica semplicissima, in cui inserirò le canzoni che reputo più belle e assolutamente da ascoltare. Nasce dalla mia voglia di condividere con voi la mia passione per la musica e magari di farvi conoscere brani stupendi che non avete mai sentito o non ricordate. Ascoltare una ninnananna di qualsiasi tipo, in fondo, fa sempre bene al cuore, e poi lullaby è una parola così evocativa...non potevo non utilizzarla come titolo per questa rubrichina!

La ninnananna di questa sera è...

Adeste Fideles
Enya

Adeste Fideles è un canto natalizio molto religioso e trionfante. Non si sa chi l'abbia scritto e composto né il periodo, ma venne trascritto da Sir John Francis Wade nel 1743-1744 per essere utilizzato in un coro cattolico nel nord della Francia, anche se alcune strofe all'epoca non esistevano e vennero aggiunte in seguito da Étienne-Jeanne-Francois Borderies. Io vi lascio una versione evocativa e splendida di Enya che grazie al suo timbro delicato e suggestivo dona al brano una sonorità unica e meravigliosa. 


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Giratempo #1 (Christmas Express #32)

Buonasera amici! Oggi ho deciso finalmente di inaugurare una rubrica che è in cantiere da tempo e, visto l'argomento, non ho trovato occasione migliore di questa per farla uscire dal letargo in cui dormono molti post. È una rubrica il cui perno è il tempo, ma non sarà l'unica incentrata su questo tema...infatti, sempre nei post in letargo si trova un'altra rubrichina che, però, sarà impostata in tutt'altro modo, ma comunque...più in là lo vedrete.
Se vi siete persi le precedenti puntate dell'iniziativa, potete trovare i post qui -> Christmas Express #1,Christmas Express #2, Christmas Express #3, Christmas Express #4, Christmas Express #5,Christmas Express #6, Christmas Express #7, Christmas Express #8, Christmas Express #9,Christmas Express #10, Christmas Express #11, Christmas Express #12, Christmas Express #13,Christmas Express #14, Christmas Express #15, Christmas Express #16, Christmas Express #17,Christmas Express #18, Christmas Express #19, Christmas Express #20, Christmas Express #21,Christmas Express #22, Christmas Express #23, Christmas Express #24, Christmas Express #25,Christmas Express #26, Christmas Express #27, Christmas Express #28, Christmas Express #29,Christmas Express #30, Christmas Express #31.
Buon trentaduesimo appuntamento con il Christmas Express!

Una delle cose che più al mondo mi piacerebbe riuscire a fare è andare indietro nel tempo e rivivere i momenti che più amo, quelli che sono più importanti, quelli speciali, oppure viaggiare in epoche lontane e vedere con i miei occhi ciò che è stato tramandato sui libri. Purtroppo, nella realtà è impossibile (almeno fino a che non troverò il modo!) e posso solo limitarmi a sognare. In tal senso, mi sono molto d'aiuto i romanzi, i film e qualsiasi opera artistica che riproduce un mondo storico. Queste storie che presentano un'ambientazione remota mi permettono di vivere attraverso di loro in realtà altrimenti irraggiungibili. Sono la mia Giratempo. Sì, la stessa che utilizza Hermione in Harry Potter, anche se lì viene usata per tornare indietro di poche ore e io, invece, la utilizzo per indietreggiare di anni o secoli. Innesco il meccanismo e loro mi portano indietro nel tempo tutte le volte che voglio. Cosa più importante: mi fanno rivivere la storia tutte le volte che voglio. In questa rubrica, quindi, saranno ospitate tutte quelle opere che hanno la fantastica capacità di mostrare epoche lontane dalla nostra e che conservano un fascino autentico e meraviglioso.  

Dove mi porterà oggi la mia Giratempo?

Incontriamoci a Saint Louis
St. Louis - 1903


*~*

Se c'è un film di molto tempo fa che mi piace da matti e mi trasporta in una realtà dove balli, abiti meravigliosi e buoni sentimenti la fanno da padrone, quello è Incontriamoci a Saint Louis di Vincente Minnelli. È un miscuglio ben riuscito di amore, famiglia e valori e non c'è niente di meglio che guardare questa commedia musicale per sentirsi circondati da un'aura calda e magica. Perfetto per il periodo di Natale, corredato da un cast egregio e impreziosito da musiche e balli che hanno fatto la storia del cinema, questa pellicola del 1944, ispirata a una raccolta di storie brevi di Sally Benson poi divenute il romanzo 5135 Kensington e riadattata per il grande schermo da Irving Brecher e Fred F. Finklehoffe, mi è rimasta nel cuore da quando l'ho vista e non perdo mai occasione per immergermi nuovamente in essa.
La storia è ambientata nella St. Louis del titolo nei primi anni del '900 e protagonista è una famiglia numerosa e benestante che abita lì in una casa alquanto deliziosa. Sono tutti molto allegri e pieni di vita, giocano, cantano, ma poi la loro esistenza viene scombussolata da una notizia che li fa cadere nella tristezza più assoluta. Il capofamiglia degli Smith, infatti, è un avvocato e quando riceve un'offerta di lavoro più vantaggiosa decide di accettarla. Fin qui tutto bene, anzi meglio, ma il nuovo impiego purtroppo si trova a New York e questo significa che la famiglia deve traslocare e lasciare i loro adorati luoghi d'infanzia e, inoltre, non partecipare all'Esposizione Universale che si terrà proprio lì l'anno successivo. Esther, una delle figlie di Mr. e Mrs. Smith, non vuole proprio andarsene, anche perché il loro nuovo vicino John, un bel giovanotto simpatico, le ha appena rubato il cuore... Tra vecchie e nuove amicizie, incontri, amori, e le difficoltà e le gioie quotidiane, la famiglia Smith dovrà riuscire ad accettare la partenza imminente e a trovare del buono anche  in ciò che credono una disgrazia...

L'atmosfera e il calore che abitano in casa Smith mi ricordano lontanamente quella della famiglia March e forse, in minima parte, è anche per questo se il film mi piace tanto. Adoro follemente le storie famigliari che vengono sviluppate in modo informale e realistico ma anche -in un certo senso- favolesco, e seguire le vicissitudini delle sorelle Smith per me è sempre stato un piacere. È una di quelle storie che vorrei non finissero mai e che al termine lasciano un gran vuoto dentro perché sono fonte di calore e sorrisi. La trama non è molto articolata o innovativa, ma i buoni sentimenti che vengono raccontati in ogni sequenza sono talmente forti da bucare lo schermo e arrivare allo spettatore in tutta la loro bellezza.
Questo, inoltre, è un musical e le canzoni e le scene dedicate a balli e musiche sono veramente deliziose e uniche. Prima ho detto che i brani contenuti in questo film hanno fatto la storia: è vero. È per questo film che è stata scritta ad esempio Have Yourself A Merry Little Christmas, un classico natalizio conosciuto e cantato in tutto il mondo, protagonista di una scena meravigliosa, intima e dolce dove la bella e brava Judy Garland (che interpreta la dolce e sognatrice Esther) dà il meglio di sé



Il romanticismo puro e sognante, tipico di una gioventù innocente, ma anche molto forte è ciò che rende ancor più speciale questa pellicola. I sentimenti di Esther e John sono celati da sguardi timidi, carezze rubate e baci a sorpresa al chiaro di luna e tutto ciò ad una come me fa un effetto strabiliante: mi manda completamente in visibilio. Qui c'è il batticuore, c'è l'incertezza, c'è il dubbio, c'è la paura di farsi avanti...è proprio un amore d'altri tempi.
I personaggi di questa storia sono unici e fantastici e rimangono indelebilmente impressi nella memoria: dal nonno (Harry Davenport) simpaticissimo e divertente, che sembra non capire nulla ma in realtà è il più sveglio di tutti e rappresenta una solida spalla per le sue nipoti; le sorelle di Esther, tra cui spiccano l'intelligente Rose (la bellissima Lucille Bremer) e la capricciosa e sensibile Tootie (la giovanissima Margareth O'Brien, che per questo ruolo vinse l'Oscar giovanile nel 1945); Mr. Smith (Leon Ames) che è burbero e affabile al tempo stesso o la cameriera Katie (la talentuosa Marjorie Main) o ancora John Truett (Tom Drake), il timido, innamorato ed enigmatico vicino di casa. Insomma, un'affresco famigliare incantevole e variegato che orna una storia che fa provare mille emozioni.
E che dire poi degli stupendi abiti che vengono indossati dalle protagoniste? Io li vorrei tutti! Belli, eleganti e raffinati, dei vestiti da festa di gran classe, oppure più comodi, colorati e sbarazzini, dei capi per la quotidianità casalinga...tutti fantastici, tutti da sogno...c'è solo l'imbarazzo della scelta. In particolare, fa rimanere a bocca aperta l'abito rosso da sera che porta Judy Garland...non ho termini sufficienti per descriverlo: meraviglioso!
Voglio anche spendere due parole per l'ambientazione che è a dir poco suggestiva: così romantica e dolce, così calda e gioiosa, così nostalgica e delicata, così natalizia. Io la trovo assolutamente favolosa, un rifugio in cui passare due ore d'oro tra la confusione piacevole di una famiglia speciale. La casa degli Smith mi ha conquistata immediatamente, anche perché sono una persona che adora i luoghi di un tempo, dove tutto sembra antico e prezioso, e, fidatevi, tra le stanze riccamente decorate della loro abitazione si può passeggiare solo con un'espressione di meraviglia dipinta sul volto. Questo musical è una vera gioia per gli occhi, per le orecchie e per il cuore.
Incontriamoci a Saint Louis (in originale Meet me in St. Louis) è un vero capolavoro del vecchio cinema e un musical stupendo che contiene canzoni e balletti fantastici. È come un quadro dai toni caldi e piacevoli che non si può far a meno di osservare con curiosità e meraviglia e, se volete trascorrere il Natale in mezzo a delle sorelle un po' pazze e ai loro strambi amici e parenti, siete tutti invitati a guardarlo. Sono tutti un po' chiassosi, è vero, ma le loro avventure riempiono il silenzio di allegria perché sono personaggi dal cuore d'oro che fanno parte di una storia indimenticabile.  


*~*

Lullaby #17 (Christmas Express #31)

Buonasera e rieccomi qui per lasciarvi la canzoncina ^-^ per stasera vi ho programmato un brano famosissimo e allegro!
Buon trentunesimo appuntamento con il Christmas Express!

"Lullaby" è una rubrica semplicissima, in cui inserirò le canzoni che reputo più belle e assolutamente da ascoltare. Nasce dalla mia voglia di condividere con voi la mia passione per la musica e magari di farvi conoscere brani stupendi che non avete mai sentito o non ricordate. Ascoltare una ninnananna di qualsiasi tipo, in fondo, fa sempre bene al cuore, e poi lullaby è una parola così evocativa...non potevo non utilizzarla come titolo per questa rubrichina!

La ninnananna di questa sera è...

Jingle Bells
Frank Sinatra

Adoro questa canzone ed è tra le mie preferite perché grida Natale da tutte le note! Scritta da James Pierpont e pubblicata nell'autunno 1857 con il titolo One Horse Open Sleigh, in origine la canzone era stata ideata per essere cantata durante il giorno del ringraziamento, quindi è diventato soltanto in seguito un brano natalizio. Io vi ho lasciato la versione di Frank Sinatra che molto bella e allegra ^-^


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Un Natale perfetto (Christmas Express #30)

RECENSIONE "UN NATALE PERFETTO" DI RON LAGOMARSINO

Buon sabato natalizio lettori e lettrici! Oggi vado abbastanza di fretta, ma ci tenevo a parlarvi di un film che mi piace tanto: "Un Natale perfetto", deliziosa commedia romantica che mi ha incantato dal primo minuto. Un'altra produzione della ABC Family e devo proprio dire che adoro questi film che questa emittente programma apposta per il periodo natalizio perché sono carinissimi e coccolosi. Una bella idea!
Buon trentesimo appuntamento con il Christmas Express!

Titolo: Un Natale perfetto
Titolo originale: Snowglobe
Regia: Ron Lagomarsino
Paese: USA
Produzione: ABC Family
Anno: 2007
Durata: 90 min
Genere: Commedia, Romantico, Natalizio

Trama
La giovane Angela ama il Natale più di qualsiasi altra cosa: la sua trepidante attesa per la festività non è però condivisa dai genitori, che guardano alla ricorrenza con il disincanto della maturità. Proprio nel mezzo di una delle consuete discussioni sul tema, Angela si vede recapitare per posta una sfera di vetro natalizia. Il suo desiderio più grande (evadere dal torpore quotidiano e immergersi nell'incanto) diviene magicamente realtà all'apertura del misterioso regalo: trasportata nel mondo della sfera, la ragazza vi rimarrà intrappolata e si troverà a scoprire che non tutto era esattamente come si aspettava...


Il mio voto

La mia recensione

C’è una storia buffa che riguarda questo film: durante il pomeriggio della Vigilia di Natale del 2009, fu trasmesso in televisione e iniziai a guardarlo mentre pasticciavo con coccarde e carta da regalo, ma arrivata a meno di metà film dovetti lasciar perdere perché dovevo andare a prepararmi; non sapevo nulla della pellicola, né il titolo né gli attori che vi hanno preso parte…niente. Così in questi quattro anni, più di una volta, avvicinandosi il Natale, ho ripensato ad esso rimproverandomi il fatto di non aver preso nota di alcune informazioni basilari per ritrovarlo. L’ho cercato, ma non sono riuscita a trovare nulla. Poi, quest’anno finalmente ce l’ho fatta: sono riuscita a risalire al titolo originale e poi a quello italiano, agli attori e a tutto il resto, e ho scoperto in tempo che l’avrebbero trasmesso su un canale del digitale. Evviva! Ho preso il telecomando e selezionato la registrazione per il giorno fatidico, ero tutta contenta, ma poi qualcosa o qualcuno ha toccato il decoder e quando la sera sono andata a controllare la registrazione era sparita. Presa dal panico sono corsa a vedere: era iniziato da una mezzoretta, nulla di più, facevo ancora in tempo a rimetterlo in registrazione. E così è stato. E la cosa buffa è che ho beccato il film allo stesso punto in cui l’avevo lasciato precisamente quattro anni fa. Insomma, se non è destino questo!
Un Natale perfetto” di Ron Lagomarsino è un'incantevole favola natalizia con sfumature fantasy e romantiche prodotta dalla ABC Family nel 2007. Un connubio di elementi che io adoro e che mi ha spinto a cercare questo film in lungo e in largo, non perché sia un capolavoro o una storia epica, ma perché nasconde la pura, dolcissima e meravigliosa magia del Natale.
Angela è una ragazza normalissima con una sfrenata passione per il Natale, ma purtroppo tutte le persone che la circondano non condividono il suo entusiasmo per questa festa. La sua famiglia e i suoi amici vedono il Natale con occhio cinico e lei si sente soffocare dai loro discorsi e dalle loro azioni. Non vuole la vita che sta vivendo in quel momento, così noiosa e scontata, desidera vivere nella magia. Quando le viene recapitata per posta una palla di vetro natalizia, quindi, ne è felicissima, e quando scopre che può entrare nella sfera la sua gioia arriva alle stelle. Finalmente può varcare la soglia di un confine magico che la trasporta in un villaggio natalizio da cartolina d’auguri, incantevole e perfetto, e la sua esistenza muta: più sono le ore che passa in quella realtà da sogno, meno è il tempo che trascorre nella quotidianità grigia. Ma presto scoprirà che non esiste un Natale perfetto e che la vera magia della festa può essere creata solamente con le proprie mani perché ognuno è artefice del proprio Natale…
Come vi ho già detto, ho cercato a lungo questo film per poterlo finalmente vedere per intero. Il motivo del mio innamoramento risiede nella magica storia che mi ha conquistata sin dal primo momento. A chi non piacerebbe essere trasportato magicamente in un villaggio di Natale dove la festa è sempre viva e non ci sono egoismo, crudeltà e sofferenza? Dove gli alberi di Natale restano tutto l’anno e le luci dorate decorano ogni cosa? Ok, forse non sarebbe allettante viverci per sempre (forse), ma sicuramente sarebbe bello passarci il periodo di Natale!
Le ambientazioni del film mi sono piaciute tutte, sia quelle reali che quelle immaginarie. C’è un’atmosfera molto calda e rasserenante in ogni luogo che viene presentato e questa è una caratteristica che apprezzo molto perché mi fa sentire al sicuro. Certo, il villaggio natalizio è qualcosa di meraviglioso, a metà tra la casa degli elfi di Babbo Natale e il Polo Nord, un’ambientazione molto fiabesca e giocosa, colorata, luminosa, confortante, magica e incantata…un po’ un paese dei balocchi. Ma anche la casa di Angela o le varie scenografie odierne non sono male perché conservano quella bellezza dorata che rende unico e inimitabile questo periodo dell’anno.
I personaggi sono tutti molto simpatici e divertenti, un bel gruppo che ha reso il film ancor più piacevole. Angela (interpretata dalla spumeggiante Christina Milian) è una ragazza a cui non piace la sua realtà e che vuole evadere, trovare la magia, e quando finalmente ci riesce vorrebbe abbandonare tutto per vivere in un sogno. È simpatica, spigliata, si arrabbia facilmente, ma è anche molto sognatrice e questo mi è piaciuto un sacco: lei crede nella magia, crede nel Natale, crede…è bellissimo incontrare un personaggio che crede, spesso sono tutti così scettici. E poi c’è Douglas (interpretato dal bravo Matt Keeslar), un ragazzo che abita nel villaggio all’interno della sfera: lui è assolutamente idiota! È talmente influenzato dal Natale da non capire altro, da non riuscire a rendersi conto della differenza abissale tra lui e le persone reali, e il suo pensiero ruota attorno a guanti, sciarpe, muffole, neve, pattini e sorrisi; è ottuso, ingenuo, infantile, però tutto in senso buono, non è un personaggio che dà fastidio, anzi è motivo di risate. Per non parlare della famiglia di Angela che…beh…è stupenda: sono invadenti e fastidiosi, è vero, però sono anche dolci e solidali, una vero nucleo di luce, e anche se spesso non la comprendono le sono comunque accanto. Inoltre, c’è Eddie (un ironico Josh Cooke), il vicino di casa di Angela, che ha una cotta per lei e che si ritrova a dover fare i conti con tutte le sue stranezze, le sue paure, e i guai che combina.
C’è un pizzico di romanticismo, ma non è esagerato, anzi è molto gradevole e ingenuo, intervallato da infiniti momenti comici che allietano la visione, soprattutto perché la doppia vita di Angela crea alcuni disguidi e situazioni buffe che stampano in faccia il sorriso. Non può certo andare in giro a raccontare che prima di addormentarsi mette in funzione il meccanismo della sfera e se ne va in un villaggio immaginario all’interno di una palla di Natale, no? Ecco, quindi, che si crea una sequela di malintesi, imprevisti ed equivoci assurdi che intrattiene lo spettatore davvero piacevolmente.
Un Natale perfetto”, in originale “Snowglobe”, è un film delizioso e ideale da vedere durante il Natale, una piccola favola che vi terrà compagnia con la sua magia pura e confortante, e che consiglio alle sognatrici che amano il Natale e che desiderano evadere per un po’ dalla realtà e rifugiarsi come Angela in un villaggio da cartolina dove tutto è felicità e buon umore.

                                                                                                                                                  Monia Iori

Lullaby #16 (Christmas Express #29)

Buonasera a tutti! Oggi ho un mal di testa fortissimo, sarà per via delle troppe ore che passo al computer, ma la canzoncina non poteva saltare ;-)
Se vi siete persi le precedenti puntate dell'iniziativa, potete trovare i post qui -> Christmas Express #1,Christmas Express #2, Christmas Express #3, Christmas Express #4, Christmas Express #5,Christmas Express #6, Christmas Express #7, Christmas Express #8, Christmas Express #9,Christmas Express #10, Christmas Express #11, Christmas Express #12, Christmas Express #13,Christmas Express #14, Christmas Express #15, Christmas Express #16, Christmas Express #17,Christmas Express #18, Christmas Express #19, Christmas Express #20, Christmas Express #21,Christmas Express #22, Christmas Express #23, Christmas Express #24, Christmas Express #25,Christmas Express #26, Christmas Express #27, Christmas Express #28.
Buon ventinovesimo appuntamento con il Christmas Express!

"Lullaby" è una rubrica semplicissima, in cui inserirò le canzoni che reputo più belle e assolutamente da ascoltare. Nasce dalla mia voglia di condividere con voi la mia passione per la musica e magari di farvi conoscere brani stupendi che non avete mai sentito o non ricordate. Ascoltare una ninnananna di qualsiasi tipo, in fondo, fa sempre bene al cuore, e poi lullaby è una parola così evocativa...non potevo non utilizzarla come titolo per questa rubrichina!

La ninnananna di questa sera è...

Astro del Ciel
Andrea Bocelli

Questo brano è di una bellezza unica. Triste e speranzoso allo stesso tempo: una vera meraviglia che scalda il cuore. Canto natalizio di origine austriaca, venne scritto dal reverendo Joseph Mohr nel 1816 e composto da Franz Xaver Gruber alla Vigilia di Natale del 1818. La prima esecuzione pubblica avvenne proprio nella notte del 24 dicembre 1818 durante la Messa di Natale nella chiesa di San Nicola di Oberndorf, presso Salisburgo, e il brano venne eseguito dai suoi due autori. La versione italiana Astro del Ciel, tuttavia, non è una traduzione di quel testo ma è stata scritta dal prete bergamasco Angelo Meli. Io vi lascio la canzone interpretata da un eccelso Andrea Bocelli, che con la sua voce stupenda e profonda tocca le corde più belle di questo canto.


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Lullaby #15 (Christmas Express #28)

Rieccomi qui ^-^ oggi vi lascio un canto abbastanza allegro e che sicuramente conoscete tutti. Buona serata!
Buon ventottesimo appuntamento con il Christmas Express!

"Lullaby" è una rubrica semplicissima, in cui inserirò le canzoni che reputo più belle e assolutamente da ascoltare. Nasce dalla mia voglia di condividere con voi la mia passione per la musica e magari di farvi conoscere brani stupendi che non avete mai sentito o non ricordate. Ascoltare una ninnananna di qualsiasi tipo, in fondo, fa sempre bene al cuore, e poi lullaby è una parola così evocativa...non potevo non utilizzarla come titolo per questa rubrichina!

La ninnananna di questa sera è...

We Wish You a Merry Christmas

Canto natalizio inglese risalente al 1501, è conosciuto in tutto il mondo, è forse tra i brani più famosi e ne esistono varie versioni che presentano differenze nel testo. Oltre a festeggiare il Natale, augura anche un felice anno nuovo, e ha un ritmo festoso e gioioso. A me ricorda gli anni delle elementari, non so perché...forse la maestra di inglese ci faceva ascoltare questa canzone nella sua ora in vista del Natale e mi è rimasto il ricordo ;-)

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Un indimenticabile Natale d'amore (Christmas Express #27)

RECENSIONE "UN INDIMENTICABILE NATALE D'AMORE" DI MILLY JOHNSON

Salve amici ^-^ oggi torna il consueto appuntamento con il Christmas Express. Ho da pochi giorni finito di leggere Un indimenticabile Natale d'amore di Milly Johnson e adesso sono riuscita a raccogliere i pensieri e a scrivere la recensione. È un romanzo dalle sfumature rosa carino e invernale, anche se con dei difettucci, e mi ha tenuto piacevolmente compagnia per qualche sera. A più tardi con la canzoncina!
Buon ventisettesimo appuntamento con il Christmas Express!

Titolo: Un indimenticabile Natale d'amore
Titolo originale: A Winter Flame
Autore: Milly Johnson
Editore: Newton Compton
Collana: Anagramma
ISBN: 9788854157781
Prezzo: € 9.90 (cartaceo) - € 4.99 (ebook)
Pagine: 317 p.
Genere: Romanzo
Sottogenere: Rosa
Anno di pubblicazione: 2013

Trama
Natale è il periodo dell'anno in cui bisogna essere felici... ma Eve non ha mai amato le feste. Tutti i suoi sogni, i suoi desideri e le sue illusioni sono sempre stati disattesi. Eppure, quest'anno il destino sembra avere in serbo per lei qualcosa di davvero speciale. Sotto l'albero, Eve trova, infatti, l'unica cosa che non si sarebbe mai aspettata di ricevere: una vecchia zia le ha lasciato in eredità un parco di divertimenti dedicato al Natale. Ma le disposizioni testamentarie sono molto chiare: Eve dovrà dirigerlo con l'aiuto di un affascinante e misterioso socio d'affari, un uomo che risponde al nome di Jacques Glace. Ma chi è questo Jacques e com'è che la zia Evelyn l'ha incluso nelle sue ultime volontà? E perché Eve è costretta a dividere con lui la bizzarra eredità? Nonostante i tanti dubbi, la ragazza non rinuncia a questa nuova sfida: Winterworld sarà un grande successo. Riuscirà Jacques a farle amare di nuovo il Natale e a sciogliere il ghiaccio che tiene prigioniero il suo cuore?


Il mio voto

La mia recensione

Ho letto questo libro ispirata dalla graziosa copertina, dall’allegro titolo e, lo ammetto, dal fatto che è ambientato nel periodo di Natale. Avevo voglia di una bella lettura a tema natalizio che fosse leggera e condita da un pizzico di romanticismo e la mia scelta è ricaduta su questo romanzo: “Un indimenticabile Natale d’amore” di Milly Johnson. Mi è piaciuto abbastanza, più di quanto mi aspettassi, ma al contempo non mi ha convinta del tutto. Ho apprezzato l’ambientazione e l’idea di base di un parco a tema natalizio, che per una come me che ama il Natale alla follia è decisamente invitante, non mi è dispiaciuta la protagonista della storia e sono riuscita a comprendere il suo modo di essere (cosa molto buona perché spesso le protagoniste ed io non andiamo tanto d’accordo) e ho amato la parte legata ai suoi ricordi riguardanti il suo fidanzato, e in più ho gradito lo stile dell’autrice che è fresco e immediato e mi ha permesso di leggere il libro in poco tempo, anzi mi ha proprio tenuto incollata alla sua storia senza difficoltà. Tuttavia, ci sono molti aspetti che non mi hanno convinto e che, secondo me, hanno lievemente penalizzato il romanzo, che comunque in generale rimane una piacevole lettura, spensierata ma neanche troppo. 
Eve è una donna indipendente e testarda, una gran lavoratrice che con l’impegno e le sue sole forze ha messo su un’attività per l’organizzazione di eventi; nel suo lavoro è brava, la migliore, e la sua carriera va a gonfie vele. Ciò che, invece, lascia a desiderare della sua esistenza, è la sua vita privata. Da qualche anno, ormai, Eve si è rinchiusa in sé stessa, allontanando coloro che le vogliono bene e mettendo un muro invisibile e invalicabile tra lei e il resto del mondo. Quando, però, la vecchia e un po’ pazza zia Evelyn muore e le lascia in eredità la gestione di un parco a tema di cui nessuno era a conoscenza, le cose cambiano perché Eve è costretta a varcare quel muro. Tutto potrebbe andare bene e lei potrebbe guadagnare un sacco di soldi portando avanti il progetto, ma ci sono due cose che rendono questo regalo inaspettato un vero incubo: prima di tutto, Winterworld (questo il nome del parco) è totalmente ispirato alla stagione natalizia e Eve odia il Natale per tanti motivi, secondo ma non meno importante, l’eredità deve dividerla con uno sconosciuto che la zia ha designato suo coerede, Jacques Glace. Riuscirà Eve a superare le difficoltà che l’attendono, a sopportare il rumoroso collega, e ad aprire nuovamente il suo cuore al mondo e al Natale? 
La trama di questo libro è veramente carina, alcuni particolari scaldano davvero il cuore, e mi ha fatto passare ore piacevoli in compagnia di una realtà natalizia che mi sarebbe piaciuto tantissimo vedere davvero con i miei occhi. Winterworld è un’ambientazione favolosa ed è immersa totalmente nella pura magia del Natale più autentico. Elfi, slitte, renne, pony della neve, gelato dai gusti più strambi con nomi inerenti alla stagione, neve e ghiaccio, trenini, pupazzi di neve, palle natalizie, Babbo Natale e così via. Un’atmosfera meravigliosa che mi sono gustata appieno e che ha reso il libro molto particolare, diverso dalle solite commedie romantiche. L’idea di questo parco è deliziosa e per tutto il tempo sono rimasta incantata dalla costruzione delle varie zone: la giostra dei cavalli, la grotta di Babbo Natale, il recinto delle renne, il capanno degli elfi…un vero inno a questa festa. 
Un altro punto a favore va al modo di scrivere dell’autrice che è leggero e informale, divertente e sarcastico, adatto ad una narrazione che focalizza l’attenzione sulla quotidianità, e che nei momenti più seri e tristi diventa anche molto commovente. Ciononostante, c’è stata una cosa che mi ha fatto proprio arrabbiare: il modo in cui vengono denominati cani, gatti, renne, cavalli, pony e tutti gli altri animali. Forse farà parte del percorso di crescita del personaggio di Eve, che all’inizio è un po’ uno Scrooge donna, perché in fondo questi appellativi poco carini escono solo dalla sua mente e più avanti questo modo irrispettoso di pensare agli animali scema, ma mi ha veramente infastidito. Termini come “bestiaccia” in senso più che dispregiativo non li tollero proprio. Spesso, inoltre, non mi sono piaciuti i dialoghi perché li ho trovati troppo banali e scontati, a volte forzati e superflui, e le battute che si scambiano i personaggi secondari risultano inconsistenti. Già che ci sono, quindi, posso sottolineare che anche i personaggi non mi hanno conquistata: a parte Eve, che è la protagonista e viene ben caratterizzata in ogni contesto della sua vita, che mi è piaciuta e a cui mi sono affezionata, gli altri, pur avendo delle caratteristiche di fondo a distinguerli, rimangono abbastanza trasparenti; alcuni hanno più spazio e definizione di altri, ma in ogni caso non riescono a bucare le pagine, tranne la nonna cattiva di Eve che mi è rimasta impressa. Anche Jacques, che visto il suo ruolo decisivo, dovrebbe essere un personaggio sfaccettato e portante, mi ha lasciata indifferente e anche se ho finito il libro non riesco ancora ad inquadrarlo
Rimanendo su questo terreno, c’è un altro aspetto del romanzo che mi è sembrato costretto: il romanticismo. La situazione di Eve è molto triste perché è sola ma per un motivo ben preciso: ha perso il suo fidanzato cinque anni prima ed essendo ancora innamorata di lui e desiderando solo la sua presenza, non se la sente di uscire allo scoperto e ricominciare a vivere pienamente. Nell’arco dei capitoli del libro, però, Eve inizia a farsi forza e a ritrovare un po’ di quella voglia di vivere che aveva perduto con la scomparsa di Jonathan: è un processo lento, costellato di ripensamenti e lacrime, un risveglio da un letargo doloroso e che non finirà mai del tutto, e ci vuole l’intero libro perché questo avvenga. È un tema importante e complesso, che occupa da solo gran parte della parte emotiva del racconto, quindi non vedo il motivo di dover inserire per forza una storia d’amore. Non ce n’era alcun bisogno, il libro sarebbe stato più che completo senza di essa e avrei apprezzato maggiormente che il rapporto con Jacques si fermasse alla semplice amicizia, anche perché il sentimento tra i due è sviluppato male e tutto nelle ultime pagine. Magari si poteva inserire un accenno ad un futuro amoroso, quando il legame si sarebbe evoluto, un preludio a una storia d’amore, poteva venir fuori anche un sequel, ma imbucare qualche attimo romance in questo volume ha solo guastato la linea narrativa del libro. 
Inoltre, ho trovato assurdo presentare una sfilza di personaggi i cui compagni erano soldati morti sul campo, proprio come è successo al fidanzato di Eve e alla fidanzata di Jacques…insomma, tutti loro li conoscono? 
Sono rimasta molto colpita in senso positivo, invece, dalla capacità di Milly Johnson di mostrare con tatto e sensibilità il dolore inespresso di Eve. Mi ha fatto commuovere più di qualche volta e ho trovato veramente bellissima la storia della candela, simbolo dell’amore, la cui fiamma non si spegna mai (da qui, presumo, il titolo metaforico originale “A Winter Flame”). Belli e infinitamente tristi i momenti in cui Eve ripensa a Jonathan, in cui esterna la sua mancanza e la sofferenza e la solitudine che prova da quando è scomparso
Un indimenticabile Natale d’amore” è una gradevole commedia rosa, incantevole per via dell’ambientazione, leggera per via della prosa spiritosa, e anche toccante in alcune parti per via dei temi dolorosi che vengono affrontati. Consigliato a chi vuole una lettura natalizia a metà tra il sorriso e le lacrime! 

                                                                                                                                                  Monia Iori